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Esami integrativi erogati a.a. 2024/25

L’offerta formativa relativa alla Laurea magistrale in giurisprudenza comprende un numero rilevante di insegnamenti affini o integrativi (in italiano e in inglese), i cui esami possono essere sostenuti nell’ambito di flessibilità previsto dal piano di studi e che permettono di integrare - secondo gli interessi del singolo studente - le conoscenze e competenze ottenute con i corsi obbligatori.

Gli insegnamenti non obbligatori erogati nell’a.a 2024/2025 sono qui riportati per più facile consultazione, con possibilità di risalire direttamente alle informazioni contenute nel portale Course Catalogue.

Chi necessiti di informazioni più specifiche può rivolgersi ai docenti titolari degli insegnamenti. Eventuali difficoltà di accesso alle pagine dei corsi possono essere segnalate a scuola(AT)giurisprudenza.unifi.it

 

Per quanto riguarda gli esami facoltativi che sono stati già inseriti nei piani di studio individuali per le coorti precedenti al 2024/25 ma che quest’anno accademico non sono effettivamente erogati, gli studenti possono rivolgersi direttamente al docente di riferimento.

 

Per visualizzare tutte le informazioni e il programma degli esami cliccare l'indicatore nero a sinistra dell'insegnamento. 

 

ANGLO-AMERICAN LAW

Docente: BARSOTTI VITTORIA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: INGLESE

OBIETTIVI FORMATIVI. L’insegnamento è volto ad offrire agli studenti un approfondimento su alcuni aspetti giuridici tipici dell’area anglo-americana mediante l’impiego della metodologia alla base del Law and Literature movement, affinché essi acquisiscano la capacità di osservare e riflettere sul diritto da una prospettiva più ampia e diversa da quella strettamente tecnico-giuridica.
Attraverso l’analisi di opere letterarie e la visione di film, gli studenti potranno arricchire le proprie capacità di comprensione critica dei fenomeni giuridici, avvalendosi del quadro concettuale, dei riferimenti interpretativi e dei criteri di valutazione propri della letteratura.
Evidenziando gli aspetti giuridici nella letteratura, gli studenti saranno in grado di cogliere meglio la cultura giuridica inglese e statunitense, contestualizzando nel quadro storico, politico e sociale aspetti specifici quali, ad es., il ruolo del giudice e del processo, la condizione giuridica delle donne e di minoranze etniche o religiose.

CONTENUTI (DIPL.SUP.) L’insegnamento intende ripercorrere e approfondire il movimento statunitense Law, Literature and Cinema al fine di evidenziare alcuni fenomeni e caratteri giuridici tipici dell’esperienza anglo-americana.

PREREQUISITI. Per sostenere l’esame occorre aver superato Diritto costituzionale generale e Diritto privato I. È fortemente raccomandato il superamento di Sistemi giuridici comparati. Tali requisiti non si applicano agli studenti che partecipano ai programmi di scambio (ad esempio Erasmus+).

METODI DIDATTICI. L’insegnamento prevede una parte di didattica frontale ed una parte di didattica innovativa, organizzata mediante laboratori tematici costituiti come forum nella piattaforma Moodle, i cui risultati sono oggetto di presentazione e discussione in classe.
Più precisamente, assegnata nelle prime lezioni un’opera letteraria o un film inglesi o americani, gli studenti, suddivisi in gruppi, sono chiamati a discutere la tesi emergente dall’opera. A tal fine, gli studenti si avvalgono della piattaforma Moodle confrontando le diverse posizioni in uno spazio comune (il forum). 
Una simile didattica intende stimolare la partecipazione attiva, il lavoro di gruppo e la capacità di riflessione critica degli studenti. L’analisi di un tema a partire dalla lettura di un libro o dalla visopne di un film e mediante il dibattito nel forum amplia le possibilità di argomentazione e abitua gli studenti ad un confronto dialogico e corretto. 
Agli studenti frequentanti, inoltre, saranno distribuiti, attraverso la piattaforma Moodle, il programma dettagliato del corso e i materiali strumentali alla preparazione e all’approfondimento di ciascuna lezione.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO. Per gli studenti FREQUENTANTI la valutazione si baserà sulla partecipazione attiva alle lezioni, nell’analisi in classe dei materiali assegnati, nel lavoro di gruppo nel forum e nella successiva presentazione in classe.
Per gli studenti NON FREQUENTANTI l’esame ha forma orale e solitamente consiste in tre domande. 
La prima domanda ha carattere generale e consente allo studente di dimostrare, non solo le conoscenze acquisite, ma anche la capacità di effettuare collegamenti fra le varie parti del programma, applicando il metodo comparativo. 
La seconda domanda ha carattere puntuale e verte su una differente parte del programma.
La terza domanda concerne un’opera letteraria tra quelle indicate alla lettera A).

PROGRAMMA ESTESO

Il corso intende presentare agli studenti il movimento Law and Literature, le sue origini statunitensi, agli inizi del ‘900 nelle opere di J. Wigmore e B.N. Cardozo, e gli sviluppi successivi, in particolare dagli anni ’70 del secolo scorso negli scritti di J. Boyd White e J. Allen Smith.
Nella prima parte delle lezioni, il movimento Law and Literature sarà affrontato nelle due diverse declinazioni del Diritto “come” letteratura e del Diritto “nella” letteratura. La prima prende in esame la dimensione letteraria del testo giuridico, ponendo il quesito se questo possa essere analizzato e interpretato con l’ausilio di strumenti ermeneutici propri della critica letteraria. La seconda intende mettere in luce gli aspetti del diritto che sono stati presi in considerazione in alcune opere letterarie di autori classici e contemporanei, di origine inglese e statunitense. 
Il corso affronterà anche il rapporto tra diritto, letteeatura e cinema.
La didattica frontale sarà alternata con una didattica innovativa, organizzata mediante esercitazioni in classe, strumenti e-learning e visione di film.
La parte conclusiva del corso consisterà nella presentazione e discussione in classe del lavoro svolto nel forum debate. Le tematiche oggetto di approfondimento nel forum debate saranno definite nelle prime lezioni, in considerazione del numero degli studenti frequentanti, e potranno vertere, ad esempio, su: processo, giudice e narrativa processuale; giustizia ed etica; condizione giuridica delle donne; integrazione e condizione di particolari minoranze etniche o religiose e conseguenze del colonialismo inglese.

TESTI DI RIFERIMENTO

L’esame avrà ad oggetto:
1. PER I FREQUENTANTI:
A. Estratti di opere della letteratura anglo-americana, film e altro materiale (dottrina, giurisprudenza ecc.), molti dei quali caricati di volta in volta sulla piattaforma Moodle. Questi saranno oggetto di presentazione e discussione in classe.
B. Un’opera letteraria (o estratti), assegnata all’inizio del corso, che sarà alla base del lavoro nel forum debate.
2. PER I NON FREQUENTANTI:
A. Un volume, a scelta dello studente, fra i seguenti:
- J. Austen, Pride and Prejudice (1813)
- J. Austen, Emma (1815)
- H. Lee, To Kill a Mockingbird (1960)
- T. Capote, In Cold Blood (1965)
- K. Stockett, The Help (2009)
- I. McEwan, The Children Act (2014).

B. I seguenti contributi, reperibili in rete (in open access o tramite collegamento al sistema OneSearch di Ateneo):

- James Boyd White, Establishing Relations between Law and Other Forms of Thought and Language, in Erasmus Law Review, 2008, Vol. 1, No. 3, pp. 3-22, in Public Law and Legal Theory Working Paper Series Working Paper No. 113/2008 (in SSRN, The Social Science Research Network Electronic Paper Collection: http://ssrn.com/abstract=1142827);

- James Boyd White, The Cultural Background of the Legal Imagination, in Public Law and Legal Theory Working Paper Series Working Paper No. 180/2010 (In SSRN, The Social Science Research Network Electronic Paper Collection: http://ssrn.com/abstract=1535599);

- James Boyd White, Law as Language: Reading Law and Reading Literature, in Texas Law Review, Vol. 60, No. 3, 1982, pp. 415-445 (scaricabile tramite Proxy accedendo alla banca dati HeinOnline);

- i seguenti capitoli del volume di Robert A. Ferguson, Practice Extended: Beyond Law and Literature, Columbia University Press, 2016: cap. II, The U.S. Constitution as Literature (pp. 17-34; CODA, How to read a Courtroom Novel (pp. 265-278).

3. Per gli studenti non frequentanti che abbiano già inserito nel piano di studio DIRITTO ANGLO-AMERICANO (IN LINGUA ITALIANA) il programma rimane il seguente:

A. A. Sansone, Diritto e letteratura, Giuffrè, Milano, 2001, pp. 1-4, 15-19, 34-43, 68-71, 73-142 (estratto disponibile presso la copisteria "Centro Stampa il Prato", via Carlo del Prete, 38/r);

B. J. Boyd White, Quando le parole perdono il loro significato, Giuffrè, Milano, pp. I-XIX, 1-8, 13-45, 255-296, 349-408;

C. Uno dei seguenti libri a scelta:
- J. Austen, Orgoglio e pregiudizio (1813);
- V. Woolf, Una stanza tutta per sé (1929);
- H. Lee, Il buio oltre la siepe (1960);
- P. Roth, La macchia umana (2000);
- I. McEwan, La ballata di Adam Henry (2014).

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di svolgimento delle lezioni.
L'iscrizione sulla piattaforma Moodle è necessaria per accedere al programma dettagliato e ai materiali didattici e per partecipare alle attività di didattica innovativa.

BUSINESS LAW, INNOVATION AND SUSTAINABILITY

Docenti: LUCIANO ALESSANDRO, 2 CFU
STANGHELLINI LORENZO, 1 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Inglese

OBIETTIVI FORMATIVI

CONOSCENZE
Concetti e disciplina in tema di autonomia patrimoniale e personalità giuridica nel diritto societario. Le società di persone (cenni). Le società di capitali. Le società quotate (cenni), le start-ups e le società benefit.

CAPACITÀ 
i) Capacità di affrontare le principali questioni teoriche e pratiche che emergono in materia di diritto dell’impresa e delle società.
ii) Capacità di ricerca di materiale normativo, giurisprudenziale e bibliografico e di loro utilizzazione ai fini della corretta impostazione e soluzione di problemi giuridici.

COMPETENZE
Consapevolezza del ruolo del diritto nell’esperienza imprenditoriale, con particolare riferimento alla creazione di ricchezza, al finanziamento e alla innovazione. Sensibilità all’argomentazione giuridica e alle specificità dell’interpretazione del diritto commerciale, anche europeo e internazionale.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Diritto dell’impresa e delle società, con specifico riferimento all'ordinamento italiano, incluse (per cenni) le società quotate, start-up e società benefit, e con particolare attenzione al quadro normativo europea in tema di sostenibilità dell’attività d'impresa.

PER GLI STUDENTI DI BUSINESS E MANAGEMENT, il corso è integrato dal Mod. II che si concentra sugli interventi normativi europei in materia di digitalizzazione e sostenibilità.

PREREQUISITI

Per poter comprendere adeguatamente il diritto commerciale e societario, gli studenti devono avere una conoscenza di base del Diritto privato. Lo studio del programma di “Introduction to private law” è quindi fortemente incoraggiato.
È inoltre necessaria una buona conoscenza dell’inglese (scritto e parlato).

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali, seminari, esercitazioni e lavori di gruppo per 48 ore.

Gli studenti frequentanti saranno informati in anticipo dei materiali o dei paragrafi del libro di testo da leggere in preparazione alla lezione.

Agli studenti, frequentanti e non frequentanti, sarà distribuito materiale rilevante attraverso la piattaforma Moodle.

SOLO PER GLI STUDENTI DI ECONOMIA E MANAGEMENT, il corso è integrato da un secondo modulo di ulteriori 48 ore, tenuto dai Proff. Filippo Zatti e Francesco La Fata. Si veda la sezione “Altre informazioni”.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI
L'esame finale si terrà in forma orale e in lingua inglese. Tuttavia, durante il corso saranno organizzate esercitazioni intermedie e lavori di gruppo, che saranno considerati per la definizione del voto finale. Anche la partecipazione attiva alle lezioni sarà considerata per la valutazione finale.
In anticipo rispetto alla data del primo esame ("appello"), la docente discuterà brevemente con lo studente o la studentessa l’esito della partecipazione al corso. 

PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI
L’esame si terrà in forma orale e in lingua inglese. Esso consiste in almeno tre domande, di cui almeno una di ampio respiro e almeno due in materia di società di capitali.

ULTERIORI INFORMAZIONI PER GLI STUDENTI DI ECONOMIA E MANAGEMENT (frequentanti e non frequentanti): “Business Law, Innovation and Sustainability” (12 CFU) è un corso integrato, composto da due moduli (da 6 CFU ciascuno). L'esame finale di ciascun modulo dovrà essere sostenuto autonomamente con il docente del relativo modulo (Modulo I: Diletta Lenzi; Modulo II: Filippo Zatti e Francesco La Fata). Il voto finale (per l’esame da 12 CFU) sarà costituito dalla media aritmetica tra il voto dell'esame del modulo I e quello del modulo II.
I due esami si tengono, di regola, nello stesso giorno. Studenti e studentesse possono scegliere liberamente se sostenere l'esame finale di ciascun modulo nello stesso appello o in appelli diversi. In quest'ultimo caso, il voto finale sarà formalmente registrato solo quando lo studente o la studentessa avrà superato entrambi gli esami.
Per l’esame sul Modulo I resta fermo quanto sopra descritto circa le modalità di verifica dell’apprendimento.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso (modulo I di 48 ore e 6 CFU) ha ad oggetto il diritto dell’impresa e delle società di capitali, con particolare attenzione al diritto nazionale. Nello specifico, il corso approfondirà i concetti di autonomia patrimoniale e soggettività giuridica delle società, le regole di loro governo e la loro struttura finanziaria. Il corso offre anche una panoramica della disciplina delle società quotate, delle start-up e delle società benefit (per cenni). 
Il corso si concentra, infine, sul quadro giuridico europeo in materia di sostenibilità dell’attività d’impresa, come gli obblighi di rendicontazione non finanziaria o la finanza cosiddetta “d’impatto” (es. green bonds e social bonds).

PER GLI STUDENTI DI ECONOMIA E MANAGEMENT, questo corso costituisce il primo modulo di un esame integrato, composto da due moduli, di 48 ore ciascuno. Complessivamente, il corso è, per questi studenti, di 96 ore e 12 CFU.
Il modulo I, tenuto dalla prof.ssa Diletta Lenzi copre il diritto dell’impresa e delle società (si veda sopra per i dettagli).
Il modulo II, tenuto dai Proff. Filippo Zatti e Francesco La Fata, si concentra sugli interventi normativi dell’Unione Europea in materia di digitalizzazione dell’attività imprenditoriale e di sua sostenibilità. Per ulteriori informazioni, si veda il Syllabus del Modulo II.

TESTI DI RIFERIMENTO

R. Kraakman et al., The Anatomy of Corporate Law, Oxford University Press, 3° edizione, 2017, solo Capitoli 1-5 inclusi, e ulteriore materiale rilevante che sarà messo a disposizione degli studenti tramite la pagina Moodle del corso.

Per il Modulo II, si veda la pagina dedicata.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

ALTRE INFORMAZIONI

Il corso può essere frequentato da studenti di economia e management e da studenti di giurisprudenza.

SOLO PER GLI STUDENTI DI ECONOMIA E MANAGEMENT, “Business Law, Innovation and Sustainability” è un corso integrato di 12 crediti (96 ore), composto da due moduli di 6 crediti ciascuno (48 ore di lezioni e seminari ciascuno):
- Modulo I: Prof.ssa Diletta Lenzi
- Modulo II: Prof. Filippo Zatti e Prof. Francesco La Fata.
L'esame di ciascun modulo dovrà essere sostenuto autonomamente con il docente del relativo modulo. Il voto finale (per l’esame da 12 CFU) sarà pari alla media dei voti ottenuti nel modulo I e nel modulo II. 

SOLO PER GLI STUDENTI DI GIURISPRUDENZA, il modulo I di “Business Law, Innovation and Sustainability” può essere frequentato come esame facoltativo (da 6 crediti).

Ulteriori informazioni e materiale rilevante saranno resi disponibili tramite Moodle. Tutti gli studenti, frequentanti e non, sono pertanto invitati a iscriversi alla pagina Moodle del corso.

COMPARATIVE CONSTITUTIONAL LAW

Docente: FEDERICO VERONICA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Inglese

OBIETTIVI FORMATIVI

CONOSCENZE:
Il corso di propone di fornire le conoscenze fondamentali del costituzionalismo contemporaneo come strumento di regolazione e di dialogo delle comunità politiche territoriali. Attenzione particolare sarà dedicata all'analisi delle specificità del "costituzionalismo del sud globale". Strumentali all'acquisizione dell'obiettivo formativo principale è la conoscenza, in chiave comparata, dei concetti fondamentali della materia e delle istituzioni : Parlamenti, Governi, Capo di Stato; Corti di vertice; nonché la comprensione di come funzionano i principali ordinamenti contemporanei europei ed extra-europei. 

COMPETENZE:
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti di analisi dei testi costituzionali e la capacità di ricerca e di studi del materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale di pertinenza, così da affinare le capacità di analisi critica degli ordinamenti e dei singoli istituti in chiave comparata. Il corso si propone di fornire agli studenti le competenze di base della comparazione.

CAPACITA' ACQUISITE AL TERMINE DEL CORSO:
Alla fine del corso chi ha frequentato con continuità, attenzione, curiosità e spirito critico sarà in grado di reperire tutte le fonti e i materiali utili a ragionare di questioni costituzionali, padroneggiare i fondamenti della materia ed il metodo comparato per mettere a raffronto esperienze diverse, valutare autonomamente vicende costituzionali, esprimere opinioni informate e strutturate al riguardo.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso affronta: la comparazione nel diritto costituzionale; i principi fondamentali del costituzionalismo contemporaneo; il costituzionalismo del sud globale; le istituzioni in chiave comparata (Parlamenti, Governi, Capi di Stato, Corti di vertice), il funzionamento delle principali forme di governo contemporanee, le tendenze del costituzionalismo contemporaneo.

METODI DIDATTICI

Il corso si articola in 48 ore di didattica, in cui sono previste lezioni frontali -durante le quali è apprezzata e stimolata la partecipazione attiva degli studenti sotto forma di domande e di identificazione di problematiche inerenti al programma del corso su cui esercitare le conoscenze e le competenze via via acquisite-; interventi tematici aventi ad oggetto temi di rilevo nel dibattito costituzionale contemporaneo (le Constitutionally Speaking Series) e un workshop di carattere seminariale (lo Students' Workshop) in cui si discuteranno i lavori degli studenti frequentanti aventi ad oggetto le forme di governo dei Paesi extra-Europei.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per gli studenti FREQUENTANTI:
- preparazione di un saggio avente ad oggetto l'analisi critica della forma di governo di un Paese extra-Europeo a scelta (indispensabile l'accordo della docente) di circa 2.500 parole e presentazione in sede di seminario del proprio lavoro
-verifica della conoscenza delle nozioni fondamentali attraverso una prova orale sui temi affrontati a lezione. L'esame si articola in due/tre domande per verificare la preparazione dello studente e la capacità di analisi e di sintesi.

Per gli studenti NON FREQUENTANTI:
- prova orale su tutto il programma. L'esame si articola in tre/quattro domande atte a verificare la preparazione dello studente e la capacità di analisi e di sintesi. La prima domanda verte su argomenti più generali per verificare la capacità dello studente di inquadrare i fenomeni in esame all'interno delle macro-categorie del diritto costituzionale comparato, mentre le seguenti vertono sull'approfondimento in chiave comparata di specifiche nozioni/istituti/fenomeni.

NON SONO PREVISTE PROVE INTERMEDIE

PROGRAMMA ESTESO

Il programma esteso per i frequentanti verrà fornito a lezione, pubblicato su Moodle o su richiesta via email.
Specifiche istruzioni verranno fornite a lezione e pubblicate su Moodle riguardo al breve saggio ed alla presentazione.

Per gli studenti NON FREQUENTANTI:
la metodologia del diritto costituzionale comparato; i principi fondamentali del costituzionalismo; i tratti fondamentali del costituzionalismo del sud globale; le famiglie giuridiche; le istituzioni (Parlamenti, Governi, Capi di Stato, Corti di vertice); il funzionamento delle principali forme di governo contemporanee.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti frequentanti:
- Appunti delle lezioni
-R. Masterman, R. Schutze (cur), The Cambridge Companion to Comparative Constitutional Law , Cambridge, CUP 2019 nelle parti trattate e lezione;
-H.P. Glenn, "Comparative Legal Families and Comparative Legal Traditions", in M. Reimann and R. Zimmermann (eds), The Oxford Handbook of Comparative Law, OUP, 2019;
-H. Fix-Fierro & P. Salazar-Ugarte, Presidentialism, in M. Rosenfeld, A. Sajò, The Oxford Handbook of Comparative Constitutional Law, Oxford, OUP, 2013;
-A.W. Bradley & C. Pinelli, Parliamentarism, in M. Rosenfeld, A. Sajò, The Oxford Handbook of Comparative Constitutional Law, Oxford, OUP, 2013;
-P. Dann, et al., 'The Southern Turn in Comparative Constitutional Law: An Introduction', in P. Dann, et al. (eds), The Global South and Comparative Constitutional Law, OUP, 2020

Per gli studenti non frequentanti
-R. Masterman, R. Schutze (cur), The Cambridge Companion to Comparative Constitutional Law , Cambridge, CUP 2019 capitoli: 1, 2,  9, 10, 13, 14, 16; 
-H.P. Glenn, "Comparative Legal Families and Comparative Legal Traditions", in M. Reimann and R. Zimmermann (eds), The Oxford Handbook of Comparative Law, OUP, 2019; 
-H. Fix-Fierro & P. Salazar-Ugarte, Presidentialism, in M. Rosenfeld, A. Sajò, The Oxford Handbook of Comparative Constitutional Law, Oxford, OUP, 2013;
-A.W. Bradley & C. Pinelli, Parliamentarism, in M. Rosenfeld, A. Sajò, The Oxford Handbook of Comparative Constitutional Law, Oxford, OUP, 2013;
-P. Dann, et al., 'The Southern Turn in Comparative Constitutional Law: An Introduction', in P. Dann, et al. (eds), The Global South and Comparative Constitutional Law, OUP, 2020.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Pace, Giustizia e Istituzioni forti

ALTRE INFORMAZIONI

Non è richiesta alcuna propedeuticità. Lo status di frequentante si mantiene fino all'appello di settembre 2025.

CORTI E DIRITTI FONDAMENTALI IN EUROPA: PERCORSI DI TUTELA

 

CRIMINOLOGIA

Docente: CINGARI FRANCESCO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Italiano.

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze
Il problema della criminalità, esaminato dall'angolo visuale delle diverse scienze criminali. In
particolare: 
   il problema della definizione di "criminalità"; la nozione criminologica e la nozione legale di criminalità;
- gli stumenti conoscitivi della criminologia; 
- il problema delle cause della criminalità: teorie unifattoriali (antropologiche, biologiche, psichiatriche, psicoanalitiche,
psicosociali e sociologiche) e teorie multifattoriali; 
- il problema della difesa contro la criminalità: le prospettive retributive, general-preventive (prevenzione generale,sociale e penale), specialpreventive.

Capacità
Capacità di avvicinarsi dal lato concreto alla prospettiva del reato valorizzando la conoscibilità dei soggetti, autori
e vittime; capacità di contestualizzare le nozioni teorico-dogmatiche del diritto penale agli effettivi indirizzi di
politica criminale.

Competenze
Sensibilità per i profili del realismo giuridico in tema di definizione delle tipologie delinquenziali; consapevolezza
dell'esistenza nell'ambito del più generale approccio penalistico di un problema delle vittime del reato.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha per oggetto il problema della criminalità esaminato dall'angolo visuale delle diverse scienze criminali.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I. E' fortemente consigliato, ovviamente, aver sostenuto l'esame di Diritto penale I.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale: Totale ore 48.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame è sostenuto in forma orale.
Gli studenti frequentanti saranno interrogati sul programma svolto  e sui materiali indicati all'inizio del Corso; Gli studenti non frequentanti saranno interrogati tenendo conto del  testo consigliato.
Il voto è assegnato in base ai seguenti parametri:
- conoscenza relativa a programma,  testi e ai materiali indicati;
- capacità di organizzare discorsivamente la
conoscenza e qualità
dell’esposizione;
- competenza nell’impiego del lessico specialistico;
- capacità di ragionamento critico.

PROGRAMMA ESTESO

Il Corso si articola in due parti.
La prima parte
concerne:   il problema della definizione di "criminalità"; la nozione criminologica e la nozione legale di criminalità;
- gli stumenti conoscitivi della criminologia; 
- il problema delle cause della criminalità: teorie unifattoriali (antropologiche, biologiche, psichiatriche, psicoanalitiche,
psicosociali e sociologiche) e teorie multifattoriali; 
- il problema della difesa contro la criminalità: le prospettive retributive, general-preventive (prevenzione generale,sociale e penale), specialpreventive.
La seconda parte del Corso è dedicata ad alcune tematiche specifiche, che saranno individuate tra le seguenti :

- La vitimologia, la vittima e  la vittima vulnerabile;
- La giustizia riparativa;
- La violenza di genere;
- La prostituzione;
- La corruzione;
- La criminalità organizzata.

TESTI DI RIFERIMENTO

STUDENTI FREQUENTANTI.
Gli studenti frequentanti potranno utilizzare  gli appunti presi a lezione e i  materiali  che verranno indicati  all'inizio del corso.
STUDENTI NON FREQUENTANTI.

Per gli  studenti non frequentanti, il testo consigliato è il seguente: 

G.Forti, L'immane concretezza. Metamorfosi del crimine e controllo penale, Raffaello Cortina Editore, 2000.

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi a lezione. 
La frequenza degli studenti iscritti al corso sarà rilevata attraverso la firma di presenza. Sarà consentito un massimo di giustificazioni

DIDATTICA DEL DIRITTO I

Docenti: CAPUTO GIUSEPPE, 3 CFU
SANTORO EMILIO, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

L'obbiettivo primario è quello di rispondere alla domanda che ogni insegnante oggi si sente rivolgere dai suoi studenti: perché devo studiare se posso trovare subito in rete tutte le informazioni che mi servono?
Si intende in primo luogo insegnare a fare le ricerche in rete e in secondo luogo a leggere le informazioni.
Per questo saranno date conoscenze relative ai principali problemi di teoria del linguaggio. Padronanza critica delle principali teorie giuridiche del ventesimo secolo (la teoria kelseniana dell’ordinamento giuridico e le diverse teorie del realismo giuridico). Conoscenze relative alla storia e alla natura della common law. Conoscenza analitica dello Stato di diritto e delle sue problematiche, del rule of law e del rapporto tra Stato di diritto ed interpretazione. Padronanza critica del rapporto tra diritto oggettivo e tutela dei diritti soggettivi.
Abilità Il corso mira a dare la consapevolezza delle distanza tra testo normativo e norma e che il ruolo del giurista è quello di creare la norma a partire dal testo. Si intende evidenziare l'ideologicità delle posizioni che considerano il legislatore creatore della norma. A partire da questo punto si cercherà di mettere in futuri insegnanti in condizioni di dare agli studenti la capacità di analizzare criticamente le informazioni sul diritto che si trovano in rete.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Questo modulo si affianca a quello mutuato dal corso di argomentazione giuridica, tratterà la differenza tra testo normativo e norma e l'attività del giurista; la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, sarà esaminata quale esempio paradigmatico del diritto contemporaneo. Questo modulo riguarderà l'analisi critica delle informazioni che si trovano sul web relative al diritto e ai principali eventi giuridici in corso di accadimento.

PREREQUISITI

Si consiglia di aver dato diritto privato, diritto costituzionale, diritto penale e Filosofia del diritto.

METODI DIDATTICI

Entrambi i moduli saranno in parte fatti di didattica frontale (con la quale saranno illustrate le nozioni fondamentali) e in parte in modo seminariale. In questa seconda fase gli studenti sanno invitati a svolgere e illustrare proprie ricerche

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Il corso si articolerà in due parti. Nella prima saranno esaminate dal docente le principali teorie critiche del diritto. Nella seconda parte si faranno ricerche sul web e si analizzeranno i risultati.

PROGRAMMA ESTESO

Questo modulo si 
definirà l'essenza dell'approccio critico del diritto alla luce della crisi del normativismo formalistico e del legicentrismo e dell'impatto sociale delle norme prodotte dal sistema giuridico. Ci si soffermerà in particolare sulla critical race thoery, gli studi post-coloniali, la teoria critica delle migrazioni, la discussione su diritto e genere, il femminismo giuridico, le teorie queer, la discussione su diritto e costruzione della soggettività e su diritto ed economia, il rapporto tra diritto e disabilità. Il modulo si svolgerà in contemporanea a quello di argomentazione giuridica e questo permetterà di dedicare la sua seconda parte all'esame critico di nozioni di diritto recuperate in rete o di qualificazioni giuridiche di fatti che in essa vengono trovate.

TESTI DI RIFERIMENTO

V. Ferrari, Prima lezione di sociologia del diritto, Laterza, 2018
Emilio Santoro, Guai privati e immaginazione giuridica: le cliniche legali e il ruolo dell’Università, in "Rivista di filosofia del diritto, Journal of Legal Philosophy" 2/2019, pp. 231-256, doi: 10.4477/95060

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

DIRITTO AMMINISTRATIVO COMPARATO

Docenti

SILVESTRI MAURO, 3 CFU
TORRICELLI SIMONE, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si pone l'obiettivo di consolidare gli strumenti di analisi giuridica utilizzando la comparazione. Gli studenti potranno in questo modo prendere familiarità con le diverse tipologie e modalità di controllo giurisdizionale nei confronti della pubblica amministrazione e  acquisire una maggiore sensibilità critica rispetto al proprio ordinamento,  anche alla luce delle alternative concretamente praticate e ai risultati da esse prodotti, in relazione ad alcuni aspetti centrali del diritto amministrativo, quali il rapporto tra giudice e amministrazione, l'intensità e le tecniche di controllo, la diversa funzione che il controllo giurisdizionale può assumere, la sua efficacia, le  alternative ad esso. L'obiettivo è poi anche quello di fornire gli strumenti metodologici e conoscitivi che, per un verso,  permettano di gestire sul piano professionale eventuali questioni che abbiano una dimensione transnazionale, e che, per altro verso, contribuiscano a consentire di coltivare prospettive di studio e professionali anche al di fuori dell'ordinamento nazionale.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso sarà condotto comparando gli strumenti di controllo e tutela giurisdizionale  in alcuni dei principali ordinamenti europei, negli Stati Uniti  e nell'ordinamento UE.

PREREQUISITI

Per frequentare il corso è suggerito avere superato l'esame di diritto amministrativo

METODI DIDATTICI

Il corso ha carattere seminariale e i temi trattati saranno oggetto di discussione con gli studenti, così da sviluppare la loro capacità di confronto e critica. Alcune lezioni saranno tenute in modalità Aula virtuale da docenti di altri atenei (Udine, Trieste, Torino, Roma) e gli studenti interagiranno tra loro, svolgendo in aula web discussioni ed esercitazioni .

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Gli studenti frequentanti potranno elaborare una relazione , sostitutiva dell'esame orale, che illustreranno durante il corso. Il tema della relazione sarà scelto in condivisione con lo studente, anche tenendo conto dei suoi interessi di tesi.
Per gli altri, è prevista una prova orale, normalmente consistente in tre domande. Una domanda di carattere generale che presupponga una comparazione tra gli ordinamento considerati; una seconda domanda specifica su uno degli ordinamenti considerati; una terza che richiederà una valutazione personale dello studente circa l'ordinamento italiano, alla luce delle esperienze straniere.
l'attribuzione dei voti verrà fatta secondo i seguenti criteri:
28-30 risposta completa e tale da denotare capacità di collegamento tra gli istituti e riflessione personale; 
26-28 risposta corretta e completa  
24-26 risposta corretta, ma non completa
22-24 risposta che denota alcune carenze nella comprensione dell'istituto
18-22 risposta appena sufficiente a dimostrare l'acquisizione delle nozioni di base

PROGRAMMA ESTESO

Dopo una breve introduzione sul sistema italiano, in relazione agli aspetti poi oggetto di comparazione, il corso prenderà in considerazione i sistemi Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco, Statunitense. Una specifica parte del corso sarà dedicata al contenzioso in materia di contratti.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per i non frequentanti: 
M. D'alberti, Diritto amministrativo comparato, 2019, pp. 9-101
S. Torricelli (a cura di)
Eccesso di potere
e altre tecniche di sindacato sulla discrezionalità
Sistemi giuridici a confronto, Torino, 2018, pp-1-20, 115-265

DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO

Docente MANNUCCI GIULIA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si propone di offrire una comprensione critica del diritto amministrativo europeo, sollecitando l'acquisizione di strumenti conoscitivi idonei a cogliere la portata innovativa di questa disciplina e l'impatto che essa ha avuto nello sviluppo del diritto amministrativo italiano. L'approccio casistico (basato sulla discussione in classe di sentenze e materiale normativo) ha, poi, l'obiettivo di stimolare la capacità di ragionamento giuridico autonomo degli studenti, che può rivelarsi utile anche al momento dell'inserimento nel mondo lavorativo.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha per oggetto il diritto amministrativo europeo, dalle origini all'attuale assetto organizzativo e funzionale degli apparati preposti all'attuazione della legislazione dell'Unione. Alle lezioni frontali si alterna la discussione in classe di casi e materiali forniti previamente dal docente

PREREQUISITI

nessuno

METODI DIDATTICI

Il corso ha carattere seminariale e si caratterizza per alternare a lezioni frontali, la discussione in classe di casi e materiali di diritto amministrativo europeo previamente fornita agli studenti. Per questa ragione, è raccomandata la frequenza.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per i frequentanti, in alternativa all’orale, è prevista la possibilità di svolgere l’esame in forma scritta, attraverso la discussione di una sentenza. Obiettivo è verificare l'attitudine dello studente a impostare e risolvere un problema di diritto amministrativo, sulla base di quanto è stato fatto a lezione. L'esame è considerato insufficiente se lo studente non sa rispondere o se risponde con un approccio meramente nozionistico, senza alcun tentativo di impostare un ragionamento giuridico autonomo; sufficiente, se vi è almeno un tentativo embrionale di sviluppare un ragionamento critico sulla pronuncia; ottimo, se lo studente dimostra di saper cogliere gli spunti critici della pronuncia, articolando proprie riflessioni. Per gli studenti frequentanti saranno inoltre previste esercitazioni in classe.
Per i non frequentanti, l’orale consiste in tre domande: due tratte dal manuale l'altra su una delle pronunce indicate nel programma. 
Nella valutazione assume un peso la chiarezza espositiva e il corretto utilizzo del linguaggio tecnico.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si occupa del diritto amministrativo europeo e della sua incidenza sul diritto nazionale. Nello specifico, i profili trattati sono i seguenti:
il principio di legalità alla luce del diritto europeo; la contrarietà delle norme nazionali al diritto europeo; la libera circolazione delle persone; la libera circolazione dei lavoratori; il principio di proporzionalità; il principio di non discriminazione; la nozione europea di pubblica amministrazione; la trasparenza e l'accesso ai documenti amministrativi; la funzione esecutiva nel diritto amministrativo europeo; le garanzie procedimentali nei procedimenti europei e i riflessi sul sistema nazionale; la motivazione dei provvedimenti amministrativi europei; i procedimenti composti; la legittimazione a ricorrere avverso gli atti delle istituzioni europee.

TESTI DI RIFERIMENTO

Gli studenti frequentanti possono sostenere l'esame sulla base degli appunti e dei materiali forniti a lezione.
Per gli studenti non frequentanti il programma di esame è il seguente:

- L. De Lucia, B. Marchetti, L'amministrazione europea e le sue regole, Bologna, Il Mulino, 2015, Capp. I (Le competenze dell'amministrazione europea), II (L'organizzazione amministrativa dell'Unione europea), III (Tipologie di atti dell'amministrazione europea), VI (Amministrazioni nazionali ed esecuzione del diritto europeo), VIII (Il sistema integrato di tutela, IX (I caratteri del diritto amministrativo europeo), X (L'europeizzazione del diritto amministrativo italiano), XII (Sfide sostanziali e procedurali del diritto amministrativo europeo)

e le seguenti pronunce della Corte di giustizia:

- Corte di giustizia, 5 febbraio 1963, C- 26/62, Van Gend en Loos
- Corte di giustizia, 22 giugno 1989, C-103/88, Fratelli Costanzo
- Corte di giustizia, 16 dicembre 2008, C524/06, Huber
- Corte di giustizia, 12 marzo 2019, C-221/17, Tjebbes
- Corte di giustizia, 3 dicembre 1992, C-97/91, Oleificio Borelli
- Corte di giustizia, 21 novembre 1991, C-269/90, Tum
- Corte di giustizia, 5 novembre 2014, C-166/13
- Tribunale di prima istanza, 9 novembre 1995, T-346/94, France aviation
- Corte di giustizia, 25 luglio 2002, C-50/00, Upa
- Corte di giustizia, 14 luglio 2016, C‑458/14 e C‑67/15, Promoimpresa

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

4

ALTRE INFORMAZIONI

La frequenza sarà rilevata tramite appello nominale in classe. Si considerano frequentanti gli studenti che abbiano partecipato ad almeno 2/3 delle lezioni

DIRITTO CANONICO

Docente: DE GREGORIO LAURA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si propone di fornire una conoscenza di base dei caratteri fondamentali dell’ordinamento canonico quale “diritto religioso” e delle sue peculiarità rispetto ai diritti secolari.
La ricerca e lo studio delle fonti, sia di diritto universale che di diritto particolare, e l’interpretazione dei testi alla luce del magistero pontificio e
della dottrina sociale della Chiesa costituiranno una specificità dell’insegnamento che permetterà allo studente di acquisire una autonoma capacità di valutazione critica di un "diritto non secolare" sempre più necessaria per una completa formazione del giurista in un contesto multiculturale e multireligioso. Speciale attenzione verrà rivolta al pontificato attuale letto in relazione a quelli di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Le fonti del diritto canonico: diritto divino e diritto umano.
I processi di codificazione: Codice del 1917, Codice del 1983, Codice del 1990.
Il Concilio Vaticano II.
Il Codice del 1983: struttura e contenuti.
Il magistero di Francesco, Benedetto XVI, Giovanni Paolo II.
Focus I: Il matrimonio canonico.
Focus II: Abusi su minori e persone vulnerabili: le riflessioni della Chiesa cattolica.
Focus III: Guerra-Pace, Verità-Riconciliazione: una lettura "cristiana" del tempo attuale.

PREREQUISITI

Nessun prerequisito richiesto.
E' consigliata la frequenza al corso di Diritto ecclesiastico.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale in aula con possibilità di attività seminariale per gli studenti frequentanti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame è orale.

Per gli studenti FREQUENTANTI:
L’esame consisterà in una presentazione orale (min 30 minuti, max 45 minuti) su un testo - concordato con la docente - di diritto canonico universale. 

Per gli studenti NON FREQUENTANTI:
L’esame si articolerà in tre domande sul libro di testo indicato.

Per TUTTI gli studenti:
Costituiranno oggetto di valutazione la capacità di organizzare discorsivamente la materia; la capacità di ragionamento critico sullo studio realizzato; la qualità dell’esposizione; la competenza nell’impiego del linguaggio canonistico.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si propone di contribuire alla formazione della cultura giuridica
dello studente attraverso l’analisi dei principali istituti del diritto della
Chiesa cattolica.
Successivamente alla ricostruzione storica della formazione
dell’ordinamento canonico, nella prima parte verrà analizzato il sistema
delle fonti e il ruolo della “legge” nella Chiesa con particolare attenzione
alla codificazione vigente per la Chiesa latina. Un approfondimento dei
documenti del Concilio Vaticano II sarà propedeutico alla seconda parte
del corso che focalizzerà l’attenzione su alcune
tematiche e sfide di grande attualità per la Chiesa cattolica del millennio.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti FREQUENTANTI:
Il materiale didattico sarà distribuito a lezione e reso disponibile sulla piattaforma Moodle.

Per gli studenti NON FREQUENTANTI:
Luigi Sabbarese, Manuale di Diritto Canonico, I edizione, Neldiritto Editore, Molfetta (BA), 2022.
(Sono esclusi: Capitolo 1 Sezione II; Capitoli 7, 8, 11, 12, 13, 14, 20).

Per TUTTI gli studenti:
E’ indispensabile la conoscenza delle norme del Codice di diritto canonico del 1983 e dei principali documenti del magistero pontificio, indicati a lezione o richiamati nei libri di testo consigliati, che possono essere consultati sul sito: www.vatican.va.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle.

DIRITTO CIVILE AVANZATO ED EUROPEO

Docenti

PAGLIANTINI STEFANO, 3 CFU
PASSAGNOLI GIOVANNI, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

L'insegnamento è volto a trasmettere nozioni e concetti per una conoscenza critica del sistema giuridico privatistico odierno, così come declinato dai principi costituzionali, dal diritto eurounitario, dal codice civile, dagli altri codici di settore nonché dalla legislazione speciale.
L’insegnamento mira a stimolare l'acquisizione di un tool-kit di conoscenze, che consenta agli studenti di analizzare criticamente le soluzioni offerte dagli interpreti e di risolvere casi complessi. L'approccio casistico mira a sviluppare la capacità di ragionamento giuridico autonomo. Inoltre, attraverso l'analisi del case-law italiano ed europeo, lo studio di autorevoli saggi civilistici e l'approfondimento (individuale o in team) dei temi scelti, il corso ambisce a fornire una preparazione avanzata della materia, offrendo gli strumenti conoscitivi e metodologici idonei a impostare lo studio di livello post universitario anche in vista di esami di abilitazione e prove concorsuali.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso intende approfondire alcuni tra i più attuali temi del diritto civile e del diritto civile europeo. La parte del corso dedicata a uno studio avanzato del diritto civile mira ad approfondire rilevanti questioni in materia di successioni, famiglia, diritti reali e patrimonio culturale.  Il corso ha ad oggetto, altresì, i temi più attuali del diritto contrattuale europeo, avendo specifico riferimento alla direttiva 93/13/CEE, vista un trentennio dopo la sua emanazione.

PREREQUISITI

Nel rispetto del rapporto di propedeuticità, per sostenere l'esame occorre aver superato Diritto costituzionale generale e Diritto privato I.
È inoltre fortemente consigliato aver sostenuto l'esame di Diritto Privato II.

METODI DIDATTICI

L'insegnamento è impartito mediante lezioni di didattica frontale (per un totale di 48 ore, corrispondenti a 6 CFU).
I docenti metteranno a disposizione degli studenti materiale dottrinale e giurisprudenziale utile, mediante upload in Moodle.
Sono previsti moduli integrativi, interventi di altri docenti ed esperti della materia, seminari e convegni di approfondimento.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

É prevista una prova intermedia di autovalutazione, collocata temporalmente alla metà dello svolgimento del corso.
L'esame finale è orale.
Il colloquio avrà ad oggetto le tematiche attinenti a quelle indicate nella sezione “Contenuti” (e, specificamente, nella sezione "Programma esteso"), al fine di verificare l'apprendimento degli istituti giuridici.
La valutazione della prova verrà effettuata tenendo in considerazione la conoscenza dei profili istituzionali, l’accuratezza e l'articolazione dell’esposizione, la capacità di effettuare collegamenti tra le diverse parti del programma, la capacità di sviluppare argomentazioni critiche.
La prova finale consisterà in una discussione orale della durata indicativamente compresa tra 20 e 25 minuti. Allo studente verranno poste, di regola, tre domande che prevedono la conoscenza dei testi indicati in bibliografia.
Conoscenze minime e sufficienti dei temi oggetto di studio e linguaggio semplice condurranno a voti appena sufficienti (18-20). Una conoscenza mnemonica della materia e l’uso di un linguaggio corretto, ma non sempre specifico e appropriato, porteranno a valutazioni discretamente sufficienti (21-23). Una conoscenza accurata della materia e l’articolata esposizione della stessa e con l’uso di un linguaggio specifico e appropriato porteranno a valutazioni discrete (24-28). Il possesso di una visione critica dei temi affrontati e la padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (29-30 e lode).

PROGRAMMA ESTESO

Verranno trattati i seguenti temi:
- testamento e contratto in specie con riferimento al Regolamento 2012/650/UE e alla successione di impresa; divisione dell’eredità; liberalità;
- questioni civilistiche in tema di patrimonio culturale;
- profili patrimoniali della famiglia; tutela dell’interesse del minore;
- diritti reali e autonomia privata;
- il nuovo volto della direttiva 93/13/CEE;
- il rapporto tra codice civile e codice del consumo;
- dialoghi tra codici di settore;
- squilibrio «economico» e squilibrio «normativo».

TESTI DI RIFERIMENTO

La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

Testi di riferimento per gli studenti frequentanti:
si suggerisce lo studio degli appunti delle lezioni e dei materiali (dispense e sentenze) disponibili nella piattaforma Moodle, nonché lo studio di S. PAGLIANTINI (a cura di), Le clausole abusive nei contratti dei consumatori. Trent’anni di direttiva 93/13, Il Foro italiano – La Tribuna, 2024, limitatamente alla Prefazione (da pag. XI a pag. XVII); Capitolo I (Ouverture, da pag. 1 a pag. 22; Atto II, da pag. 67 a pag. 114; Appendice, da pag. 241 a pag. 248); Capitolo III (da pag. 267 a pag. 320); Capitolo V (da pag. 343 a pag. 388).

Testi di riferimento per gli studenti non frequentanti:
si suggerisce lo studio dei materiali (dispense e sentenze) disponibili nella piattaforma Moodle, nonché lo studio di
S. PAGLIANTINI (a cura di), Le clausole abusive nei contratti dei consumatori. Trent’anni di direttiva 93/13, Il Foro italiano – La Tribuna, 2024, limitatamente alla Prefazione (da pag. XI a pag. XVII); Capitolo I (Ouverture, da pag. 1 a pag. 22; Atto II, da pag. 67 a pag. 114; Appendice, da pag. 241 a pag. 248); Capitolo III (da pag. 267 a pag. 320); Capitolo V (da pag. 343 a pag. 388).

Si ricorda agli studenti tutti che è indispensabile la consultazione del codice civile.
Si consiglia una delle seguenti raccolte:

* Codice civile a cura di A. DI MAJO, Giuffré Francis Lefebvre (ultima edizione);

* Codice civile a cura di G. PERLINGIERI – M. ANGELONE, E.S.I. (ultima edizione).

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

3. Salute e benessere; 4. Istruzione di qualità; 5. Parità di genere; 9. Imprese, innovazione e infrastrutture; 10. Ridurre le disuguaglianze; 12. Consumo e produzione responsabili; 13. Lotta contro il cambiamento climatico.

ALTRE INFORMAZIONI

Saranno organizzati incontri seminariali per l’approfondimento di temi di particolare interesse e per l'esame e la discussione di casi giurisprudenziali.

DIRITTO COSTITUZIONALE (AVANZATO)

DOCENTI: BIANCHI LEONARDO, 6 CFU

Lingua insegnamento: Italiano

Obiettivi formativi

Conoscenze relative alla libertà di informazione nella disciplina costituzionale ed eurounitaria, ai mutamenti intervenuti nella disciplina nazionale dei mezzi di comunicazione di massa, ed ai riflessi prodotti dal diritto UE e CEDU in questa materia. Capacità di applicare conoscenza e comprensione e di reperire materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale per l'inquadramento dei problemi giuridici attinenti alla disciplina delle libertà di informazione e di comunicazione.

Contenuti (Dipl.Sup.)

Formazione giuridica speciale sui principali istituti, costituzionali e legislativi, della libertà di manifestazione del pensiero, dell'informazione e della comunicazione, sulla protezione dei diritti fondamentali coinvolti, sull'ordinamento ed il governo della convergenza multimediale, della stampa ed editoria, della radiotelevisione, delle comunicazioni, dell'innovazione tecnologica, dell'evoluzione dei mercati digitali e dello spettacolo.

Prerequisiti

Istituzioni di diritto pubblico. Si consiglia, inoltre, il previo superamento dell'esame di Diritto costituzionale comparato ed europeo

Metodi didattici

Lezioni di didattica frontale: totale ore 42

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova intermedia si svolgerà con esame scritto (a domande aperte per la durata di un'ora) con le modalità che verranno illustrate al corso. La prova finale si svolgerà con esame orale.

Programma esteso

Libertà di manifestazione del pensiero, di informazione e di comunicazione: profili costituzionali (articoli 21 e 15), contenuti e garanzie; diritto di informazione e diritto di cronaca; i limiti alla libertà di informazione: buon costume, segreto, onore, riservatezza ed identità della persona; principio pluralistico e disciplina costituzionale di stampa e radiotelevisione; organi e funzioni di governo e di garanzia nelle comunicazioni; diritto della convergenza multimediale ed imprese di comunicazione; disciplina della stampa e sistema editoriale; disciplina della radiotelevisione: sistema misto, regime amministrativo, finanziamento, servizio pubblico; obblighi degli operatori e protezione degli utenti; i nuovi media e la rete; disciplina nazionale ed eurounitaria delle comunicazioni elettroniche, servizio universale, trasparenza gestionale, accesso ed interconnessione; problemi giuridici della rete: pluralismo e democrazia, neutralità della rete, accesso ad internet, diritto all'oblìo, hate speech, fake news, anonimato e responsabilità della comunicazione in rete; comunicazione politica ed elettorale; informazione pubblica; le attività di spettacolo: cinema e teatro.

Testi di riferimento

P. Caretti - A. Cardone, Il diritto dell'informazione e della comunicazione nell'era dell'intelligenza artificiale, Bologna, Il Mulino, 2024;

L. Bianchi, Problematica costituzionale della diffusione dei sondaggi elettorali, in Forum di quaderni costituzionali, 2013, p. 1 - 16; L. Bianchi, La dimensione costituzionale dell'informazione pubblica, in Testimonianze 2014, p. 27 - 32. L. Bianchi, Il rinnovo dell'Accordo quadro tra Agcom e Regioni per il conferimento delle deleghe ai CoReCom. in OSSERVATORIO SULLE FONTI, n.1/23. Gli studenti frequentanti sono esonerati dalla preparazione sui saggi di L. Bianchi, sostituendoli con gli appunti. Sono considerati frequentanti gli studenti presenti ad almeno 2/3 delle lezioni del corso che abbiano sostenuto la prova intermedia.

DIRITTO DEGLI ENTI LOCALI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

GASPARRI WLADIMIRO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Capacità di reperire materiale normativo, giurisprudenziale e bibliografico ai fini della ricostruzione della disciplina vigente e della individuazione e risoluzione dei problemi giuridici posti dalla organizzazione e dall’attività degli enti locali, in grado di cogliere le differenze e gli elementi di continuità, per ricondurre l’attuale evoluzione ai principi e alle categorie generali del diritto costituzionale e amministrativo e delineare le coordinate utili a seguire i processi di sviluppo in atto.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Conoscenze relative all’ordinamento degli enti locali nel quadro del Titolo V della Costituzione e delle riforme successive

PREREQUISITI

La preparazione dell’esame richiede la conoscenza delle nozioni fondamentali di Diritto costituzionale generale, Diritto privato I, Diritto amministrativo generale.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale. Le lezioni di didattica frontale saranno alternate all'analisi di alcuni dei principali temi del diritto degli enti locali secondo modalità seminariali, con la partecipazione attiva degli studenti e la presenza di alcuni esperti del settore.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale di profitto. L'esame ha come obiettivo la verifica della preparazione e della capacità di esposizione di ciascuno studente in relazione agli obiettivi formativi del corso. La modalità di verifica sarà orale, generalmente organizzata attorno a tre domande idonee a verificare la preparazione dello studente sull’intero programma nonché la capacità di collegare i diversi istituti e le differenti nozioni e comprende anche l’esame delle sentenze indicate nell’ambito dello svogimento del corso
L'attribuzione dei voti verrà fatta secondo i seguenti criteri:
28-30: risposte complete che evidenziano la padronanza della materia con la capacità di mettere in relazione i diversi istituti, una spiccata riflessione personale e una precisa proprietà lessicale;
26-27: risposte corrette e esaurienti che dimostrano una organizzazione appropriata dei contenuti della materia e una buona proprietà lessicale;
24-25: risposte corrette, ma non complete che non evidenziano le correlazioni tra i diversi argomenti, con un lessico non sempre appropriato;
22-23: risposte sommarie che presentano incertezze e carenze nella comprensione degli istituti e un lessico incerto;
18-21: risposte appena sufficienti a dimostrare l'acquisizione delle nozioni di base con un lessico elementare.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso ha per oggetto: a. l’ordinamento degli enti locali con particolare attenzione al ruolo delle autonomie locali nell’attuale quadro costituzionale e ai relativi profili organizzativi e funzionali; b. la disciplina dei modelli di governo dell'area vasta

TESTI DI RIFERIMENTO

(a) W. GASPARRI - F. TESI, Lezioni di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2023, pagg. 1-74 e 195-246.
(b) L. VANDELLI, Il sistema delle autonomie locali, VIII ediz., Bologna, il Mulino, 2021 ;
In alternativa al testo (b) può essere utilizzato 
F. STADERINI - P. CARETTI - P. MILAZZO, Diritto degli enti locali, XVI edizione, Milano, Wolters Kluwer, 2022
Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite dal docente nel corso delle lezioni.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Sensibilità ai profili giuridici della attuale fase di disciplina delle autonomia locali nel quadro della loro configurazione costituzionale e amministrativa e alle problematiche giuridiche legate alle autonomie locali.

DIRITTO DEGLI STRANIERI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

SANTORO EMILIO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze
Si cercherà di fornire un quadro della letteratura che si è sviluppata negli ultimi venti anni in Italia sulle migrazioni, sarà analizzata la normativa del T.U. sull’immigrazione e dei principali problemi che essa pone al fine dello sviluppo di una società multi-culturale. Nella seconda parte ci si soffermerà invece su problematiche attuali scelte dagli studenti frequentanti (lo sfruttamento lavorativo dei migranti, la tratta, l'asilo ecc.)
Capacità
Capacità di muoversi nell’attuale dibattito scientifico e politico sulle politiche migratorie e in materia di asilo. Acquisizione delle principali problematiche tecnico-giuridiche relative alla tutela dei diritti degli stranieri e alla normativa antidiscriminatoria.
Capacità di analizzare l’impatto sociale delle norme e delle modalità di gestione dei problemi sociali in una società multiculturale.
Capacità di cogliere la complessità interdisciplinare del sistema regolativo dello status dei migranti.
Competenze
Attitudine a comprendere il diritto non come un mero sistema normativo ma come una questione sociale. Capacità di ricostruire il sistema delle norme sull’ingresso, lo status e l’espulsione dei migranti e di verificarne l’impatto sull’effettivo accesso ai diritti.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso mira a fornire gli strumenti per valutare il fenomeno dell’immigrazione e le difficoltà che presenta la sua regolazione in via normativa, oltre a fornire una introduzione critica delle modalità di tale regolamentazione predisposta dal legislatore.

PREREQUISITI

Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I. È opportuno aver già sostenuto l’esame di Filosofia del diritto, Diritto privato II, Diritto penale e Diritto Amministrativo.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale: Totale ore 48
Il corso si dividerà in due parti. Nella prima saranno illustrati da parte del docente della letteratura che si è sviluppata negli ultimi venti anni in Italia sulle migrazioni. Sarà  discussa la normativa del T.U. sull’immigrazione e dei principali problemi che essa pone al fine dello sviluppo di una società multi culturale, con particolare riferimento ai problemi della cittadinanza, del razzismo, delle seconde generazioni, della criminalità dei migranti e delle sue conseguenze sullo spazio urbano. La seconda parte verterà invece su alcune problematiche attuali scelte dagli studenti frequentanti (recezione della direttiva sulla repressione del lavoro illegale dei migranti, nuova normativa sulla tratta, richiedenti asilo, ecc.)

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Nel corso di ogni lezione saranno discusse alcune tematiche specifiche e in quell’occasione si verificherà la padronanza dei concetti precedentemente trattati.  Gli studenti frequentanti potranno scegliere di svolgere una relazione orale e scritta su uno dei temi della seconda parte del corso. Nella valutazione si terrà conto della qualità della scrittura, nella capacità di presentare le proprie tesi sia in forma orale che scritta e della partecipazione alla discussione delle relazioni degli altri studenti. A coloro che decideranno di sostenere l'esame sul testo sono proposti due percorsi all'interno del testo indicato. Gli studenti potranno scegliere il percorso che gli interessa di più. In fase di verifica sarà loro richiesto di argomentare su tre tematiche diverse proposte dal docente

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si articolerà in due parti.
Nella prima parte si porrà l’accento sulla natura del diritto. In nessun campo come nel diritto degli stranieri emerge oggi con chiarezza che il diritto non coincide con la legge, ma è un operazione complessa, in continuo divenire, a cui partecipano una pluralità di attori. Questo vuoi da un lato per la interdisciplinarità del diritto degli stranieri e per i molteplici livelli a cui si collocano le sue fonti, dall’altro per la peculiarità delle questioni che esso spesso è chiamato a regolare: le questioni di una società multiculturale, in cui anche le regole di convivenza che si tendono a dare per scontate sono, per alcuni dei membri, problematiche.
L’analisi del testo unico si soffermerà in particolare sulle regole relative all’ingresso in Italia, i tipi di permesso di soggiorno e i diritti ai quali consento di accedere, le espulsioni.
Nella seconda parte si analizzeranno alcuni settori della normativa che regola la vita degli stranieri in base alle scelte degli studenti.

TESTI DI RIFERIMENTO

E. Santoro, DEMOCRAZIA ESCLUDENTE
E INTEGRAZIONE NEOSCHIAVISTA. Saggi di diritto degli stranieri, Quaderni dell'Altro diritto, Pisa, Pacini, 2021.
All'interno di questo testo gli studenti non frequentanti potranno scegliere tra due percorsi su cui prepararsi.
Il primo percorso comprende le prime due parti del testo (fino a pag. 228). Il secondo percorso comprende il saggio "La regolamentazione dell’immigrazione come questione
sociale: dalla cittadinanza inclusiva al neo-schiavismo" (Part. I cap. 2 pagg. 15-62) e tutta la parte III "Il contrasto all’integrazione neo-schiavista" (da pag. 229 alla bibliografia finale).

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Eventuali materiali non reperibili in biblioteca saranno messi a disposizione sulla piattaforma moodle. La capacità di ricerca dei materiali sulle fonti disponibili per gli studenti è considerata parte integrante delle competenze che gli studenti devono acquisire.

DIRITTO DELL'AMBIENTE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

TRAINA DUCCIO MARIA, 3 CFU
VIVOLI GIACOMO, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

CONOSCENZE: Il corso intende offrire allo studente le conoscenze di base
per l’interpretazione giuridica delle discipline ambientali; in particolare la
prima parte del corso è dedicata a fornire allo studente gli strumenti
concettuali per la comprensione del funzionamento della regolazione
giuridica ambientale a livello internazionale, di unione europea e
nazionale.
COMPETENZE: Il corso si propone di stimolare l’analisi giuridica personale
dello studente nella legislazione ambientale; in particolare, nella seconda
parte del corso, ad ogni studente viene assegnata una tesina da
elaborare in forma scritta avente ad oggetto una legislazione di settore
ambientale; il compito dello studente è la ricostruzione del quadro
normativo di riferimento, la sua analisi giuridica, la ricerca delle
giurisprudenza e dottrina in materia e la rilevazione delle criticità
rilevate.
CAPACITA' ACQUISITE AL TERMINE DEL CORSO:Acquisizione di orientamento
all’interno della legislazione ambientale e sviluppo di capacità di analisi
critica della regolazione.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso è strutturato in due cicli di lezioni. Il primo ciclo intende offrire
allo studente gli strumenti giuridici fondamentali per la comprensione del
diritto dell’ambiente. Oltre all’analisi della normativa nazionale
ambientale vengono forniti anche elementi di diritto internazionale e
dell’Unione Europea. Il secondo ciclo affronta temi specifici della
legislazione ambientale ed è svolto con lezioni "rovesciate" in cui gli
studenti sono i principali protagonisti.

PREREQUISITI

Aver sostenuto l’esame di diritto amministrativo e di diritto costituzionale.

METODI DIDATTICI

Nella prima metà del corso il metodo è la classica didattica frontale.
Nella seconda metà del corso gli studenti preparano lavori individuali che vengono discussi e commentati in aula.
I docenti utilizzano la piattaforma Moodle per organizzare il corso, comunicare e scambiare materiale (slides, testi di dottrina, sentenze, leggi, ecc.) con gli studenti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Studenti frequentanti:
La verifica di apprendimento è orale e consiste in due o tre domande; si terrà di conto anche del lavoro individuale svolto durante il corso.
Studenti non frequentanti:
L’esame ha forma orale e consiste in due o tre domande.
La prima domanda ha carattere generale, in modo da consentire allo studente di dimostrare non solo le conoscenze acquisite ma anche la
capacità di effettuare collegamenti fra le varie parti del programma.
La seconda ha invece carattere più puntuale e verte su un specifico argomento del diritto dell'ambiente.
La terza domanda è rivolta a discrezione del docente quando emerga ancora un profilo di incertezza sulla valutazione da assegnare, ad
esempio in ragione del significativo divario tra la valutazione delle due domande già rivolte.
La valutazione finale sarà positiva se tutte le risposte saranno sufficienti e se, nel complesso, non emergeranno gravi carenze o errori grossolani.
La valutazione finale sarà eccellente se tutte le risposte saranno esaurienti e dimostreranno una buona capacità di analisi giuridica e adeguate competenze linguistiche.

PROGRAMMA ESTESO

Prima parte generale: Introduzione al corso di diritto dell’ambiente:
premesse metodologiche, obiettivi formativi, inquadramento prospettive
di studio; analisi delle criticità di regolazione e del procedimento
sanzionatorio: incentivi vs sanzioni; strumenti del diritto internazionale
ambientale: consuetudini internazionali, trattati e convenzioni; elementi
del diritto dell’Unione Europea nel settore ambientale: analisi storica e
giuridica dei trattati e dei principi ambientali, ripartizione di competenze
legislative tra Unione Europea e Stati membri, strumenti di diritto
derivato (direttive, regolamenti), il principio di sussidiarietà, il ruolo della
Corte di Giustizia dell’Unione Europea; focus sul principio di precauzione;
la Costituzione italiana e la tutela dell’ambiente; la ricostruzione
giurisprudenziale del diritto dell’ambiente prima della riforma del Titolo V della
Costituzione del 2001; analisi della Costituzione a seguito della riforma del Titolo V;
ripartizione di competenze legislative tra Stato e Regioni nel settore
ambientale; gli orientamenti della Corte Costituzionale dopo la riforma
del Titolo V: analisi delle sentenze più significative; la ripartizione delle
funzioni amministrative tra Stato, Regioni ed Enti locali; il Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; il Codice
dell’ambiente, D.Lgs. 152/2006 e ss.mm: analisi dei principi
fondamentali; analisi della riforma costituzionale del 2022.
Parte seconda speciale: In questa parte del corso agli studenti viene
affidata una tesina su di un argomento ambientale di settore; le
legislazioni ambientali oggetto di tesina possono essere, a titolo esemplificativo, le seguenti: tutela del
paesaggio, aree naturali protette, inquinamento acustico, inquinamento
elettromagnetico, inquinamento atmosferico, inquinamento idrico,
inquinamento luminoso, gestione dei rifiuti, disciplina delle discariche,
bonifica siti inquinati, tutela del suolo, tutela delle acque, valutazione
ambientale strategica, valutazione d’impatto ambientale, emission
trading, certificati verdi, certificati bianchi, settore dell’energia,
produzione da fonte rinnovabile, rischio di incidente rilevante, danno ambientale)

TESTI DI RIFERIMENTO

Per i frequentanti da 6 CFU è sufficiente il materiale delle lezioni in aula.
Per i frequentanti da 9 CFU viene assegnato ulteriore materiale integrativo durante il corso.
Gli studenti non frequentanti devono prepararsi sul libro Paolo Dell'Anno, Diritto dell'ambiente, 2022 (tutto il libro) e come materiale integrativo dedicato alla recente riforma costituzionale italiana, studiare anche l'articolo di Giacomo Vivoli, La modifica degli artt. 9 e 41 della Costituzione: una svolta storica per l’ambiente o “molto rumore per nulla?"; il contributo è reperibile on line gratuitamente sul sito della rivista "Queste istituzioni", n.1, 2022.

DIRITTO DELL'ESECUZIONE PENALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

SANNA ALESSANDRA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: l'insieme delle modalità processuali intese ad attuare il comando racchiuso nei provvedimenti irrevocabili dell'autorità giudiziaria penale (giurisdizione esecutiva in senso stretto), l'insieme delle attività e provvedimenti che modificano i contenuti del comando (giurisdizione rieducativa), il trattamento penitenziario, le misure alternative alla detenzione, la tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti.
Capacità: comprendere il funzionamento della fase processuale esecutiva e dei singoli istituti ivi operanti; affrontare le principali questioni giuridiche insorgenti dinanzi al giudice dell'esecuzione e alla magistratura di sorveglianza
Competenze: consapevolezza dei valori sottesi al sistema dell'esecuzione penale alla luce della Costituzione e dalle Convenzioni internazionali sui diritti dell'uomo; analisi critica della normativa processuale e penitenziaria.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha per oggetto la fase del processo penale dedicata: a) all'attuazione del comando sanzionatorio; b) ai provvedimenti che comportano l'estinzione, la sostituzione o la modifica del comando. 
Lo studio comprenderà il procedimento esecutivo, la giurisdizione esecutiva in senso stretto, la giurisdizione di sorveglianza e sui diritti, il trattamento penitenziario, le misure alternative alla detenzione.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame occorre aver superato: diritto costituzionale generale e diritto privato I, ma è vivamente consigliato, perché indispensabile ai fini della comprensione della disciplina, aver superato anche diritto penale I e diritto processuale penale.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale; attività di laboratorio imperniate sull'analisi critica della giurisprudenza costituzionale e di legittimità e sullo studio di atti processuali forniti in anticipo attraverso la piattaforma Moodle; seminari con l'intervento di operatori del diritto, magistrati ed avvocati, esperti in ambito penitenziario.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame ha forma orale e consiste in almeno tre domande riguardanti differenti temi. 
 La prima domanda ha carattere generale, in modo da consentire allo studente di dimostrare la conoscenza dei principi cardine dell'esecuzione e la capacità di effettuare collegamenti fra i vari istituti. 
 Le altre domande sono più puntuali e mirano a verificare la conoscenza dell'intero programma. 
 Nell'esame degli studenti frequentanti, sarà valutata anche la capacità di fare appropriato riferimento ai temi trattati e ai materiali analizzati a lezione.

PROGRAMMA ESTESO

Nozioni introduttive 
 Le funzioni della pena – I principi costituzionali e la finalità rieducativa della pena – I compiti dell'esecuzione penale e la sua natura giurisdizionale - Le fonti del diritto dell'esecuzione penale.
 Il giudicato 
 Forza esecutiva e crisi del giudicato - L'incidenza delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo sulla fase esecutiva - Il titolo esecutivo – I provvedimenti eseguibili – Irrevocabilità e giudicato – Il principio del ne bis in idem – L'efficacia extrapenale del giudicato 
 Il ruolo del pubblico ministero nel procedimento esecutivo 
 L'ordine di esecuzione, cumulo delle pene concorrenti, computo del presofferto – la procedura sospensiva. 
 Il giudice dell'esecuzione e la giurisdizione esecutiva in senso stretto
 Criteri di determinazione della competenza – Il procedimento di esecuzione - Gli spazi di intervento del difensore – L'oggetto della decisione – Il procedimento de plano 
 L'amministrazione penitenziaria 
 Organi e funzioni 
 Il trattamento dei condannati e i diritti dei detenuti - Organizzazione penitenziaria e tipologie di istituti – Principi, finalità e contenuti del trattamento penitenziario – I rapporti con il difensore – La corrispondenza – I permessi premio e di necessità - 
 Le misure alternative alla detenzione
 L'affidamento in prova al servizio sociale –La detenzione domiciliare ordinaria e speciale – La semilibertà – La liberazione anticipata - La magistratura di sorveglianza e la giurisdizione rieducativa. 
Competenza e principali funzioni del tribunale di sorveglianza e del magistrato di sorveglianza - Il modelli giurisdizionali tipici e atipici.
 I rapporti tra diritto europeo e sistema penitenziario
 Le garanzie dei detenuti nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo - Il problema del sovraffollamento carcerario: la decisione Torreggiani e la sua attuazione nell'ordinamento interno: la giurisdizione sui diritti. Per gli studenti frequentanti potrà essere previsto un programma diverso, in considerazione degli argomenti a cui è stato dedicato più spazio a lezione.

TESTI DI RIFERIMENTO

1) AA.VV., Esecuzione penale e vicende del giudicato, a cura di N. La Rocca, Giappichelli, Torino, 2024, nelle seguenti parti.
Parte I: Cap. I; Cap. 2 (escluso § 4); Cap. 3; Cap. 4 (esclusi §§ da 6 a 10); Cap. da 6 a 12. 
Parte II: Cap. 2 (esclusi §§ 3,4,5 e 7); Cap. 3.
In alternativa a questo volume:
AA.VV., Procedura penale esecutiva, a cura di M. Ceresa-Gastaldo, Giappichelli, Torino, 2023, nelle seguenti parti:
Cap. I (esclusi §§ 4-5 della parte prima e 6-7 della parte terza), Cap. II (esclusi §§ 5-8-e §§ 14-20 della parte prima), Cap. III, Cap. IV (esclusi §§ 3- 6 e 8-10).

2) AA.VV., Manuale di diritto penitenziario, a cura di F. Della Casa e G. Giostra, Giappichelli, Torino, 2023, nelle seguenti parti: 
Cap. I, Cap. II (esclusi §§ 6 e 7), Cap. III (escluso § 6), Cap. IV, Cap. VI (esclusi §§ da 4 a 7 e da 9 a 10), Cap. VII.
In alternativa a questo volume:
Manuale di diritto penitenziario, a cura di G.Forti-F.Giunta-G. Varraso, Wolter Kluwer -Cedam, 2024.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

DIRITTO DELLA CRISI E DELL'INSOLVENZA

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

D'ANGELO FRANCESCO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

L’insegnamento è volto a fornire agli studenti una conoscenza completa del diritto della crisi italiano con particolare riferimento alla crisi dell’impresa e alle recenti novità legislative italiane (d. lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, nuovo "Codice della crisi" nella versione vigente a seguito di varie modifiche fra le quali in particolare quelle di cui al d.lgs. 17 giugno 2022 n. 83), ed europee (direttiva 20 giugno 2019, n. 1023) . Gli studenti acquisiranno le seguenti conoscenze:
Conoscenza della disciplina della crisi dell’impresa e degli strumenti disponibili per
risolverla. Cenni sul sovraindebitamento del debitore civile.
Gli studenti matureranno le seguenti capacità e competenze:
A) Formazione di base nella materia. Capacità di orientamento nell’analisi di questioni di diritto della crisi e dell’insolvenza.
B)  Affinamento della capacità di ragionamento su casi concreti e della capacità di impostare e argomentare
differenti soluzioni del medesimo caso. 
C) Comprensione critica del diritto della crisi d’impresa, come parte integrante del diritto dell’impresa e delle regole che governano il finanziamento di questa. Attitudine ad analizzare casi concreti e risolverli criticamente, utilizzando le conoscenze acquisite mediante lo studio del diritto civile e del diritto commerciale

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il diritto della crisi d'impresa. L'evoluzione normativa. L'impatto del nuovo codice della crisi e dell’insolvenza
La direttiva UE n. 1023/2019, del 20.6.2019 in materia di ristrutturazione e insolvenza e la sua attuazione in Italia
I principi e le regole.
La composizione negoziata della crisi
Gli strumenti di regolazione di crisi e insolvenza
I piani di ristrutturazione e gli "accordi di ristrutturazione dei debiti"
Il concordato preventivo
la liquidazione giudiziale

PREREQUISITI

Per sostenere l’esame occorre aver superato: 
- Diritto privato; 
- Diritto costituzionale generale. 
È consigliabile aver
studiato la materia del Diritto
commerciale di base (impresa e società)

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali: 48 ore. Il corso verrà in parte svolto con metodo casistico, con lezioni durante le quali verranno discussi
e risolti casi pratici tratti dalla giurisprudenza.
Agli studenti frequentanti saranno distribuite le diapositive di ogni lezione e il materiale ad esse connesso attraverso la piattaforma Moodle.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame di profitto verrà svolto in forma orale. La padronanza del testo normativo di riferimento (principalmente, la legge
fallimentare del 1942, il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza del 2019), che lo studente può consultare durante l’esame, è considerato elemento rilevante per la valutazione della sua preparazione (anche in negativo, in caso di sua incapacità di orientarsi nel testo normativo 
 medesimo). È altresì indispensabile dimostrare padronanza delle categorie concettuali del diritto privato presupposte dal diritto della crisi.

Per gli studenti frequentanti si terrà: una prova scritta opzionale nell'ultima settimana delle lezioni. La suddetta prova scritta riservata ai frequentanti consisterà in 3/5 (tre/cinque) domande con breve risposta aperta e 10/15 (dieci/quindici) domande a risposta multipla, cui rispondere in un’ora e trenta minuti. Le domande saranno prestampate nei fogli che saranno distribuiti dal docente: lo spazio dedicato alla scrittura delle risposte è meramente indicativo e non tassativo.La valutazione sarà sufficiente nel caso di risposta esatta ad almeno 10 domande.
Lo studente può comunque chiedere di svolgere l’esame in forma orale.
In accordo con il docente per gli studenti frequentanti potranno essere previste forme di verifica intermedie.

PROGRAMMA ESTESO

Analisi degli strumenti stragiudiziali e negoziali di composizione della crisi d'impresa con particolare riferimento alla procedura di composizione della crisi, agli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza e alla procedure di carattere liquidatorio.
In particolare
- i principi generali
- i doveri delle parti
- i singoli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza
- la composizione negoziata della crisi
- i piani di risanamento e gli accordi con i creditori
- il concordato preventivo: principi, procedimento, organi della procedura, effetti
- la liquidazione giudiziale: principi, procedimento, organi della procedura, effetti
- la crisi e l'insolvenza delle società
Cenni sull'insolvenza del debitore civile.
Analisi e studio di casi pratici tratti dalla giurisprudenza

TESTI DI RIFERIMENTO

Gli studenti frequentanti possono preparare l’esame sugli appunti delle lezioni e sui materiali forniti durante il corso.
Per i non frequentanti:
- A. Jorio, Il diritto della crisi e dell'insolvenza, Giappichelli, Torino, 2023 (fino al cap. XVI compreso, 345 pagine circa);
oppure
- S. Pacchi e S. Ambrosini, Diritto della crisi e dell'insolvenza, III ed., Zanichelli, Bologna, 2023 (escluso il cap. XIII), 360 pagg. circa;
oppure
- G. D'Attorre, Manuale di diritto della crisi e dell'insolvenza, II ed., Torino, Giappichelli, 2022 (esclusi capp. XI e XII e XIII), 385 pagg. circa.
oppure
- M. Irrera - F. Pasquariello - M. Perrino, Lineamenti di diritto della crisi e dell'insolvenza, Bologna, Zanichelli, 2023 (esclusi capp. XIII, XIV e XV), 400 pagg. circa.

Altri testi saranno indicati non appena disponibili.

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi entro attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di svolgimento delle lezioni. La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà rilevata attraverso appello nominale su base casuale. Gli studenti iscritti al corso sono tenuti a comunicare al docente se saranno assenti, scrivendo una e-mail con oggetto: "giustificazione". Sarà consentito un massimo di 4 giustificazioni (salvi casi speciali in accordo con il docente).

DIRITTO DELLA PRIVACY

Docente

LONGO ERIK, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Al termine di questo corso, gli studenti dovranno aver raggiunto una conoscenza e una comprensione complete dei principi giuridici fondamentali alla base della protezione dei dati e della privacy. Ciò include una conoscenza approfondita dei principali profili della legislazione europea e italiana, dei diritti e degli obblighi essenziali e della giurisprudenza.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso avrà a oggetto l'evoluzione della disciplina in materia di privacy e di trattamento dei dati personali. In particolare, sarà oggetto di analisi l'evoluzione, sotto il profilo giuridico, economico, tecnologico e sociologico, che ha caratterizzato il passaggio dal diritto alla riservatezza (come diritto negativo) al diritto al trattamento dei dati personali. Il corso privilegierà l’analisi di questi argomenti come connessi oggi allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

La lezione sarà svolta in aula, in presenza, anche con l’invito di esperti. 

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per gli studenti frequentanti è prevista la presentazione in aula di un argomento scelto insieme al docente. 
Studenti non frequentanti l'esame è orale. La prova orale consiste in un colloquio sugli argomenti a programma, volto ad accertare la preparazione e la capacità argomentativa dello studente.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso avrà a oggetto l'evoluzione della disciplina in materia di privacy e di trattamento dei dati personali. In particolare, sarà oggetto di analisi l'evoluzione, sotto il profilo economico, tecnologico e sociologico, che ha caratterizzato il passaggio dal diritto alla riservatezza (come diritto negativo) al diritto al trattamento dei dati personali. Il corso privilegierà l’analisi di questi argomenti come connessi oggi allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale.
Il corso affronterà i seguenti temi:
I. Tecnologia e diritto: dal diritto alla riservatezza al diritto al trattamento dei dati personali.
II. La governance della data protection.
III. La circolazione dei dati personali.
IV. Le fonti del diritto alla riservatezza e a trattamento dei dati personali. Introduzione al Reg UE 2016/679.
V. La nozione di dato personale e di trattamento. Il campo di applicazione materiale e territoriale del Regolamento.
VI. I principi del trattamento.
VI. Il consenso al trattamento.
VII. Le altre basi giuridiche del trattamento: la legittimazione “contrattuale”, la legittimazione “legale”, la legittimazione “comparativa”.
VIII. Profilazione e decisioni automatizzate.
IX. Protezione dei dati e Intelligenza Artificiale
X. I diritti dell’interessato: il diritto di accesso; il diritto alla cancellazione; il diritto alla limitazione del trattamento.
XI. La responsabilità da illecito trattamento dei dati personali.
XII. La cybersicurezza.

TESTI DI RIFERIMENTO

Gli studenti frequentanti prepareranno l'esame sui loro appunti, i capitoli da 1 a 11, del volume curato da E. Longo, A. Pin, F. Viglione, "Data Protection in Context: Between Privacy and AI" (Giuffrè 2025) e due capitoli a scelta del volume Calzolaio Simone, Iannuzzi Antonio, Longo Erik, Orofino Marco, Pizzetti Franco, "La regolazione europea della società digitale" (Giappichelli 2024).
Gli studenti non frequentanti dovranno studiare i capitoli da 1 a 11, 14, 15, da 19 a 22 del volume a cura di E. Longo, A. Pin, F. Viglione, “Data Protection in Context: Between Privacy and AI”, Giuffrè 2025 e quattro capitoli a scelta del volume Calzolaio Simone, Iannuzzi Antonio, Longo Erik, Orofino Marco, Pizzetti Franco, “La regolazione europea della società digitale” Giappichelli 2024.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

 

ALTRE INFORMAZIONI

Nessuna informazione aggiuntiva.

DIRITTO DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E DELLA CONCORRENZA

 

DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

FALSO FRANCESCO, 3 CFU
VALLAURI MARIA LUISA, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italian

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze di carattere generale-istituzionale sul sistema di sicurezza sociale italiano con particolare attenzione alle sue origini e ai problemi di maggiore interesse teorico.
Capacità di ricerca del materiale normativo, in particolare relativo alle fonti comunitarie, allo statuto dei diritti assistenziali e previdenziali, alle singole forme di tutela e al rapporto contributivo.
Familiarizzazione con le problematiche relative alla costituzione e all'autonomia dei rapporti previdenziali, con le forme di configurazione del rapporto per l'erogazione delle prestazioni e del suo svolgimento e per la funzione dei diritti previdenziali e assistenziali come diritti sociali fondamentali.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso affronta i principali istituti che connotano il sistema italiano di sicurezza sociale e si articola in due parti, la prima dedicata alle tematiche di carattere generale attinenti al rapporto giuridico previdenziale, la seconda dedicata ai regimi assicurativi relativi ai diversi eventi protetti.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale, Diritto privato.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame orale consiste generalmente in due-tre domande sul programma indicato. 
La valutazione sarà sufficiente se le risposte risulteranno pienamente sufficienti e se non emergeranno grossolani errori o lacune gravi. La valutazione sarà ottima se tutte le domande saranno trattate in modo esaustivo. La conoscenza descrittiva, più o meno estesa ma senza analisi critica, può determinare una valutazione sufficiente ma difficilmente superiore al voto di 24/30.
L’eventuale esposizione orale da parte degli studenti durante la parte seminariale del corso concorrerà alla valutazione finale.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso intende offrire un'introduzione di carattere istituzionale al sistema di sicurezza sociale italiano, aperta ad un tempo a percorsi di approfondimento critico delle problematiche di maggior interesse teorico.
La prima parte del corso avrà ad oggetto le tematiche di carattere generale comuni ai diversi istituti di diritto previdenziale: i principi costituzionali; le fonti e le politiche europee; il quadro comparato; l'organizzazione degli enti previdenziali; il finanziamento del sistema previdenziale; il regime del credito contributivo; gli strumenti di garanzia dell'effettività ed adeguatezza delle prestazioni; la tutela dei diritti dei soggetti protetti. Nella seconda parte del corso verranno analizzati gli specifici regimi delle assicurazioni sociali funzionali a tutelare i diversi eventi protetti. In particolare saranno analizzati gli strumenti di tutela per la disoccupazione, per l'insolvenza del datore di lavoro, per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, per l'invalidità e l'inabilità da rischi comuni, per la malattia, per la vecchiaia e per la famiglia.

TESTI DI RIFERIMENTO

M. Cinelli, S. Giubboni, Lineamenti di diritto della previdenza sociale, Cedam 2022

ALTRE INFORMAZIONI

Lo studio del manuale dovrà essere accompagnato dalla consultazione diretta delle principali fonti normative in materia.

DIRITTO DELLA SOCIETÀ DIGITALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

DORIGO STEFANO, 1 CFU
LOMBARDI ETTORE MARIA, 3 CFU
PIETROPAOLI STEFANO, 2 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze 
Conoscenze teoriche necessarie all’inquadramento delle principali problematiche giuridiche connesse alla rivoluzione digitale. Conoscenza di temi fondamentali nel dibattito intorno al rapporto tra diritto, società e tecnologie informatiche, sul piano pubblicistico e costituzionale, privatistico e tributario.
Capacità
Capacità di orientamento nella scelta degli strumenti argomentativi idonei
allo svolgimento delle professioni legali. Capacità di affrontare le principali
questioni che emergono in materia giuridica in relazione alla trasformazione algoritmica.
Competenze
Attitudine ad analizzare problemi concreti e risolverli criticamente,
utilizzando le conoscenze e le capacità acquisite. 

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso intende offrire agli studenti la possibilità di riflettere, con un approccio interdisciplinare, sulla rivoluzione digitale che sta cambiando la natura stessa del diritto. Lo studioso di diritto può affrontare le nuove sfide del presente senza paura e senza nostalgia. Ma a questo scopo deve rimuovere tutti gli ostacoli al necessario dialogo tra giuristi di diversa specializzazione, tra giuristi e non giuristi, tra giuristi e società.

PREREQUISITI


Nessuno.

METODI DIDATTICI

Il corso verrà impartito in 48 ore di didattica frontale ed esercitazioni.
Particolare attenzione sarà dedicata all’esame di casi concreti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Indicativamente, la prova orale consisterà in tre domande: una a carattere generale, una centrata su uno specifico istituto, una formulata a partire da una delle sentenze o da uno dei casi pratici parte del programma. La valutazione consentirà il superamento dell'esame se le risposte risultino pienamente sufficienti e non emergano errori grossolani o lacune. La valutazione sarà ottima se le risposte risultano esaustive anche con riferimento ai principi costituzionali di riferimento e alla giurisprudenza rilevante. Saranno presi in considerazione anche i seguenti profili: capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza, capacità di ragionamento critico, qualità dell'esposizione, competenza nell'impiego del lessico specialistico, efficacia e linearità dell’esposizione. La conoscenza descrittiva, più o meno estesa, ma senza analisi critica e senza riferimenti al contesto costituzionale e giurisprudenziale, può determinare una valutazione sufficiente ma difficilmente superiore a 25.

PROGRAMMA ESTESO

Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: la società digitale; crisi della democrazia nell’era digitale; echo chambers e filter bubbles; trasformazioni della cittadinanza; identità personale e identità digitale; smart contract e blockchain; tutela dei dati e tutela dei consumatori nel mercato digitale; amministrazione algoritmica; rivoluzione digitale e diritti fondamentali;  profili fiscali della digitalizzazione; la tassa sui robot.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti frequentanti, i testi  saranno indicati durante le lezioni.
Per gli studenti non frequentanti, i testi utili per la preparazione dell'esame -- articoli e saggi brevi -- sono indicati in un'apposita sezione della pagina Moodle del corso (https://e-l.unifi.it/course/view.php?id=36131). Potranno comunque essere richiesti direttamente ai docenti all'inizio del corso.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Istruzione di qualità - Industria, innovazione e infrastrutture - Partnership per gli obiettivi

DIRITTO DELLE ASSICURAZIONI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

LANDINI SARA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: nozioni relative alla disciplina giuridica del settore analizzato anche con riguardo ai precedenti storici della medesima.
Capacità: verifica critica dei problemi di trattamento configuratisi in proposito con attenzione alla eventuale pluralità degli orientamenti sviluppatisi in dottrina e in giurisprudenza.
Competenze: attitudine e capacità di effettuare una corretta interpretazione dei testi normativi richiamati e, pertanto, di utilizzare convenientemente il procedimento argomentativo, cogliendo la sostanza giuridica implicita nei singoli aspetti considerati.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso intende fornire allo studente una conoscenza critica del diritto privato applicato alla sfera economica con riferimento ai mercati regolamentati in generale e finanziari in particolare.
Poiché l'assicurazione è uno dei settori più importanti del mercato finanziario, una parte del corso sarà dedicata al diritto assicurativo, alle nuove tecnologie applicate alla assicurazione, ai nuovi rischi e alle nuove forme assicurative.

PREREQUISITI

Propedeuticità: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I. È vivamente consigliato di avere buone conoscenze dell'esame di diritto privato I, Si consiglia in particolare, la conoscenza della normativa costituzionale, dei testi e delle direttive di fonte europea, laddove richiamati, ed essenzialmente della civilistica interessata.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali: 48 ore. La frequenza è particolarmente consigliata nell'interesse dello studente.
Durante le lezioni verranno proposti casi. Lo studente verrà invitato a redigere temi e pareri sui casi discussi in aula. La interazione con gli studenti verrà favorita attraverso l'uso della piattaforma in modalità di flipped teaching.
All'interno del corso sono previsti seminari teorico pratici tenuti da notai e avvocati volti ad avvicinare gli studenti al mondo delle professioni legali.
Riguardo al modulo PI_IS Il progetto "Patrimonial Issues in International Successions Law" (PI_IS) mira a promuovere la conoscenza dei regolamenti UE in materia di diritto di famiglia e successioni, la facilitazione della loro applicazione anche rispetto a nuove forme di assets patrimoniali finanziari, il dialogo tra il mondo accademico e il mondo dei professionisti.
Il modulo prevede anche attività elearning in Italiano e in Inglese per gli studenti erasmus (20%), lezioni frontali in Italiano, discussion group in inglese (20 %) e legal clinic con operatori del settore assicurativo e avvocati che simuleranno in aula casi specifici (10%). Il progetto prevede anche l'organizzazione di seminari che saranno accreditati presso gli ordini e rivolti ai professionisti, ma comunque aperti agli studenti in funzione professionalizzante.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame consisterà in una prova orale (in inglese se richiesto dallo studente) volta a verificare la conoscenza progredita dello studente rispetto al livello istituzionale e la capacità di risolvere casi pratici. Particolare importanza sarà attribuita anche alla conoscenza della giurisprudenza.
Gli studenti frequentanti interessati potranno sostenere una prova scritta intermedia durante il corso che, a loro discrezione, potrà essere valutata ai fini del voto finale unitamente all'attività elearning svolta durante il corso.
La valutazione finale sarà sufficiente se lo studente dimostrerà di aver appreso i concetti base trattati e se non emergano grossolani errori o lacune gravi.
La conoscenza descrittiva, più o meno estesa ma senza analisi critica né enunciazione dei principi giurisprudenziali o coordinamento fra gli istituti, determinerà una valutazione sufficiente ma difficilmente superiore ai 24/30.
La valutazione sarà ottima se lo studente risponderà in modo pienamente esaustivo, dando conto di conoscenza sistemica con riferimento anche alla giurisprudenza rilevante.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso intende fornire allo studente una conoscenza critica del diritto privato applicato alla sfera economica con riferimento ai mercati regolamentati in generale e finanziari in particolare.
Poiché l'assicurazione è uno dei settori più importanti del mercato finanziario, una parte del corso sarà dedicata al diritto assicurativo, a insurtech, ai nuovi rischi e alle nuove forme assicurative,
Gli studenti Erasmus possono frequentare il corso in inglese su moodle partecipando a gruppi di discussione durante il corso nelle date indicate su moodle e scrivendo una tesina in inglese.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per i corsisti: slides e appunti dalle lezioni

Sara Landini Il contratto di assicurazione. Produzione e distribuzione testo in pre print caricato su moodle.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Si

DIRITTO DELLE PROVE PENALI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

CONTI CARLOTTA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il Corso intende far conoscere la disciplina delle prove, che costituisce un vero e proprio sotto-procedimento all’interno del processo penale. 
Si tende a trasmettere la capacità di comprendere la ratio degli istituti anche in funzione del sistema nel quale sono collocati.
Si tende a trasmettere la competenza ad affrontare le principali questioni giuridiche che emergono con riferimento alla materia delle prove. Gli studenti saranno messi in condizione di valutare criticamente le principali problematiche che si presentano in relazione alle prove e di applicare i princìpi di diritto processuale penale contenuti nella Costituzione e le garanzie previste dalle Convenzioni internazionali relative ai diritti della persona.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Illustrazione approfondita ed esaustiva della materia delle prove penali, con particolare riferimento alla prova scientifica ed alle connesse metodiche di indagine.

PREREQUISITI

Per sostenere l’esame è necessario aver sostenuto l'esame di diritto costituzionale e di diritto privato. Inoltre, è fortemente consigliato aver superato: Diritto penale I; Diritto processuale penale.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali, conferenze di esperti.
Il corso si avvarrà anche delle modalità di didattica innovativa c.d. blended learning.
IN PARTICOLARE, SI SVOLGERA' UNA LEZIONE IN FORMA DI DIDATTICA INNOVATIVA “ROVESCIATA”. GLI STUDENTI STUDIERANNO I CONTENUTI INSERITI IN MOODLE DALLA DOCENTE E VOLTI AD INSEGNARE COME SI SCRIVE UNA NOTA AD UNA SENTENZA PENALE. I MATERIALI DOVRANNO ESSERE LETTI FINO AD ARRIVARE ALLA “FINE ATTIVITA’”. NELLA LEZIONE SUCCESSIVA IN AULA I MATERIALI SARANNO DISCUSSI.
INOLTRE, SI SVOLGERA' UNA LEZIONE IN FORMA DI DIDATTICA ATTIVA INDIVIDUALE O DI GRUPPO. SARANNO INSERITE IN MOODLE ALCUNE SENTENZE TRA LE QUALI NE SCEGLIERETE UNA DA ANNOTARE A CASA INDIVIDUALMENTE O IN PICCOLI GRUPPI. DOVRETE POI CARICARE L’ELABORATO SU MOODLE ENTRO IL TERMINE INDICATO. SUCCESSIVAMENTE SARANNO INSERITE LE NOTE A SENTENZA “MODELLO” PREDISPOSTE DAL DOCENTE, CHE OGNUNO POTRA’ CONFRONTARE CON LA PROPRIA. SARANNO INSERITI ANCHE I CRITERI DI AUTOVALUTAZIONE.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale. Indicativamente, la prova orale consisterà in tre domande sul programma di esame. Una di esse sarà su uno dei temi trattati a lezione scelto dallo studente. La valutazione consentirà il superamento dell'esame se le risposte risulteranno pienamente sufficienti e non emergano errori grossolani o lacune. La valutazione sarà ottima se le risposte risulteranno esaustive anche con riferimento ai principi costituzionali di riferimento e alla giurisprudenza rilevante. Saranno presi in considerazione anche i seguenti profili: capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza, capacità di ragionamento critico, qualità dell'esposizione, competenza nell'impiego del lessico specialistico, efficacia e linearità dell’esposizione. La conoscenza descrittiva, più o meno estesa, ma senza analisi critica e senza riferimenti al contesto costituzionale e giurisprudenziale, può consentire il superamento dell’esame ma non una valutazione eccellente.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso avrà per oggetto il tema della prova, che costituisce una delle materie più affascinanti e complesse del diritto processuale penale. La piena comprensione della materia in oggetto richiede, oltre alle conoscenze di base, acquisite nel corso istituzionale di Diritto processuale penale, uno studio approfondito delle regole che governano l’accertamento del fatto. Si analizzeranno i princìpi fondamentali del processo penale con particolare riferimento alla riforma costituzionale del “giusto processo”  ed al c.d. principio dispositivo attenuato, che è tipico del sistema italiano. Successivamente, si affronteranno i passaggi fondamentali del sillogismo giudiziario e dell’inferenza probatoria, il principio del libero convincimento, il ragionevole dubbio come regola probatoria e di g i u d i z i o .  
La parte centrale del corso avrà per oggetto la prova dichiarativa e quella scientifica nei loro aspetti comuni e nelle singolarità che le distinguono.  Inoltre, ci saranno lezioni sui principali casi giudiziari degli ultimi anni in tema di prova scientifica: Cogne, Garlasco, Perugia.
Si dedicherà un particolare approfondimento alle nuove tecnologie scientifiche ed ai mezzi di prova atipici: di essi si discuteranno i limiti derivanti dalle regole di esclusione. L’ultima parte del corso si concentrerà sulla disciplina delle dichiarazioni rese fuori dal contraddittorio e sulla utilizzabilità delle stesse nel dibattimento, anche alla luce della necessità di adeguare la disciplina italiana ai dettami della Convenzione europea dei diritti umani, così come interpretata dalla relativa Corte. Il metodo di insegnamento consisterà in un esame critico della disciplina positiva e della giurisprudenza, al fine di prospettare un quadro esaustivo della materia colta anche sotto il profilo del diritto vivente.  
P. TONINI e C. CONTI, Il diritto delle prove penali, 2 ^ ed. Giuffrè, Milano, 2014, ristampa aggiornata.
Aa.Vv., Processo mediatico e processo penale. Per un’analisi critica dei casi più discussi da Cogne a Garlasco, a cura di C. Conti, Giuffrè 2016.
IL PROGRAMMA DI ESAME PER I FREQUENTANTI SARÀ INSERITO IN MODDLE. FANNO PARTE DEL PROGRAMMA DI ESAME GLI APPUNTI DELLE LEZIONI.  
PROGRAMMA DI ESAME PER I NON FREQUENTANTI: 
P. TONINI e C. CONTI, Il diritto delle prove penali, ed. Giuffrè, Milano, 2014, ristampa aggiornata limitatamente alle seguenti parti:
-Introduzione; 
-Cap. I.
-Cap. II,
eccettuato par. 6, lettere h, i, l; 
eccettuato il paragrafo 8; 
-Cap. III eccettuati: parr. da 2 a 8; 
eccettuato par. 14, lett. e ed f; 
eccettuati parr. 15 e 16; 
-Cap. IV eccettuati i parr. da 1 a 4 e i parr. da 7 a 9; 
-Cap. V eccettuati par. 7-9; par. 13; par. 17.

Aa.Vv., Processo mediatico e processo penale. Per un’analisi critica dei casi più discussi da Cogne a Garlasco, a cura di C. Conti, Giuffrè 2016, limitatamente ai contributi di C. Conti, P. Tonini e Diletta Signori, F.M. Iacoviello.

TESTI DI RIFERIMENTO

P. TONINI e C. CONTI, Il diritto delle prove penali, 2^ ed. Giuffrè, Milano, 2014, ristampa aggiornata.
AA.VV., Processo mediatico e processo penale. Per un’analisi critica dei casi più discussi da Cogne a Garlasco, a cura di C. Conti, Giuffrè, 2016.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli  studenti che intendono frequentare il  corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle. A lezione si verificherà la presenza.

DIRITTO DELLO SPORT

SPORT

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

FERRARA LEONARDO, 3 CFU
GULISANO MASSIMO, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano e inglese

OBIETTIVI FORMATIVI

L'insegnamento ha l'obiettivo di fornire le conoscenze di base del diritto del diritto dello sport. In particolare, esso si propone di inquadrare il fenomeno sportivo sul piano: a) della sua rilevanza sociale; b) della sua rilevanza economica; c) della sua rilevanza istituzionale. 
Quanto al primo profilo, l'insegnamento si propone di mostrare in che modo lo sport possa rappresentare uno strumento efficace per l'inclusione e l'integrazione, con particolare riguardo a: i) pari opportunità di genere; ii) inclusione degli immigrati; iii) lotta alla dispersione scolastica e alle devianze giovanili; iv) inserimento o reinserimento sociale dei disabili; v) inclusione degli anziani.
Rispetto al secondo profilo, l'insegnamento mira a focalizzare l'attenzione degli studenti sull'enorme rilevanza economica dello sport e sul modo con il quale essa è governata, con particolare riguardo ai seguenti tre settori: i) mercato dei diritti audiovisivi sportivi; ii) mercato e libera circolazione dei lavoratori sportivi; iii) grandi eventi, impiantistica sportiva e tutela dell'ambiente.
In relazione all'ultimo fronte, l'insegnamento intende porre all'attenzione degli studenti i problemi connessi alla tensione tra la tradizionale spinta autonomistica dello sport e l'esigenza di ricondurne le politiche, nazionali e sovranazionali, al circuito democratico.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

L'insegnamento si suddivide in due moduli. Il primo sarà tenuto dal prof. Ferrara e si svolgerà attraverso l’erogazione di lezioni frontali. Il secondo modulo sarà tenuto dal prof. Gulisano e avrà una impostazione seminariale. L’insegnamento ha per oggetto i profili connessi a: 1) governo dello sport e assetto organizzativo delle istituzioni sportive; 2) rilevanza economica dello sport; 3) rilevanza sociale dello sport e tutela della salute.

PREREQUISITI

È suggerita la conoscenza degli istituti fondamentali del diritto amministrativo.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali. Durante il Corso saranno ospitati esperti della materia.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, in forma orale: volto ad accertare la conoscenza e la comprensione degli argomenti oggetto del programma.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso avrà a oggetto:
1. Assetto organizzativo dello Sport in Italia e in Europa
2. La dimensione europea dello Sport: libertà di movimento dei lavoratori sportivi, concorrenza e abuso di posizione dominante
3. Impiantistica sportiva
4. Lavoro sportivo, con particolare riguardo alla normativa europea e alla recente riforma italiana (d.lgs. n. 36 del 2021)
5. Prospettive di lavoro nel mondo dello sport per i laureati in Giurisprudenza e in Scienze motorie
6. Inclusione e integrazione attraverso le politiche sportive
7. Giustizia sportiva
8. Analisi casistica attraverso sentenze di rilevanza nazionale e europea

TESTI DI RIFERIMENTO

I frequentanti potranno sostenere l'esame sugli appunti presi durante lezioni.
Per i non frequentanti: M. Di Masi (a cura di), Istituzioni di diritto sportivo per Scienze motorie e sportive. Lezioni e materiali, Torino, Giappichelli, 2023.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

 

ALTRE INFORMAZIONI

In entrambi i moduli dell'insegnamento è previsto l'intervento di accademici e operatori esperti di Diritto dello Sport.

DIRITTO DI FAMIGLIA E DELLE SUCCESSIONI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

RIZZUTI MARCO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: nozioni relative alla disciplina giuridica del settore analizzato anche con riguardo ai precedenti storici della medesima.
Capacità: verifica critica dei problemi di trattamento configuratisi in proposito con attenzione alla eventuale pluralità degli orientamenti sviluppatisi in dottrina e in giurisprudenza.
Competenze: attitudine e capacità di effettuare una corretta interpretazione dei testi normativi richiamati e, pertanto, di utilizzare convenientemente il procedimento argomentativo, cogliendo la sostanza giuridica implicita nei singoli aspetti considerati

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso si focalizzerà su alcuni aspetti di specifica rilevanza attuale del diritto delle relazioni familiari e delle successioni, avendo particolare riguardo alla dimensione transnazionale.

PREREQUISITI

Diritto costituzionale generale, Diritto privato I, Diritto privato II

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali: 48 ore. La frequenza è particolarmente consigliata nell'interesse dello studente.
All'interno del corso sono previsti seminari teorico-pratici tenuti da notai, magistrati e avvocati volti ad avvicinare gli studenti al mondo delle professioni legali.
Gli studenti saranno quindi invitati a redigere brevi pareri o atti su casi pratici relativi alle questioni analizzate in aula. L'interazione con gli studenti verrà favorita anche attraverso l'uso della piattaforma moodle.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame consisterà in una prova orale (in inglese se richiesto dallo studente) volta a verificare la conoscenza progredita dello studente rispetto al livello istituzionale e la capacità di risolvere casi pratici. Particolare importanza sarà attribuita anche alla conoscenza della giurisprudenza.
Gli studenti frequentanti interessati svolgeranno durante il corso attività che, a loro discrezione, potranno essere valutate ai fini del voto finale.
La valutazione finale sarà sufficiente se lo studente dimostrerà di aver appreso i concetti base trattati e se non emergano grossolani errori o lacune gravi.
La conoscenza descrittiva, più o meno estesa ma senza analisi critica né enunciazione dei principi giurisprudenziali o coordinamento fra gli istituti, determinerà una valutazione sufficiente ma difficilmente superiore ai 24/30.
La valutazione sarà ottima se lo studente risponderà in modo pienamente esaustivo, dando conto di conoscenza sistemica con riferimento anche alla giurisprudenza rilevante.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si concentrerà sui seguenti argomenti:
- il pluralismo dei diversi modelli familiari, con particolare riferimento all'accesso alle adozioni e alle tecniche di procreazione assistita.
- gli strumenti di prevenzione e soluzione stragiudiziale dei conflitti nell'ambito dei rapporti familiari e successori. 
- i processi evolutivi che interessano oggi il diritto ereditario, con particolare riferimento, da un lato, alla crisi della successione necessaria e, dall'altro, all'impatto delle nuove tecnologie in materia testamentaria.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti frequentanti: materiali indicati a lezione e resi disponibili sulla piattaforma moodle.
Per gli studenti non frequentanti:
- E. Bellisario, V. Cuffaro, L. Rossi Carleo, "Famiglia e successioni. Le forme di circolazione della ricchezza familiare", Giappichelli, 2022;
- materiali resi disponibili sulla piattaforma moodle.

ALTRE INFORMAZIONI

Il docente può sempre essere contattato anche tramite l'indirizzo mail istituzionale: marco.rizzuti@unifi.it

DIRITTO E ISTITUZIONI DEI PAESI ISLAMICI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

SIMONI ALESSANDRO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano, anche se - in considerazione dei materiali utilizzati e di possibili lezioni di ospiti stranieri, la capacità di lettura autonoma di testi  in inglese e la comprensione della lingua parlata  contribuiscono a un più efficace apprendimento.

OBIETTIVI FORMATIVI

L’insegnamento è volto a fornire agli studenti le capacità di:
- comprendere le principali conseguenze della collocazione nelle differenti parti del sistema delle fonti del diritto musulmano di una particolare regola di condotta, distinguendo rispetto alle situazioni in cui una regola non è propriamente attribuibile al diritto musulmano;
-comprendere la struttura dei differenti bilanciamenti di valori operati nell'incontro tra diritto musulmano e diritti "altri", a partire da una corretta contestualizzazione culturale, sociale e storica delle specifiche vicende;
- effettuare un’autonoma valutazione critica delle differenti argomentazioni sviluppate nei dibattiti politici e culturali circa gli aspetti giuridici della convivenza con le comunità musulmane.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

L’insegnamento tratterà i seguenti argomenti: l’evoluzione storica e il sistema delle fonti del diritto musulmano; la struttura e le categorie del diritto islamico classico; il ruolo del diritto islamico nei sistemi giuridici moderni e la sua interazione con le tradizioni giuridiche dei principali paesi occidentali; i principali problemi di interazione con il diritto statale osservabili in alcuni ordinamenti giuridici europei ed extraeuropei.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I. Tali requisiti non si applicano agli studenti che partecipano ai programmi di scambio (Erasmus+ e ulteriori accordi).

METODI DIDATTICI

L’insegnamento si svolge principalmente attraverso lezioni frontali e seminari, coinvolgendo anche specialisti esterni alla facoltà. Possono essere previsti altresì la visione di film e documentari storici per stimolare le diverse modalità di apprendimento degli studenti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame è in forma orale, consistente in due o tre domande. 
La prima domanda ha carattere generale, sulle fonti e sui concetti basilari del diritto islamico classico, per consentire allo studente di dimostrare le conoscenze acquisite e l’applicazione di un approccio allo studio anche storico e comparato. 
La seconda domanda verte su una differente parte del programma, per verificare la capacità di analisi critica dello studente.
La terza  domanda è rivolta a discrezione del docente quando emerga ancora un profilo di incertezza sulla valutazione da assegnare. 
La valutazione è sufficiente se tutte le risposte risultano sufficienti e se, nel complesso, non emergono gravi lacune.  La valutazione è ottima se tutte le risposte sono esaustive e dimostrano capacità di analisi critica e proprietà di linguaggio.

PROGRAMMA ESTESO

Partendo da una trattazione istituzionale del sistema delle fonti e delle principali tappe dello sviluppo della shari‘a, il corso vuole innanzitutto sottolineare la varietà delle forme del diritto musulmano, tanto per effetto delle storiche suddivisioni in scuole che in virtù della sua interazione con usi e consuetudini locali, oltre che con gli ordinamenti statali sviluppati nell'ambito delle società islamiche. La varietà delle forme storiche dell'Islam verrà poi confrontata con le principali visioni del diritto musulmano storicamente affermatesi in Occidente, con particolare attenzione alle visioni "orientaliste". 
Tali nozioni forniranno dapprima la base per l'analisi delle risposte giuridiche sviluppate nell'ambito dell'Occidente contemporaneo rispetto ai principali "conflitti culturali", al fine di evidenziare la molteplicità delle soluzioni possibili pur nella costanza dei valori fondanti dei diversi sistemi. Sotto quest'aspetto saranno presi in considerazione alcuni dei principali ordinamenti europei, per ognuno dei quali le risposte giuridiche verranno analizzate in parallelo con le posizioni assunte dalle rispettive comunità islamiche, e confrontate con lo stato dell'ordinamento italiano in materia. 
Una casistica dei principali problemi di coesistenza tra shari‘a e ordinamenti laici verrà poi esaminata anche nella prospettiva di alcuni paesi dove l'Islam è religione maggioritaria, ma sono in atto processi di modernizzazione e riforma, in particolare dove questi sono assistiti da organizzazioni internazionali. L'attenzione in questo caso sarà principalmente rivolta alle materie attinenti allo statuto personale (successioni, famiglia).

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti attivamente frequentanti l'esame verterà sugli appunti e sui materiali indicati a lezione. 
 
- Gli studenti non attivamente frequentanti dovranno prepararsi su: F. Castro, Il modello islamico, 2a ed. a cura di G.M. Piccinelli, Giappichelli, Torino, 2007, pp. 3-155. 
Lo studente può concordare con il docente un programma alternativo, eventualmente basato anche su testi in inglese o francese

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso si iscriveranno ad una lista fornita dal docente a lezione. La frequenza sarà verificata mediante appello durante il corso. Se lo studente risulterà assente per più di un terzo delle lezioni senza giustificato motivo, sarà considerato non frequentante.

DIRITTO E LETTERATURA

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

BARTOLI ROBERTO, 3 CFU
SABBIONETI MARCO, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze
Scopo principale del corso è quello di fornire agli studenti un'ampia panoramica sulle modalità di intersezione e di interazione tra diritto e arte (comprensiva di opere letterarie, pittoriche, musicali, fotografiche e cinematografiche) al fine di una offrire loro una comprensione profonda del diritto, grazie a una prospettiva critica del mero tecnicismo giuridico e incentrata invece sulla dimensione etica, sociale, valoriale e costituzionale sottesa al diritto.

Competenze
Formazione di un'etica di compartecipazione; esercizio del dubbio, del senso del limite e, in ultima istanza, di equilibrio e ragionevolezza, quali componenti essenziali della giustizia e della vocazione del giurista alla creazione di condizioni di pacifica convivenza sociale.

Capacità
Capacità di analisi di un'opera d'arte e di immersione nelle vicende e nella dimensione umana ivi rappresentate.
Capacità di comprendere le dinamiche e le fondamenta etico-sociali dei conflitti sublimati attraverso l'arte.
Capacità di sviluppo della logica giuridica nel suo significato non solo tecnico ma anche, e soprattutto, costituzionale, nel senso sopra indicato.
Capacità di riflessione e di argomentazione.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso si incentrerà sull'analisi di opere artistiche ritenute fondamentali per la completa formazione umanistica di un giurista. Per mezzo di un lavoro diretto sulle fonti, si studieranno i rapporti tra l’arte e il diritto, la giustizia e la vendetta nonché le forme non violente di giustizia; gli studenti approfondiranno così la conoscenza delle opere in questione e sapranno metterle in relazione con le proprie competenze e la propria sensibilità.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali per un totale di 48 ore

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame finale è sostenuto in forma orale, tanto per i frequentanti quanto per i non frequentanti. Prima della prova orale, inoltre, gli studenti (anche lavorando in coppia) saranno chiamati a produrre un elaborato scritto su un'opera a loro scelta in cui sviluppare considerazioni e riflessioni personali rispetto anche, ma non solo, al contenuto del corso.
Il voto è assegnato in base ai seguenti parametri:
- pertinenza dell'elaborato scritto;
- conoscenza relativa ai testi e agli argomenti sviluppati durante il corso;
- capacità di riflessione e autonomia organizzativo-discorsiva;
- chiarezza espositiva e argomentativa;
- competenza nell'impiego di lessico specialistico;
- capacità di ragionamento critico.
L'esame finale è sostenuto in forma orale, tanto per i frequentanti quanto per i non frequentanti. Prima della prova orale, inoltre, gli studenti (anche lavorando in coppia) saranno chiamati a produrre un elaborato scritto su un'opera a loro scelta in cui sviluppare considerazioni e riflessioni personali rispetto anche, ma non solo, al contenuto del corso.
Il voto è assegnato in base ai seguenti parametri:
- pertinenza dell'elaborato scritto;
- conoscenza relativa ai testi e agli argomenti sviluppati durante il corso;
- capacità di riflessione e autonomia organizzativo-discorsiva;
- chiarezza espositiva e argomentativa;
- competenza nell'impiego di lessico specialistico;
- capacità di ragionamento critico.

PROGRAMMA ESTESO

Dopo una prima introduzione ai rapporti tra "diritto" e "arte" quali discipline proprie dell'umano, il corso prevede lo studio di opere rappresentative, da un lato, della componente di violenza che è insita nella giustizia ordinamentale e, dall'altro, di alcune forme "altre" di giustizia, ossia di modalità di risposta a fatti illeciti fondate sulla mediazione e la non-violenza. 
A tal fine, dal punto di vista del binomio "giustizia-vendetta" si studierà innanzitutto un testo classico della tragedia greca quale è l'Orestea. A seguire, gli studenti saranno guidati a confrontarsi con l'"Amleto" di Shakespeare e con il racconto "Nella colonia penale" di Kafka, altrettanti tasselli essenziali allo sviluppo, in ogni studente, di una vera e propria sensibilità umanistica e della presa di coscienza della cifra di violenza nell'esercizio della giustizia.
Durante tutto il corso è previsto un lavoro diretto sulle fonti e una costante interazione tra docenti e allievi, chiamati a individuare ed enucleare in prima persona le grandi tematiche emergenti dalle predette opere e a sviluppare percorsi argomentativi autonomi.

TESTI DI RIFERIMENTO

- Sofocle, Antigone;
- Eschilo, Orestea
- Shakespeare, Amleto;
- Franz Kafka, Nella colonia penale

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'obiettivo n. 16 - Pace, giustizia e istituzioni forti

ALTRE INFORMAZIONI

Co-docenza con il Dott. Gianluca Russo

DIRITTO ELETTORALE E PARLAMENTARE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

IBRIDO RENATO, 6 CFU
TARLI BARBIERI GIOVANNI, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Acquisire (conoscenze) elementi su: storia della legislazione elettorale e della politica italiana; la legislazione elettorale  e della politica in generale; storia ed evoluzione dei tentativi di riforma dell'ordinamento elettorale e costituzionale italiano; elementi di storia dei regolamenti parlamentari; le strutture essenziali della disciplina dell’organizzazione e del funzionamento di un’assemblea elettiva. Acquisire(competenze): essere in grado di inquadrare e discutere in maniera complessa e sufficientemente sofisticata le principali tematiche di attualità che toccano la legislazione elettorale e politica e i regolamenti delle assemblee elettive, quello della Camera in specie. 
Capacità acquisite al termine del corso: sapersi orientare adeguatamente ai fini della ricerca delle fonti nelle materie oggetto del corso (elezioni, regolamenti parlamentari). Essere in grado di reperire il materiale sul web. Conoscere i riferimenti internazionali essenziali. Essere in grado di scegliere una tematica specifica, affrontarla e stendere conseguentemente un breve rapporto/relazione.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso si articola in 3 unità tematiche: 
- diritto elettorale
- organizzazione e fonti del diritto parlamentare
- procedure parlamentari

PREREQUISITI

Almeno un corso di diritto pubblico e almeno un corso di scienza della politica sono da considerarsi indispensabili.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali e seminari di esperti

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Colloquio orale articolato su 3 domande.

I principali parametri di valutazione saranno: (i) capacità di organizzare il
discorso giuridico e di ragionare criticamente sugli argomenti oggetto del corso; (ii) qualità dell’esposizione, anche con riferimento al corretto impiego del lessico specialistico; (iii) capacità di collegamento dei diversi temi.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si articola in 3 unità tematiche: 

Modulo 1
Fondamenti del fenomeno elettorale. Evoluzione dei sistemi elettorali in Italia

Modulo 2: 
Fonti del diritto parlamentare
Organizzazione delle Camere

Modulo 3
Processo di decisione parlamentare
Procedimento legislativo
Procedimenti non legislativi

TESTI DI RIFERIMENTO

- Tarli Barbieri G., La legislazione elettorale nell'ordinamento italiano, Milano, Giuffrè Francis Lefebvre, ultima edizione;
- R. Ibrido, Compendio di Diritto parlamentare, Roma, Nel Diritto, ultima edizione 

E' necessaria la consultazione dei Regolamenti parlamentari e dei materiali condivisi dai docenti.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Codice obiettivo 16

DIRITTO EUROPEO DELL'IMMIGRAZIONE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

FAVILLI CHIARA, 3 CFU
FERRI MARCELLA, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze relative alla politica europea dell’immigrazione e dell’asilo dell’Unione europea, verificando anche l’incidenza che il diritto dell’Unione produce nell’ordinamento italiano. Ciò tende in primo luogo a migliorare le competenze professionali in ragione della richiesta di avvocati, funzionari pubblici, esperti del settore privato e del non-profit in possesso di un’adeguata conoscenza dei temi relativi all’immigrazione. Inoltre, lo studio dei temi del Corso consente agli studenti di riprendere le conoscenze teoriche acquisite nell’insegnamento di base e di approfondirle in relazione ad un particolare tema mediante l’esame di casi concreti. Il Corso di propone altresì di rafforzare la capacità dello studente di definire i rapporti tra norme dell’Unione e norme interne acquisendo la capacità di correlare le diverse fonti, anche nella prospettiva della tutela giurisdizionale.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

La circolazione delle persone nel diritto dell’UE. Origini della politica dell’immigrazione. Ingresso e controlli alle frontiere esterne: visti di ingresso per motivi di lavoro e per ricongiungimento familiare. Trattamento dei cittadini di Stati terzi. 
Politica dell’asilo: le forme di protezione internazionale. Lo Stato competente all’esame della domanda di protezione. Le procedure per l’esame delle domande. L'attuazione del Sistema europeo comune di asilo nell’ordinamento italiano.

PREREQUISITI

Occorre avere già superato l’esame di Diritto dell’Unione europea.

METODI DIDATTICI

Il corso è svolto attraverso alcune lezioni frontali (tenute anche da docenti esterni, magistrati, avvocati, funzionari UNHCR, personale di organizzazioni non governative) sugli aspetti di maggiore rilevanza concernenti la politica dell’immigrazione dell’Unione e mediante seminari con la partecipazione attiva degli studenti. Sarà organizzato un laboratorio di otto ore tenuto da un avvocato esperto in materia di immigrazione che esaminerà e discuterà con gli studenti dei casi, anche attraverso la partecipazione ad un’udienza presso la sezione immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea del Tribunale di Firenze. 

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'apprendimento è verificato, per i frequentanti, attraverso la partecipazione attiva al seminario e un compito scritto con domande aperte tenuto al termine delle lezioni. 
Per i non frequentanti con un colloquio o un compito scritto con domande aperte.

PROGRAMMA ESTESO

La circolazione delle persone nel diritto dell’Unione: lo status differenziato dei cittadini dell’Unione e dei cittadini di Stati terzi. Il trattamento dei cittadini dell’Unione e il divieto di discriminazioni sulla base della nazionalità. Il diritto dei cittadini dell’Unione al ricongiungimento familiare; la particolare problematica del diritto dei minori cittadini dell’UE al ricongiungimento con i genitori cittadini di Stati terzi. 
Le origini della politica dell’immigrazione. La Convenzione di Schengen. La normativa sull’ingresso e i controlli alle frontiere esterne: i visti di ingresso per motivi di lavoro e per ricongiungimento familiare. Il trattamento dei cittadini di Stati terzi. 
La politica dell’asilo e la realizzazione di un sistema europeo comune di asilo. Le diverse forme di protezione internazionale (protezione sussidiaria e temporanea) ed il loro rapporto con la protezione speciale. La individuazione dello Stato competente all’esame della domanda di protezione (il “meccanismo di Dublino” e le prospettive di riforma). Le procedure per l’esame delle domande di protezione. 
L’attuazione del Sistema europeo comune di asilo nell’ordinamento italiano.

TESTI DI RIFERIMENTO

Gli studenti frequentanti potranno prepararsi sugli appunti e sul materiale distribuito attraverso la piattaforma Moodle.
Gli studenti non frequentanti possono prepararsi su A. Adinolfi, C. Morviducci, Elementi di diritto dell'Unione europea, 2023, i seguenti tre capitoli: capitolo 11, La cittadinanza dell'Unione, capitolo 13, La politica di immigrazione; capitolo 14, La politica in materia di asilo.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Alcuni temi del corso si inquadrano nell’obiettivo n. 10 “Ridurre le disuguaglianze”; sono infatti esaminate le normative dell’Unione che vietano le discriminazioni in base alla nazionalità e che richiedono la parità di trattamento per alcune categorie di cittadini di Stati terzi.
Altri temi considerati sono coerenti con l’obiettivo n. 16 “Pace, giustizia e istituzioni forti” sotto diversi profili. Sono presi in esame nel corso: il ruolo delle istituzioni dell’Unione nello sviluppare una politica dell’immigrazione conforme ai diritti fondamentali e nel ricercare soluzioni ispirate al principio di solidarietà, la protezione internazionale nei confronti di coloro che fuggono da situazioni di conflitto, le motivazioni dei fenomeni migratori.

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso sono invitati ad iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro la settimana precedente all'inizio delle lezioni.

DIRITTO INTERNAZIONALE (AVANZATO)

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

RUSSO DEBORAH, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: Il corso permette di riprendere le conoscenze acquisite nel corso base di diritto internazionale e di acquisire conoscenze avanzate sul tema oggetto del corso che varierà ogni anno, seguendo l'attualità. Sul tema del corso ciascuno studente dovrà effettuare una ricerca personale, preparare una breve presentazione per gli altri studenti e sviluppare una relazione. 
Capacità: Il corso consente di acquisire la capacità di sviluppare una ricerca personale, mediante l’approfondimento di un tema di attualità del diritto internazionale, di presentare agli altri studenti i propri risultati e di redigere una relazione scritta. 
Competenze: Il corso si prefigge l’obiettivo di fare acquisire allo studente competenze utili per la stesura della tesi di laurea.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso, condotto in forma seminariale, ogni anno prevede l’approfondimento di un tema diverso di diritto internazionale che sarà esaminato alla luce dei più recenti sviluppi della prassi, della giurisprudenza e della dottrina.

PREREQUISITI

Gli studenti che intendono frequentare il corso dovrebbero preferibilmente aver superato l’esame di diritto internazionale. Devono inoltre avere capacità di lettura della lingua inglese o di quella francese.

METODI DIDATTICI

Il corso è svolto secondo il metodo del seminario di ricerca. Vi sarà una prima parte di lezioni frontali sul tema dell'anno  e una seconda parte nella quale gli studenti dovranno sviluppare una ricerca su un aspetto specifico, preparare una breve presentazione orale e, alla fine del corso,  consegnare una tesina scritta.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

La verifica dell’apprendimento comprende la valutazione sulla partecipazione attiva al seminario, sui risultati della ricerca come risultanti dalla presentazione orale e dalla relazione scritta di ogni studente.

Per coloro che sostengono il programma da non frequentante l'esame consisterà in una prova scritta composta da due domande a risposta aperta su parti diverse del programma.

PROGRAMMA ESTESO

Ogni anno verrà definito un tema di attualità che sarà oggetto del seminario di ricerca. Temi trattati, a titolo esemplificativo, negli scorsi anni: Nuove tecnologie e diritti umani (2021); Imprese e diritti umani (2022).

La frequenza al corso è fortemente consigliata. Per chi non potesse frequentare il programma da non frequentante include lo studio del manuale di Conforti, Focarelli, Le Nazioni Unite, CEDAM, 2017 e il libro di U. Villani, Dalla Dichiarazione universale alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, Cacucci editore, 2012

TESTI DI RIFERIMENTO

Alcuni materiali di base saranno distribuiti a lezioni e resi disponibili attraverso la piattaforma Moodle. La maggior parte saranno reperiti da ciascuno studente nell'ambito della propria attività di ricerca sul tema specifico assegnato.

La frequenza al corso è fortemente consigliata. Per chi non potesse frequentare il programma da non frequentante include lo studio del manuale diConforti, Focarelli, Le Nazioni Unite, CEDAM, ult. ed.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Goal 12 Responsible consuption and production, Goal 16 Pace, giustizia e istituzioni solide

ALTRE INFORMAZIONI

La frequenza al corso è fortemente consigliata trattandosi di un seminario di ricerca. Gli studenti che intendono frequentare il corso sono invitati a iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro i 10 giorni precedenti l’inizio delle lezioni.

DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

LOPES PEGNA OLIVIA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze   
Conoscenze relative al modo in cui sono regolati i rapporti fra privati che assumono una dimensione internazionale, con particolare riferimento alle tecniche di coordinamento fra ordinamenti e al loro utilizzo nella prospettiva dell'ordinamento italiano: ciò tenendo conto del rilievo sempre crescente che assume in materia il diritto dell'Unione europea.   
Capacità   
Acquisizione della formazione di base nella materia, tale da assicurare una preparazione idonea per una eventuale prova in argomento ai fini dell'accesso alle professioni forensi. Acquisizione di una capacità di orientamento nell'esame di questioni di diritto internazionale privato e processuale. Affinamento della capacità di analisi delle decisioni giudiziarie.   
Competenze   
Comprensione della interrelazione fra le normative sulla estensione della giurisdizione civile nei rapporti internazionali, sul riconoscimento delle decisioni estere e sulle norme applicabili al merito delle controversie.
Attraverso il laboratorio di "learning by doing" si promuove lo sviluppo delle seguenti capacità: acquisizione di strumenti utili alla ricerca di giurisprudenza; articolazione di argomenti "pro" e contro"; affinamento delle capacità di discutere e argomentare posizioni contrapposte; lavoro di gruppo; valutazione tra pari.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Tecniche con le quali si procede alla disciplina dei rapporti tra privati avente carattere transfrontaliero, con particolare riferimento alla materia contrattuale e della famiglia. Le norme di conflitto, le norme sulla delimitazione della giurisdizione e sul riconoscimento delle sentenze giudiziarie straniere, la circolazione di status. Particolare attenzione viene dedicata alla tematica della tutela dei diritti umani nel contesto delle questioni internazional-privatistiche.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I; è fortemente consigliato aver superato anche Diritto dell'Unione europea.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale, seminari  di approfondimento, incontri di studio interdisciplinari (44 ore).
Nella seconda parte del corso si svolgerà il laboratorio "Creiamo la nostra banca dati", con la partecipazione attiva degli studenti frequentanti, avente ad oggetto la creazione di una banca date di giurisprudenza su temi scelti di attualità (cfr. la pagina web della Scuola dedicata alla didattica innovativa). Parte dell'attività laboratoriale si svolgerà in modalità didattica blended (8 ore- 1 CFU).
Temi trattati: matrimoni e genitorialità same-sex; maternità surrogata; uguaglianza tra coniugi; adozioni; sottrazione internazionale.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale volto ad accertare le competenze di base nella materia, la capacità argomentativa e di ragionamento, la capacità di collegamento tra argomenti. L'esame consiste in tre domande su diverse parti del programma. Eventuali lacune su intere parti del programma non potranno consentire di superare l'esame. I casi giurisprudenziali esaminati a lezione formeranno parte del programma.
Per i frequentanti la partecipazione al laboratorio costituirà parte integrante della valutazione. 
Ai soli studenti frequentanti verrà proposta una prova scritta intermedia che formerà parte integrante della valutazione finale.
Ricordo che non è prevista una differenza di programma per gli studenti Erasmus.

PROGRAMMA ESTESO

Diritto internazionale privato: le questioni generali. La legge applicabile ai contratti: Regolamento 593/2008 "Roma I". Giurisdizione in materia civile e commerciale e riconoscimento delle sentenze straniere (regolamento "Bruxelles I bis"; legge n. 218/1995). Circolazione di status. Gli argomenti possono variare in base alla eventuale presenza di ospiti, visiting professors, etc.

TESTI DI RIFERIMENTO

I frequentanti potranno prepararsi per l'esame sulla base degli appunti delle lezioni e dei materiali distribuiti nell'ambito del corso (tramite la piattaforma Moodle). Si può sostenere l'esame da frequentanti - sugli appunti del corso frequentato  - anche negli appelli relativi all'a.a. successivo. Sarà richiesta l'iscrizione sulla piattaforma Moodle entro e non oltre 10 gg. dall'inizio del corso. 
Nell'ambito del Corso, ai frequentanti è proposta la partecipazione attiva al laboratorio di learning by doing "Creiamo la nostra banca dati" (descritta sul sito della Scuola, alla voce didattica innovativa). 
Gli studenti non frequentanti possono prepararsi sul volume di F. Mosconi e C. Campiglio, Diritto internazionale privato e processuale. Parte generale e obbligazioni, X ed., UTET, 2022, con esclusione dei paragrafi concernenti le immunità (Capitolo II, sez. II, parr. 22-24) e dei Capitoli VI (obbligazioni contrattuali) e VII (obbligazioni extra-contrattuali). 
Le principali fonti saranno reperibili sulla pagina del corso nella piattaforma e-learning. In alternativa, si consiglia Franzina, Le fonti del diritto internazionale privato, Giappichelli, 2001 (e-book) (scaricabile gratuitamente sul sito dell'editore https://www.giappichelli.it/le-fonti-del-diritto-internazionale-privato-e-book-9788892159372 ).
Ricordo che non è prevista una differenza di programma per gli studenti Erasmus.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Nell'ambito del laboratorio 8 ore verranno erogate in modalità di didattica interattiva (blended learning).
Ai fini dell'assegnazione della tesi è richiesta la partecipazione, con frequenza obbligatoria, al corso in oggetto e al corso di Diritto internazionale avanzato. Altri esami facoltativi saranno concordati con la docente sulla base dei temi di interesse per la tesi. Sono necessarie adeguate conoscenze linguistiche (inglese e, preferibilmente, anche francese).

DIRITTO PENALE (AVANZATO)

Docente

BARTOLI ROBERTO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze 
Scopo principale del corso è di addestrare lo studente all’esercizio dell’argomentazione giuridica e di avvicinarlo alla metodologia interpretativa nella concretezza di talune questioni applicative “esemplari” del diritto penale.

Competenze 
Sensibilità al ragionamento giuridico e consapevolezza della tensione tra istanze di prevenzione generale ed esigenze di garanzia.

Capacità  
Capacità argomentative e di giustificazione delle soluzioni prospettate. 
Capacità di individuazione e impostazione delle problematiche applicative poste dai casi concreti, nonché della loro soluzione, tenendo presente e selezionando le principali interpretazioni che si danno in dottrina e in giurisprudenza. 
Capacità di ricerca di materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale (in particolare in relazione all’utilizzazione del Codice penale e alle leggi speciali di riferimento, alle sentenze dei vari gradi di giurisdizione) e di loro utilizzazione ai fini della impostazione di problemi giuridici.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso, a carattere seminariale, affronterà alcuni temi centrali e di particolare attualità, sia della parte generale che della parte speciale del diritto penale, attraverso l'analisi di materiale soprattutto giurisprudenziale e mediante il ricorso ad un metodo prevalentemente "casistico".

PREREQUISITI

Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I. E' fortemente consigliato aver sostenuto l'esame di Diritto penale I.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale: totale ore 48.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame è sostenuto in forma orale. Gli studenti frequentanti saranno interrogati sui testi e sui materiali utilizzati durante le lezioni; gli studenti non frequentanti saranno interrogati sul programma alternativo loro indicato in concomitanza all'inizio del corso.

Il voto è assegnato in base ai seguenti parametri:
- conoscenza relativa ai testi e ai materiali indicati;
- capacità di organizzare discorsivamente la
conoscenza e qualità
dell’esposizione;
- competenza nell’impiego del lessico specialistico;
- capacità di ragionamento critico.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso, a carattere seminariale, affronterà alcuni temi centrali e di particolare attualità sia della parte generale che della parte speciale del diritto penale (come, per esempio, interpretazione, causalità e colpa, dolo eventuale e colpa cosciente, diritto penale del lavoro). Gli argomenti, dopo una introduzione del docente (talvolta in collaborazione con magistrati e avvocati), saranno affrontati dagli stessi studenti attraverso l'analisi di materiale soprattutto giurisprudenziale e mediante l'utilizzazione di un metodo prevalentemente "casistico", che tenderà a mettere il discente in diretto contatto con le principali questioni applicative degli istituti.

TESTI DI RIFERIMENTO

I testi ed i materiali di riferimento saranno indicati durante il corso.

Gli studenti non frequentanti potranno contattare il docente per concordare l'eventuale programma.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'obiettivo n. 16 - Pace, giustizia e istituzioni forti.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE EUROPEO

Docente: SILVESTRI CATERINA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso mira alla conoscenza di una parte rilevante del diritto processuale civile uniforme vigente nelle liti transfrontaliere intra europee e di sviluppare un approccio critico e problematico delle questioni che si pongono. L’analisi della giurisprudenza della Corte di giustizia costituisce un passaggio fondamentale per lo studio di questi temi, perché essa sviluppa le ragioni, i principi e le linee evolutive di questa normativa,sovente modificando o anticipando la normativa scritta. 
L'insegnamento è volto a evidenziare agli studenti anche l'impatto  di questa normativa  sul diritto interno.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha ad oggetto lo studio dei principali Regolamenti relativi alla disciplina della giurisdizione, al riconoscimento e alla circolazione delle decisioni in materia civile e commerciale e familiare.  In particolare i Reg. Bruxelles Ibis e Bruxelles II, oltre a quelli relativi alla notifica, la raccolta delle prove, l’ingiunzione di pagamento europea. Le lezioni procederanno attraverso l’analisi della giurisprudenza della Corte di giustizia sui temi indicati.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

Il corso si svolge attraverso l'interazione tra il docente e gli studenti. Le lezioni saranno integrate dall'esposizione programmata da parte degli studenti di casi e argomenti scelti, in modo da "costruire", durante le lezioni, la comprensione e la capacità di esprimersi sugli argomenti. Particolare attenzione sarà dedicata all'esame diretto della giurisprudenza della Corte di giustizia. Per gli studenti frequentanti, i materiali trattati nelle lezioni saranno disponibili sulla piattaforma Moodle ad accesso libero.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per gli studenti FEQUENTANTI, grazie alla partecipazione alla lezione come descritta alla voce <> sarà possibile uno studio e una verifica costante nel corso delle lezioni che potrà sfociare, a giudizio del docente, direttamente in una valutazione ai fini dell'esame. Eventualmente tali esposizioni, su giudizio del docente, potranno essere  integrate con una relazione scritta.
 Questa possibilità richiede l'interazione tra studente e docente ed è, perciò, possibile soltanto durante il corso e per gli studenti presenti in aula. 
Per gli studenti non frequentanti gli esami si terranno in forma orale, con due o tre domande a seconda dell'accuratezza ed esaustività delle risposte; le domande concerneranno i temi trattati nei "Testi di riferimento".

PROGRAMMA ESTESO

Il corso è articolato su: --organizzazione giurisdizionale UE, Corte di giustizia e ricorsi proponibili:
-sui Reg. 1215/2012 (ex reg. 44/2001), Reg. 2201/2003, Reg. 1393/2007 (notifica), Reg. 1206/2001 (prove), Reg. 1896/2006 (ingiunzione UE), riconoscimento ed esecuzione delle decisioni.
I temi saranno affrontati 
a lezione con ampio riferimento alle sentenze della Corte di giustizia.

TESTI DI RIFERIMENTO

AA.VV., Regole Europee e giustizia civile, a cura di P. Biavati, M. A. Lupoi, Bologna, ultima edizione) . Al testo indicato SI AGGIUNGE l’articolo C. Silvestri, La circolazione delle decisioni nel Regolamento UE 1215/2015, (in Scritti in onore del Prof. De La Oliva Santos) CARICATO SU MOODLE; l'accesso è libero.
Lettura non obbligatoria ma  consigliata: N. Trocker, La formazione del diritto processuale diritto europeo, Giuffré, Milano, 2011.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

n. 16

ALTRE INFORMAZIONI

Nessuna

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

PAGNI ILARIA, 2 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE: DIRITTO PROCESSUALE DELL'IMPRESA.

Il corso si propone di favorire l’acquisizione di una conoscenza solida del sistema di diritto processuale dell’impresa, congiuntamente all’approfondimento specifico di alcuni istituti scelti, contribuendo a far acquisire, tramite la partecipazione attiva, un metodo critico nello studio di casi e questioni processuali.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE: DIRITTO PROCESSUALE DELL'IMPRESA.

I contenuti del corso mirano a fornire un quadro del diritto processuale dell’impresa, tramite l'approfondimento di alcuni degli istituti fondamentali, scelti in ragione della loro più ampia applicazione pratica (v. il par. "Programma del corso").

PREREQUISITI

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE: DIRITTO PROCESSUALE DELL'IMPRESA.

Poiché l'approfondimento delle tematiche affrontate presuppone la conoscenza dei principi e degli istituti fondamentali del processo e del diritto commerciale, è consigliato il preventivo superamento di entrambi gli esami (o quantomeno la pregressa o concomitante frequenza attiva del corso). Si consiglia altresì la frequenza del corso di Teoria generale del processo.

METODI DIDATTICI

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE: DIRITTO PROCESSUALE DELL'IMPRESA.

Il corso è organizzato in forma seminariale, con preparazione di relazioni scritte sui singoli temi e discussione in aula delle stesse. In questo modo gli studenti si avvicineranno al linguaggio giuridico e contemporaneamente alla dimensione orale del discutere e ai metodi del ragionamento critico.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE: DIRITTO PROCESSUALE DELL'IMPRESA.

Per gli studenti frequentanti l'esame consiste nella presentazione di una relazione scritta e della sua esposizione orale su un tema scelto tra quelli oggetto del corso. 
Per gli studenti non frequentanti la prova finale si svolge in forma orale e consiste in tre domande sui testi messi a disposizione su Moodle (v. il par. Testi di riferimento).

PROGRAMMA ESTESO

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE: DIRITTO PROCESSUALE DELL'IMPRESA.

17 settembre 2024 Introduzione. L'impresa individuale e collettiva. Le controversie in materia d'impresa.
Modulo 1: L'impresa collettiva nel processo: parti, legittimazione, rappresentanza e rappresentanza organica; estinzione e successione; scissione, fusione e trasformazione Modulo 2: Impugnazione di deliberazioni assembleari; modifiche statutarie e recesso del socio; azioni di responsabilità; denuncia di gravi irregolarità sociali Modulo 3: Tutela cautelare in materia di impresa Modulo 4: L'arbitrato nelle controversie in materia di impresa Modulo 5: Diritto processuale della crisi dell'impresa e dell'insolvenza: assetti organizzativi adeguati; segnalazioni e accesso alla composizione negoziata; accesso agli strumenti di regolazione della crisi

TESTI DI RIFERIMENTO

DIRITTO PROCESSUALE SPECIALE: DIRITTO PROCESSUALE DELL'IMPRESA.

Non ci sono manuali di riferimento. I materiali per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, sono a disposizione su Moodle (per i frequentanti secondo quanto specificato a lezione).

DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

CUDIA CHIARA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze relative ai principali istituti del diritto pubblico dell'economia, con riguardo sia all'origine e all'evoluzione storica, sia all'assetto attuale, come influenzato dall'ordinamento europeo.
Capacità di affrontare le principali questioni che riguardano la Costituzione economica, a partire dalla individuazione della disciplina normativa di riferimento; capacità di interpretare e coordinare tale normativa e di porla in relazione con l'attuale contesto giuridico - economico.
Preparazione sufficiente a operare praticamente anche se non autonomamente in strutture pubbliche e private che si muovono negli ambiti oggetto del corso.
Comprensione critica dei principali caratteri del diritto pubblico dell'economia, delle loro linee evolutive e dei rispettivi aspetti problematici.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha per oggetto i principali istituti del diritto pubblico dell'economia, considerati anche nella loro evoluzione storica, al fine di fornire una conoscenza puntuale del loro funzionamento e una capacità di comprensione critica.

PREREQUISITI

Si raccomanda una buona conoscenza del diritto costituzionale, del diritto amministrativo e del diritto dell’Unione europea.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale e interattiva basata sullo studio di casi pratici e sentenze.
È prevista l'organizzazione di conferenze e/o seminari su temi di attualità legati all'oggetto del corso.
È consigliata la frequenza delle lezioni.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, in forma orale e sarà volto ad accertare la conoscenza e la comprensione critica degli istituti oggetto del programma, considerati anche in un quadro storico, in particolare alla stregua della normativa e della giurisprudenza.
Indicativamente, la prova orale consisterà in tre domande: una a carattere generale, una centrata su uno specifico istituto, una formulata a partire da una delle sentenze parte del programma.
La valutazione sarà sufficiente se le risposte risultino pienamente sufficienti e non emergano errori grossolani o lacune gravi. La valutazione sarà ottima se le risposte risultino esaustive anche con riferimento ai principi costituzionali di riferimento e alla giurisprudenza rilevante.
Saranno considerati rilevanti anche I seguenti profili: capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza, capacità di ragionamento critico, qualità dell'esposizione, competenza nell'impiego del lessico specialistico, efficacia e linearità dell'esposizione.
La conoscenza descrittiva, più o meno estesa, ma senza analisi critica e senza riferimenti al contesto costituzionale e giurisprudenziale, può determinare una valutazione sufficiente ma difficilmente superiore ai 24/30.
***
Gli studenti FREQUENTANTI hanno anche la possibilità di svolgere l'esame in forma scritta, analizzando e commentando un caso pratico sulla scia dell'attività didattica interattiva svolta durante il corso.

PROGRAMMA ESTESO

Nella sua prima parte il Corso affronterà i principali aspetti legati alla Costituzione economica italiana, tenendo conto sia dell'evoluzione storica che ha condotto alla loro attuale configurazione, sia degli imprescindibili condizionamenti derivanti dall'ordinamento europeo.
Saranno oggetto di specifica considerazione: la regolazione economica; la disciplina del servizio pubblico nell'ordinamento nazionale ed europeo; la conformazione dei mercati; gli obblighi dell'operatore economico pubblico derivanti dal principio comunitario di non discriminazione; i contratti pubblici (con particolare riferimento alle procedure ad evidenza pubblica); il regime dei beni pubblici; le Autorità amministrative indipendenti; le società in mano pubblica.
La seconda parte del corso sarà dedicata ad analizzare gli istituti indicati attraverso l’analisi di casi e materiali giurisprudenziali.
Particolare attenzione sarà prestata alle tematiche di maggiore attualità. A tal fine, e allo scopo di sottolineare il carattere multidisciplinare dei temi affrontati nel corso delle lezioni, saranno organizzati incontri e seminari insieme a professori di altre discipline, dirigenti e amministratori pubblici.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti FREQUENTANTI i testi di riferimento per la preparazione dell’esame saranno indicati durante il corso, anche in considerazione del percorso di studio scelto e degli interessi specifici dello studente.
***
Per gli studenti NON FREQUENTANTI:
IN ALTERNATIVA:
A) programma che comprende una parte teorica e una dedicata all’analisi di casi pratici:
Chiara Cudia, Diritto pubblico dell’economia. Lessico e materiali, Giappichelli, 2023: le quattro sezioni “vocabolario” (pp. 1/11; 53/60; 105/112; 141/153) e i “materiali” limitatamente ai tratti essenziali delle vicende in punto di fatto, ai problemi giuridici rilevanti e alle soluzioni adottate (tutti TRANNE i documenti numero 1, 11, 13, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 24, 27, 32, 42, 46, 47, 59, 62, 70). 

B) programma “classico”:
F. TRIMARCHI BANFI Lezioni di diritto pubblico dell'economia, Giappichelli, Torino, 2021, pp. 1/204; e inoltre G. DI GASPARE, Diritto dell’economia e dinamiche istituzionali, Cedam/Wolters Kluwer, Milano, 2017 (o edizione più recente), pp. 1/136.

***
ESCLUSIVAMENTE Per i corsi “MUTUATI” (da scienze politiche e da scienze dell'economia)
- "Diritto dell'economia e del territorio", attivato nel piano di studi di "Relazioni internazionali e studi europei";
- "Diritto pubblico dell'economia ", attivato nel piano di studi di "Scienze dell'economia", curriculum “Sistemi produttivi territorio sostenibilità”
il programma è modificato nei termini che seguono.
Per gli studenti frequentanti i testi di riferimento per la preparazione dell’esame saranno indicati durante il corso, anche in considerazione del percorso di studio scelto e degli interessi specifici dello studente.

Per gli studenti non frequentanti:
In alternativa:
A) programma che comprende una parte teorica e una dedicata all’analisi di casi pratici:
Chiara Cudia, Diritto pubblico dell’economia. Lessico e materiali, Giappichelli, 2023: le quattro sezioni “vocabolario” (pp. 1/11; 53/60; 105/112; 141/153) e i “materiali” limitatamente ai tratti essenziali delle vicende in punto di fatto, ai problemi giuridici rilevanti e alle soluzioni adottate (tutti tranne i documenti numero 1, 11, 13, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 24, 27, 32, 42, 46, 47, 59, 62, 70). 

B) programma “classico”:
D. SORACE, S. TORRICELLI, Diritto delle amministrazioni pubbliche, Il Mulino, Bologna, 2021, capitolo III (Amministrazione di regolazione), capitolo IV (Amministrazione delle prestazioni), capitolo V (solo il paragrafo 1 (L'acquisizione di beni e servizi mediante contratti); VII (Enti pubblici e modelli organizzativi privati); e inoltre F. TRIMARCHI BANFI Lezioni di diritto pubblico dell'economia, Giappichelli, Torino, 2021, pp. 1/204.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Pace, giustizia e istituzioni forti

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi entro attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di svolgimento delle lezioni.
La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà rilevata attraverso appello nominale su base casuale.

DIRITTO REGIONALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

PICCHI MARTA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

CONOSCENZE:  
Il corso è diretto a far comprendere agli studenti come si è giunti alla creazione di uno Stato regionale, soffermandosi sul dibattito in Assemblea costituente ed evidenziando i connotati assunti gradualmente nel tempo non solo a seguito delle modifiche della Costituzione, ma soprattutto attraverso l'elaborazione compiuta dalla Corte costituzionale, sempre più attenta, fra l'altro, alle ripercussioni dell'ordinamento comunitario sul ruolo delle Regioni.
CAPACITA':  
Il corso mira a far acquisire agli studenti la necessaria capacità di orientarsi autonomamente nell'individuazione, nella selezione e nell'utilizzo delle fonti là dove vi sia una compresenza di potestà normativa dell'U.E., dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, nonché la capacità autonoma di lettura e di interpretazione delle sentenze della Corte costituzionale, rapportandole alla disciplina esistente e alle diverse tesi dottrinali.  
COMPETENZE:  
Il corso si propone di rendere gli studenti consapevoli del crescente spazio e peso assunto dalle politiche regionali nei settori (economia, politiche sociali, cultura, ambiente, ecc.) che incidono sensibilmente sulla vita quotidiana e non solo. In questa maniera, gli studenti saranno in grado di valutare la necessità di bilanciare le ragioni dell'unitarietà e quelle della differenziazione acquisendo una maggiore sensibilità per il diritto vivente, diverso da regione a regione.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso si propone di spiegare le ragioni per le quali la Costituzione ha istituito due categorie di Regioni (a statuto ordinario e a statuto speciale) e quale è, oggi, il loro contributo alla realizzazione dello Stato sociale di diritto, all'interno delle scelte nazionali e dell'Unione europea.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale e Diritto privato I.

METODI DIDATTICI

Totale lezioni: 48 ore  
Didattica frontale: 36 ore  
Seminari/Attività integrativa: 12 ore, durante le quali verranno esaminati casi pratici allo scopo di abituare gli studenti ad applicare le nozioni apprese, nonché a leggere le sentenze della Corte costituzionale.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Verifiche intermedie: saranno valutati positivamente, ai fini dell'esame finale, sia la partecipazione attiva alle discussioni che si svolgeranno durante le lezioni frontali e durante l'attività seminariale/integrativa, sia l'esito, se positivo, di brevi relazioni scritte volte a verificare il livello di apprendimento, ad abituare gli studenti ad esercitarsi nelle prove scritte e a verificare la capacità autonoma di lettura e di interpretazione delle sentenze della Corte costituzionale.  
L'esame finale è orale ed è finalizzato ad accertare il livello di conoscenza della forma di Stato regionale. Il colloquio degli studenti frequentanti verterà su due temi non affrontati nella relazione scritta. Il colloquio degli studenti non frequentanti si svolgerà su tre domande: due su argomenti trattati nel manuale scelto e una sulle sentenze concordate con la docente.
La valutazione sarà positiva se gli argomenti oggetto delle domande saranno trattati in modo esaustivo con particolare riferimento agli obiettivi formativi del corso. In particolare, saranno valutate la capacità di impostare le questioni giuridiche sottoposte e quella di ragionamento critico sullo studio realizzato con riferimento al materiale a disposizione dello studente. Inoltre, si presterà particolare attenzione alla qualità dell'esposizione e alla competenza nell'impiego del lessico specialistico.

PROGRAMMA ESTESO

Stato accentrato e Stato unitario articolato territorialmente;  
le fasi di attuazione delle regioni;  
la potestà normativa regionale;  
la forma di governo regionale e la legislazione elettorale;  
l'autonomia amministrativa delle regioni, con particolare riferimento al principio di sussidiarietà;  
l'autonomia finanziaria;
i rapporti delle regioni con l'Unione Europea, lo Stato, gli enti locali, gli altri Stati e la società civile.

TESTI DI RIFERIMENTO

Gli studenti frequentanti (effettivamente presenti ad almeno 18 lezioni) possono preparare l'esame sugli appunti delle lezioni e sul materiale fornito durante il corso attraverso la piattaforma Moodle.
Gli studenti non frequentanti possono preparare l'esame, a scelta, su uno dei seguenti testi:   
- P. Caretti, G. Tarli Barbieri, Diritto regionale, Giappichelli, ultima edizione;  
- T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, ultima edizione
- altro manuale concordato con la docente.
Gli studenti non frequentanti devono anche approfondire lo studio di dieci sentenze della Corte Costituzionale da concordare con la docente.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro il mese di Settembre. La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà accertata attraverso appello nominale.

DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

DORIGO STEFANO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: Il corso mira a fornire agli studenti le conoscenze di base delle problematiche e degli istituti del diritto tributario internazionale, sia in riferimento alla normativa domestica che convenzionale ed europea.
Capacità: Metodi di acquisizione e selezione del materiale normativo e giurisprudenziale. Individuazione delle norme rilevanti ai fini della tassazione delle fattispecie con elementi di estraneità. Sensibilità alle problematiche interpretative ed applicative relative alla normativa domestica e convenzionale.
Competenze: Nozioni e metodi necessari per l'individuazione della disciplina tributaria applicabile alle fattispecie con elementi di estraneità, ovvero quelle fattispecie soggette alla potestà impositiva di più ordinamenti. Sviluppo delle capacità di cogliere gli aspetti problematici della materia, anche attraverso la discussione di casi giurisprudenziali e questioni inerenti all'approccio dei vari ordinamenti tributari nazionali al problema della tassazione dei redditi prodotti fuori dal territorio dello Stato.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso esamina i principali istituti e le attuali problematiche del diritto tributario internazionale. Si privilegerà un approccio induttivo, centrato su un singolo caso, in relazione al quale verranno introdotti ed approfonditi i vari argomenti. Questa metodologia consente, quindi, di calare i principi e gli istituti in un contesto pratico, mettendo in evidenza l’attualità dello studio della materia.

PREREQUISITI

E' preferibile avere già superato Diritto Tributario, Diritto internazionale e Diritto dell’Unione europea

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale e lezioni seminariali, nel corso delle quali sarà alternato l'esame dei principi e delle norme con l'analisi dei profili applicativi con riferimento a orientamenti della prassi e casi giurisprudenziali interni ed internazionali.
Verranno inoltre formati alcuni gruppi di studenti ai quali sarà assegnata un argomento di ricerca i cui risultati saranno esposti e discussi nelle ultime due lezioni del corso.
Si svolgeranno, inoltre, seminari e conferenze con studiosi ed esponenti delle professioni e dell'Amministrazione finanziaria

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale. Esso si articolerà in tre domande. La valutazione, oltre che alla capacità di rispondere al quesito, comprenderà anche la capacità di effettuare collegamenti tra ambiti diversi nonché la proprietà di linguaggio giuridico. 
Per i frequentanti verrà attribuito un voto relativo all’esito della partecipazione ai gruppi tematici e all’interazione in aula con il docente.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso ha ad oggetto in particolare:
Ð le nozioni di diritto tributario internazionale e di diritto internazionale tributario;
Ð le c.d. fattispecie con elementi di estraneità;
Ð i limiti alla potestà impositiva ultraterritoriale;
Ð le fonti del diritto tributario internazionale ed il ruolo del diritto dell'Unione Europea sui sistemi tributari degli Stati membri;
Ð la doppia imposizione internazionale;
Ð i meccanismi per evitare la doppia imposizione: metodo dell'esenzione e metodo del credito d'imposta;
Ð l'esame del Modello OCSE di Convenzione contro le doppie imposizioni;
Ð le forme di cooperazione internazionale nell'accertamento dei tributi e nella riscossione di crediti tributari;
Ð le disposizioni nazionali che regolano l'imposizione in Italia dei redditi prodotti all'estero e di quelli prodotti in Italia da soggetti non residenti.

TESTI DI RIFERIMENTO

Ð Studenti frequentanti: appunti delle lezioni oltre al materiale distribuito nel corso delle lezioni;
Ð Studenti non frequentanti:
PISTONE, Diritto tributario internazionale, III edizione, Giappichelli, Torino, 2021, pp. 3-90; 109-160; 177-334.

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi entro attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di svolgimento delle lezioni.
La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà rilevata attraverso appello nominale su base casuale. Gli studenti iscritti al corso sono tenuti a comunicare alla docente prima dell'inizio di ciascuna lezione se saranno assenti, scrivendo una e-mail con oggetto: "giustificazione". Sarà consentito un massimo di 5 giustificazioni.
Gli studenti frequentanti che parteciperanno attivamente alle lezioni ed ai dibattiti che vi si svolgeranno, saranno valutati sulla base dei risultati di tale attività. Nel caso in cui il voto così ottenuto non fosse ritenuto soddisfacente, essi potranno comunque sostenere l'esame con il programma dei frequentanti.

DIRITTO, EPISTEMOLOGIA E TECNOLOGIA

 

ECONOMIA DELLA LEGGE E DEI SERVIZI PUBBLICI

Docenti: PETRETTO ALESSANDRO, 6 CFU

Lingua insegnamento: Italiano

Obiettivi formativi

Fornire gli elementi per la conoscenza e la comprensione dell'analisi economica della legge e dell'efficienza dei servizi pubblici locali (es. servizi sanitari, tutela ambientale, servizi comunali). Applicazioni alla realtà istituzionale italiana

Contenuti (Dipl.Sup.)

1. Fondamenti dell'analisi economica della legge;2. Organizzazione dei servizi pubblici e infrastrutture;
3. Organizzazione dei servizi sanitari
4.Trasferimenti governativi e decisioni politiche locali

Prerequisiti

Microeconomia base e relativi strumenti matematici

Metodi didattici

Lezioni in presenza

Modalità di verifica dell'apprendimento

Esame scritto con domande aperte per verificare le capacità di organizzare le conoscenza e il ragionamento critico sullo studio realizzato. Il compito consisterà in 6 domande da rispondere in 75 minuiti. 3 domande nella modalità V/F e 3 domande modalità little essay

Programma esteso

1. Elementi di Economia della Legge a. Responsabilità civile
b. Proprietà
c. Contratti

d. Giustizia civile e amministrativa
d. Rispetto della legge (evasione e corruzione)
2. Organizzazione dei Servizi pubblici e infrastrutture
a. Contratti incompleti e servizi pubblici
b. Partenariato pubblico-privato e finanza di progetto
c. Dismissione delle aziende pubbliche
d. Economia circolare e aziende partecipate degli enti locali e dei servizi a rete in Italia
i. Servizio Rifiuti

ii. Servizio idrico integrato
3. Economia sanitaria e organizzazione
a. Servizi sanitari e benessere individuale
b. Intervento pubblico e sistemi sanitari
c. Organizzazione della produzione e fornitura di servizi sanitari
4. Trasferimenti perequativi e decisioni del governo locale
a. Fabbisogni standard e strategie di spesa dei governi locali
b. L’equilibrio politico-economico locale: gli effetti in termini di efficienza e qualità dei servizi
c. Fabbisogni di spesa e costi standard dei comuni e delle regioni in Italia

Testi di riferimento

TESTO BASE e slides del corso:
• Alessandro Petretto, Economia della legge e dei servizi pubblici. Teoria e pratica, Mac Graw Hill, 2023
• Slide del corso scaricabili da piattaforma e-learning

ECONOMIA PUBBLICA

Partizione studenti: Cognomi A-G

Sede: FIRENZE

9 Crediti

Docenti

FILISTRUCCHI LAPO, 4,5 CFU
GUSELLA FILIPPO, 4,5 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si propone di fornire gli elementi fondamentali di conoscenza dell'economia politica per chi studia il diritto. Comprende nozioni di microeconomia e di macroeconomia e cenni di analisi economica del diritto.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso di Economia Politica fornisce le nozioni di micro e macroeconomia necessarie a capire il funzionamento delle moderne economie. Particolare attenzione sarà data a quei temi che possono essere rilevanti al fine di comprendere la natura le cause e i meccanismi che favoriscono l'emergere di reati di natura economico e finanziaria.

PREREQUISITI

Cultura generale di livello pre-universitario. Uso di strumenti di analisi grafica.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame si svolge in forma orale.
Durante il corso si terranno due prove intermedie scritte (una di microeconomia e l'altra di macroeconomia) All'orale gli studenti potranno chiedere la conferma del voto derivante dai due intermedi.

PROGRAMMA ESTESO

Il programma dettagliato verrà messo su Moodle

TESTI DI RIFERIMENTO

Daron Acemoglu, David Laibson, John A. List
Principi di Economia politica
Pearson, 2024

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

 

ALTRE INFORMAZIONI

La frequenza è altamente consigliata

EU TAX LAW

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

LAROMA JEZZI PHILIP, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

INGLESE

OBIETTIVI FORMATIVI

Acquisire la consapevolezza degli gli scopi e delle funzioni del quadro giuridico che regola il diritto tributario a livello nazionale, comunitario e internazionale.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha ad oggetto lo studio e l'approfondimento dei principi e delle norme europee che impattano sul diritto tributario domestico e internazionale.

PREREQUISITI

Eccellente conoscenza lingua inglese.

METODI DIDATTICI

Lezione di didattica frontale.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame finale sarà in forma orale.
La prova orale consisterà in una serie di domande sugli argomenti e sui casi pratici trattati a lezione. 
I parametri di valutazione saranno i seguenti: 
correttezza delle risposte;
capacità di esposizione;
capacità di ragionamento critico; e
competenza nell'impiego del lessico specialistico. 

Inoltre, sarà positivamente valutata anche la partecipazione attiva in classe.

PROGRAMMA ESTESO

Nella prima parte di questo corso, introdurremo i concetti di "competenza" e "conformità" all'interno del quadro giuridico dell'UE. 
Come esempio del modo in cui l'UE ha esercitato la competenza che il Trattato ha attribuito alle istituzioni europee nell'ambito delle imposte dirette, ci riferiremo alla direttiva sulle società madri e figlie (Direttiva madre-figlia), alla direttiva sulle fusioni (Direttiva fusioni), alla direttiva sugli interessi e sui canoni (Direttiva interessi e royalty), alla direttiva sui redditi da risparmio e alle direttive sulla mutua assistenza tra Stati membri. 
Esamineremo quindi il concetto di “compliance” che è definito dalla Corte come segue:
"Sebbene, allo stato attuale del diritto comunitario, l'imposizione diretta non rientri di per sé nella sfera di competenza della Comunità, i poteri mantenuti dagli Stati membri devono tuttavia essere esercitati in modo coerente con il diritto comunitario" (Schumacker, C-279/93, § 21). 
Inoltre, vedremo come il diritto comunitario comprende, ovviamente, le libertà (lavoratori, capitali, circolazione, servizi, stabilimento) e l'integrazione negativa che consiste nell’eliminare le norme nazionali che costituiscono una restrizione al godimento di tali libertà. 
Analizzeremo quindi il concetto di “restrizioni” e come queste possono assumere o meno la forma di una "discriminazione sulla base della nazionalità" e, in particolare, il modo in cui la Corte verifica il rispetto delle libertà da due punti di vista diversi, ovvero: 
- Il punto di vista dello "Stato ospitante"; 
- il punto di vista dello "Stato d'origine". 
Nella seconda parte del corso, esamineremo il tema delle "giustificazioni" le cui origini nel diritto dell'UE sono radicate nei Trattati europei (CEE, CE e TFUE) e nelle sentenze Dassonville e Cassis de Dijon della Corte.

TESTI DI RIFERIMENTO

Studenti frequentanti: 
Materiale didattico fornito dal docente e caricato sulla piattaforma Moodle. 
Studenti non frequentanti:  
O'Shea T., Understanding EU Tax Law, Avoir Fiscal Publications, 2020.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'obiettivo n. 16 - Pace, giustizia e istituzioni forti.

EUROPEAN SOCIAL LAW

Sede: FIRENZE

9 Crediti

Docente

LAZZERINI NICOLE, 9 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Inglese

OBIETTIVI FORMATIVI

1) Acquisizione delle nozioni di base relative: alla struttura istituzionale e al funzionamento dell’Unione europea; al 
sistema delle fonti dell’Unione e ai loro rapporti con le fonti nazionali; alle istituzioni giudiziarie dell’Unione e alle loro principali competenze; alle principali tecniche di soluzione dei contrasti tra diritto interno e diritto dell'Unione europea. 
2) Capacità di reperire e utilizzare i Trattati e la Carta dei diritti fondamentali UE nel sito Eur-lex. 3) Capacità di reperire e leggere la giurisprudenza della Corte di giustizia nel sito Curia.eu. 4) Capacità di utilizzare correttamente la terminologia tecnica del diritto dell'Unione europea.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Natura giuridica dell'Unione europea - Processo di integrazione europea e allargamento - Adesione, recesso, sospensione di alcuni diritti di membership - Istituzioni – Competenze -Fonti- Procedure legislative- Cooperazione rafforzata e altre forme di applicazione differenziata - Finanziamento dell'UE - Controllo sull'operato delle istituzioni - Attuazione in Italia degli obblighi di diritto UE - Soluzione dei contrasti tra diritto nazionale e diritto UE.

PREREQUISITI

La frequenza del corso richiede il possesso delle conoscenze di base acquisite superando l'esame di Diritto costituzionale I. Non sono previsti requisiti formali per gli studenti Erasmus, ma una conoscenza di base del diritto pubblico( secondo i programmi delle rispettive Università di appartenenza) è fortemente raccomandato per poter seguire utilmente il corso.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali, eventualmente con supporto elettronico; esame diretto in classe di giurisprudenza e normativa, messa a disposizione tramite la piattaforma di e-learning Moodle. Alcuni seminari su temi specifici saranno tenuti da ospiti esterni.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, gli esami si terranno in forma scritta.
La prova scritta consiste in circa 25 enunciati, per ciascuno dei quali occorre indicare se vero o falso, e 3 domande aperte (2 con numero di righe limitate e una - a scelta tra due tracce proposte - senza indicazione del numero massimo di righe per la risposta).  
La conoscenza descrittiva, più o meno estesa ma senza analisi critica né enunciazione dei principi giurisprudenziali può determinare una valutazione sufficiente ma difficilmente superiore 24/30. Durante l'esame è consentito consultare il testo del TUE e del TFUE fornito su Moodle, purché non vi siano appunti (sono consentite evidenziature). Tuttavia, la mera ripetizione (o riformulazione) dei contenuti delle disposizioni rilevanti non costituisce una risposta sufficiente. Gli studenti regolarmente frequentanti potranno sostenere una verifica scritta al termine delle lezioni.

PROGRAMMA ESTESO

La natura giuridica dell’Unione europea. - Le tappe del processo di integrazione europea dal Tr. CECA a oggi. -L'allargamento. - Le vicende relative alla membership: adesione, sospensione di alcuni diritti di membership, recesso. - La cittadinanza dell’Unione europea e i diritti del cittadino dell’Unione, in particolare il diritto del cittadino dell'Unione e dei suoi familiari di circolare e di soggiornare nell'Unione. - Il quadro istituzionale dell'Unione europea: le istituzioni politiche (Consiglio europeo, Consiglio, Commissione, Parlamento europeo), le istituzioni finanziarie (BCE, Corte dei Conti), le istituzioni giudiziarie (Corte di giustizia dell'Unione europea). - Le competenze normative dell’Unione: il principio di attribuzione, le categorie di competenza, i principi della sussidiarietà e della proporzionalità, l'art. 352 TFUE, la competenza dell’Unione a concludere accordi. - Il sistema delle fonti del diritto dell’Unione: I Trattati dell’Unione; La Carta dei diritti fondamentali; I principi generali; gli accordi conclusi dall'Unione; il diritto internazionale generale; gli atti derivati vincolanti (regolamenti, direttive, decisioni) e non (opinioni e raccomandazioni); gli atti atipici. - Le procedure legislative e la procedura di conclusione degli accordi dell'Unione. - La cooperazione rafforzata e le altre forme di integrazione differenziata. - Gli effetti del diritto UE negli ordinamenti degli Stati membri: principio del primato, interpretazione conforme, effetto diretto, responsabilità degli Stati membri per la violazione di obblighi posti dal diritto dell’Unione. - L'attuazione della normativa dell’Unione europea nell'ordinamento italiano. - I rapporti tra la Corte costituzionale italiana e la Corte di giustizia. - Il controllo giurisdizionale nell'ordinamento UE: ricorso di annullamento, ricorso per carenza, azione per la responsabilità extra-contrattuale dell'Unione, rinvio pregiudiziale, procedura di infrazione. La responsabilità extracontrattuale dell’Unione. Le competenze del Tribunale, alla luce della riforma dello Statuto della CGUE.
Il programma svolto nel corso è reso disponibile attraverso la piattaforma Moodle indicando l'argomento di ciascuna lezione.

TESTI DI RIFERIMENTO

Gli studenti frequentanti potranno preparare l'esame sugli appunti delle lezioni, integrati dai materiali messi a disposizione dal docente tramite Moodle.
Agli studenti frequentanti che intendono sostenere l'esame per 6 CFU (anziché 9 CFU) sarà indicato un programma ridotto, da concordare con la docente. 
La frequenza sarà accertata attraverso test di autovalutazione svolti regolarmente (circa uno a settimana). Lo status di frequentante richiede la partecipazione ad almeno 2/3 dei quiz. L'esito dei quiz non rileva ai fini del voto finale.

Gli studenti non frequentanti possono preparare l'esame scegliendo tra i seguenti testi:
P. Craig - G. De Búrca, EU Law. Text, Cases and Materials (7th ed.), OUP, 2020 (disponibile presso la Biblioteca di Scienze Sociali), limitatamente ai capitoli da 1 a 6 (escluse sezioni 6.9 e 6.10), da 8 a 11 (circa cap. 11, solo sezioni 1-3),  da 12 a 17, e 24.

OPPURE

R. Baratta, Institutions of EU Law, Welters Kluwer, 2002 (tutti i capitoli) + P. Craig - G. De Búrca, EU Law. Text, Cases and Materials (7th ed.), OUP, 2020, capitolo 24 

Il programma degli studenti non frequentati che sostengono l'esame per 6 CFU (anziché 9 CFU) non include:
- nel manuale di Craig/De Burca: le sezioni da 7 a 10 del capitolo 12, le sezioni 9 e 10 del capitolo 14, le sezioni 8 e 9 del capitolo 15, le pagine da 583 a 608, il capitolo 17. Inoltre, lo studio del capitolo 9 può essere limitato alla sezione 6.

- nel manuale di Baratta: i capitoli 2 e 4 della Parte II; il capitolo 3 della Parte III; il cap. 4 della Parte V; i capitoli 3 e 4 della Parte VI.

Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente per organizzare un ricevimento in cui sarà spiegato con maggiore dettaglio il programma di studio e potranno essere affrontate eventuali difficoltà relative al reperimento del manuale indicato.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Iscrizione su moodle: gli studenti che intendono seguire il corso sono invitati ad iscriversi - a prescindere dal corso di laurea di appartenenza -
all'insegnamento attivato sulla piattaforma Moodle con il seguente codice: B031250 (1170) - EUROPEAN UNION LAW 2022-2023

link:
https://e-l.unifi.it/course/view.php?id=34499

Accertamento della frequenza: la frequenza verrà verificata attraverso la regolare raccolta delle firme. Lo status di frequentante è mantenuto fino a un numero massimo di 4 asse

FILOSOFIA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

RUSCHI FILIPPO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: conoscenze relative all’evoluzione storica dell’ordinamento giuridico internazionale. Conoscenze relative al dibattito filosofico relativo ai fondamenti concettuali dell’ordinamento giuridico internazionale con particolare riferimento al diritto umanitario e al diritto del mare.
Capacità: Capacità di inquadrare da un punto di vista filosofico-giuridico le problematiche relative all’ordine mondiale. Capacità di lavorare sulle fonti storiche. Capacità di sviluppare una riflessione in una prospettiva interdisciplinare. Capacità di redigere una breve relazione sulla base di una bibliografia concordata con il docente e di presentarla nel quadro di una discussione seminariale. 
Competenze: Perfezionamento delle abilità espositive scritte e orali in relazione alle tematiche del corso. Potenziamento della sensibilità critica e dell’attitudine ad un confronto interdisciplinare. Affinamento delle capacità di comprendere il fenomeno giuridico nella sua prospettiva storica e filosofica.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Analisi teorico-giuridica del concetto di guerra e della sua evoluzione storica.  Esame della relazione tra spazio e diritto alla luce dei contributi della storia e della filosofia del diritto internazionale.

PREREQUISITI

Per gli studenti della Laurea Magistrale in Giurisprudenza si suggerisce di aver sostenuto l'esame di Filosofia del diritto

METODI DIDATTICI

il corso si articola in due fasi: 
- lezioni frontali, nel cui ambito saranno organizzati anche degli incontri con esperti delle tematiche trattate durante il corso. 
- I partecipanti,sulla base di una bibliografia concordata con il docente, sono tenuti a redigere una relazione scritta. La relazione ha una lunghezza compresa tra le 10 e le 15 cartelle e deve contenere una biliografia relativa al tema affrontato
Totale ore: 48, di cui 42 destinate alle lezioni frontali e 6 agli incontri seminariali.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per gli studenti frequentanti: nel caso in cui lo studente abbia partecipato con profitto alle lezioni e ai seminari, e abbia redatto la relazione  l’esame consisterà nella valutazione dell’elaborato scritto, della partecipazione attiva alle lezioni e ai seminari.
Per gli studenti non frequentanti: esame orale sul testo indicato.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso di Filosofia del diritto internazionale si articola su due fasi. La prima è caratterizzata da una serie di lezioni frontali dedicate:
1) All'evoluzione del concetto giuridico di guerra. In particolare, verranno ripercorse le differenti fasi storiche del diritto internazionale attraverso l'esame dei tentativi di limitazione della violenza bellica nell'esperienza giuridica romana (diritto feziale), nel Medioevo (dottrina cristiana del bellum justum) e nell'età moderna (sistema della "guerra in forma" e sviluppo dello jus in bello), fino ad arrivare a un esame critico delle nozioni contemporanee di "guerra umanitaria" e di "guerra globale".
2) Alla relazione tra spazio fisico e diritto alla luce dei contributi della filosofia del diritto internazionale, della geopolitica e della teoria sociale. In particolare, sarà approfondita l'opposizione tra una concezione 'tellurica' ed una concezione 'marittima' del diritto. Dopo questa premessa, il seminario si focalizzerà sulla nascita del diritto del mare e sulle problematiche connesse alla sua evoluzione nell'epoca classica e medioevale. Saranno poi esaminate le dinamiche normative e le categorie giuridiche elaborate per disciplinare gli spazi oceanici e coloniali agli albori dell'età moderna. Infine saranno inquadrati problematicamente i nuovi spazi con cui il giurista si deve oggi confrontare: da quello aerospaziale a quello virtuale.
Nella seconda parte del corso gli studenti prenderanno parte agli incontri seminariali dedicati  rispettivamente all'evoluzione del concetto giuridico di guerra e alla relazione tra spazio fisico e diritto. In questa fase lo studente frequentante, seguendo le proprie personali inclinazioni, concorderà con il docente un tema di ricerca, inerente gli argomenti trattati nel corso delle lezioni frontali. Saranno altresì indicate letture integrative, eventualmente anche in lingua straniera. Lo studente, con il supporto del docente, deve redigere una relazione scritta.

TESTI DI RIFERIMENTO

Studenti frequentanti :
I testi variano a seconda del seminario scelto. 
Testo di riferimento per il seminario sul concetto di guerra: 
- S. PIETROPAOLI, Abolire o limitare la guerra? Una ricerca di filosofia del diritto internazionale, Polistampa, Firenze 2008. 
Testo di riferimento per il seminario sul rapporto tra diritto e spazio: 
- F. RUSCHI, Questioni di spazio: la terra, il mare, il diritto, Giappichelli, Torino 2012. 
La lettura del testo di riferimento del seminario sarà affiancato da ulteriori apprfondimenti, suggeriti durante il corso. 

 Studenti non frequentanti: per il superamento della prova d'esame è richiesta la conoscenza di 
F. RUSCHI, Questioni di spazio: la terra, il mare, il diritto, Giappichelli, Torino 2012

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti frequentanti potranno concordare con il docente di poter svolgere la relazione scritta in lingua inglese o in altra  lingua straniera

FISCALITÀ DELL'ECONOMIA DIGITALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

CORDEIRO GUERRA ROBERTO, 3 CFU
DORIGO STEFANO, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: Il corso mira ad offrire gli strumenti per la comprensione critica dei fenomeni dell'economia digitale e del loro impatto sulla funzione fiscale e sulla realizzazione dell'uguaglianza e della solidarietà, sia in chiave interna che sovranazionale; nonché a capire il funzionamento dei principali strumenti normativi già vigenti o in via di introduzione per contrastare fenomeni di abuso e di evasione resi possibili dalla dematerializzazione propria dell'economia digitale.
Capacità: Capacità di individuazione ed impostazione delle problematiche interpretative ed applicative inerenti alle disposizioni tributarie, sia interne che internazionali. Capacità di acquisizione e selezione del materiale normativo, giurisprudenziale e dottrinale. Capacità di inquadrare le problematiche tecnico-tributarie in un contesto più ampio, concernente i principali fenomeni economici e sociali indotti dalla globalizzazione.
Competenze: Nozioni e metodi necessari per comprendere le linee evolutive della società e dell'economia nell'epoca della digitalizzazione e per individuare le cause dell'inadeguatezza dell'attuale assetto normativo tributario rispetto a tali sviluppi. Acquisizione delle capacità di cogliere gli aspetti problematici della materia e di valutare l'efficacia degli sviluppi attesi, anche attraverso la discussione di casi giurisprudenziali e questioni inerenti all'approccio dei vari ordinamenti tributari nazionali e delle istituzioni europee ed internazionali al problema della riconduzione dell'economia digitale a canoni di giusta ed equa imposizione.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha ad oggetto l'impatto dell'economia digitale sul diritto tributario. Esso descriverà le caratteristiche essenziali dell'economia digitale e le problematiche rispetto alla tassazione, con riferimento alle tecniche di elusione fiscale delle imprese multinazionali digitali; l'emersione di beni e tecniche dematerializzate (dai dati degli utenti, alle criptovalute alla blockchain); l'impatto fiscale della robotizzazione e della intelligenza artificiale.

PREREQUISITI

È consigliabile avere già superato Diritto Tributario e Diritto Tributario Internazionale.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale e lezioni seminariali, nel corso delle quali sarà alternato l'esame dei principi e delle norme con l'analisi dei profili applicativi con riferimento a orientamenti della prassi e casi giurisprudenziali interni ed internazionali.
Saranno inoltre creati gruppi di approfondimento e di discussione tra gli studenti, per la valutazione critica di specifiche tematiche di attualità.
Si svolgeranno, infine, seminari e conferenze con studiosi ed esponenti delle professioni, delle imprese dell'economia digitale e dell'Amministrazione finanziaria.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale. Esso si articolerà in tre domande. La valutazione, oltre che alla capacità di rispondere al quesito, comprenderà anche la capacità di effettuare collegamenti tra ambiti diversi nonché la proprietà di linguaggio giuridico. Per i frequentanti verrà preso in considerazione l'esito della partecipazione ai lavori di gruppo che saranno promossi durante il corso.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso di Fiscalità dell'Economia Digitale è così articolato:
1) i caratteri dell'economia digitale, le sue problematiche e l'emersione del ruolo globale delle piattaforme digitali
2) la crisi del dovere fiscale alla luce della condotta delle multinazionali digitali; il superamento delle regole fiscali tradizionali; le iniziative internazionali ed europee e le ricadute sugli ordinamenti interni
3) l'imposizione diretta dei redditi derivanti da attività digitali. In particolare:
-la residenza e la stabile organizzazione digitale;
-la rilevanza fiscale dei dati e la protezione dei diritti dell'utente;
-le norme antiabuso;
-la cooperazione tra amministrazioni fiscali;
-fiscalità degli smart contracts
4) profili IVA dell'economia digitale
5) le criptovalute e la blockchain: aspetti fiscali
6) la robotizzazione dell'attività produttiva ed il ruolo della fiscalità
7) l'importanza dell'intelligenza artificiale per i contribuenti, l'amministrazione finanziaria ed i giudici.

TESTI DI RIFERIMENTO

STUDENTI FREQUENTANTI:
1. R. Cordeiro Guerra, S. Dorigo, Fiscalità dell'economia digitale, Pacini Giuridica, Pisa, 2022, in corso di pubblicazione (solo alcune parti);
2. Appunti dalle lezioni e documentazione distribuita a lezione.
STUDENTI NON FREQUENTANTI
1. R. Cordeiro Guerra, S. Dorigo, Fiscalità dell'economia digitale, Pacini Giuridica, Pisa, 2022, in corso di pubblicazione (tutto il volume).

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

 

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi entro attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di svolgimento delle lezioni. La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà rilevata attraverso appello nominale su base casuale.
Gli studenti iscritti al corso sono tenuti a comunicare alla docente prima dell'inizio di ciascuna lezione se saranno assenti, scrivendo una e-mail con oggetto: "giustificazione".
Sarà consentito un massimo di 3 assenze ingiustificate.

FISCALITÀ E RESPONSABILITÀ DELL'IMPRESA

Docenti: BARTOLI ROBERTO, 3 CFU
LAROMA JEZZI PHILIP, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

CONOSCENZE
Obiettivo del corso è quello di fare conseguire allo studente conoscenze relative alle regole generali in tema di tassazione dell'impresa ed ai principi fondamentali della responsabilità da reato dell'impresa. In particolare, per quanto riguarda la fiscalità, il corso intende offrire una conoscenza di base dei principi e delle tecniche che governano la tassazione dei redditi prodotti da società commerciali e del regime impositivo delle operazioni di riorganizzazione aziendale.
In ordine alla responsabilità da reato dell'ente, scopo del corso è fare apprendere la natura e le funzioni di tale responsabilità, avuto riguardo soprattutto ai criteri di imputazione e ai meccanismi sanzionatori e di esclusione/attenuazione della responsabilità.

CAPACITA':
A) Capacità di affrontare le principali questioni che emergono nella fiscalità e nella responsabilità dell'impresa, sia a livello di scelte legislative, che di interpretazione applicativa.
B) Capacità di ricerca di materiale normativo, bibliografico e di loro utilizzazione ai fini della impostazione di problemi giuridici.

COMPETENZE:
Su un piano generale, predisposizione a capire il perché delle problematiche che si pongono nella materia, assumendo una prospettiva volta alla argomentazione e alla giustificazione delle possibili soluzioni, piuttosto che alla acquisizione di nozioni definitorie. Più in particolare, sensibilità alle conseguenze fiscali delle scelte imprenditoriali ed al rapporto tra responsabilità d'impresa e i principi generali desumibili dalla nostra Costituzione; capacità di creare collegamenti tra le conoscenze acquisite in altri settori del sapere (es. gerarchia delle fonti, attività di interpretazione del giudice, diritto penale, parte generale) e quelle relative alla fiscalità e alla responsabilità d'impresa.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Per quanto concerne la responsabilità da reato dell’impresa, il corso avrà ad oggetto la disciplina contenuta nel d.lgs. 231/2001. Quanto alla parte tributaria, sarà analizzata la variabile fiscale nelle scelte imprenditoriali e le operazioni di ristrutturazione dei gruppi societari.

PREREQUISITI

Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto Costituzionale Generale, Diritto Privato I. E' fortemente consigliato aver sostenuto l'esame di Diritto penale I e di Diritto Tributario.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale, nel corso delle quali sarà alternato l'esame dei principi e delle norme con l'analisi dei profili applicativi con riferimento a orientamenti della prassi e casi giurisprudenziali interni ed internazionali. 
Si svolgeranno, inoltre, seminari e conferenze con studiosi ed esponenti delle professioni e dell'Amministrazione finanziaria.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

potranno essere sostenute separatamente- una relativa al programma penale ed una concernente i profili fiscali. La valutazione, oltre che alla capacità di rispondere al quesito, comprenderà anche la capacità di effettuare collegamenti tra ambiti diversi nonché la proprietà di linguaggio giuridico.

PROGRAMMA ESTESO

Esame orale. Esso si svolgerà in due parti -che potranno essere sostenute separatamente- una relativa al programma penale ed una concernente i profili fiscali. La valutazione, oltre che alla capacità di rispondere al quesito, comprenderà anche la capacità di effettuare collegamenti tra ambiti diversi nonché la proprietà di linguaggio giuridico.
Per quanto concerne la responsabilità da reato dell’impresa, il corso avrà ad oggetto la disciplina contenuta nel d.lgs. n. 231 del 2001 e si articolerà in due parti. La prima si concentrerà su alcune questioni a carattere generale, avuto riguardo soprattutto alle ragioni di un sistema punitivo avente come destinatario l’ente, nonché alle peculiarità di tale sistema derivanti dalla particolare struttura dell’ente. Nella seconda parte verranno approfonditi alcuni aspetti più specifici della disciplina: i principi di garanzia, i soggetti responsabili, i reati presupposto, i criteri di imputazione soggettiva, con particolare riferimento ai modelli organizzativi e alle condizioni di esonero dalla responsabilità, il sistema sanzionatorio.

1) Parte Speciale, concernente:
- l’analisi del regime fiscale conseguente alla scelta della struttura attraverso la quale l’attività d’impresa viene esercitata;
- l’analisi delle variabili fiscali a cui un’impresa può andare incontro e le possibili strategie difensive;
- l’analisi dell’attuale impianto normativo che regola i reati tributari ex D.Lgs. n. 74/2000.

TESTI DI RIFERIMENTO

1) Responsabilità di impresa:
G. De Vero, La responsabilità penale delle persone giuridiche, Milano, Giuffrè, 2008, ISBN 978-88-1414717-3 (a eccezione delle seguenti pagine: 69-114, 261-304 e 327-363).

2) Fiscalità di impresa
STUDENTI FREQUENTANTI: appunti presi a lezione, ppt e materiali forniti durante le lezioni;
STUDENTI NON FREQUENTANTI: 
G. Falsitta, Corso istituzionale di diritto tributario, CEDAM, edizione 2022, pp: 453-454; 461-532.

In alternativa:
M. BEGHIN e F. TUNDO, Manuale di Diritto Tributario, Giappichelli, edizione 2022:
pagg. 355 – 478 e 532-595.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'obiettivo n. 16 - Pace, giustizia e istituzioni forti.

ALTRE INFORMAZIONI

Co-docenza con il Prof. Philip Laroma.
Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di svolgimento delle lezioni. 
La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà rilevata attraverso appello nominale su base casuale. Gli studenti iscritti al corso sono tenuti a comunicare alla docente prima dell'inizio di ciascuna lezione se saranno assenti, scrivendo una e-mail con oggetto: "giustificazione". Sarà consentito un massimo di 5 giustificazioni.

FONDAMENTI STORICI DEL DIRITTO EUROPEO

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

SABBIONETI MARCO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere le nozioni di diritto e di giustizia alla luce della nascita e dello sviluppo storico dello spirito europeo dall'età classica all'epoca contemporanea mediante un’indagine di carattere prevalentemente storico-filosofico. Attraverso una ricostruzione sintetica della storia della filosofia del diritto, arricchita da riferimenti a temi tipici della filosofia della storia, verranno ripercorse le tappe fondamentali della nascita e della formazione del pensiero giuridico europeo.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

L'idea d'Europa; Lo spirito europeo dalle origini all'età contemporanea; Lo spirito europeo raccontato attraverso i "miti"; Diritto e giustizia tra storia della filosofia del diritto e filosofia della storia.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

Lezione frontale

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale

PROGRAMMA ESTESO

L'idea d'Europa; Lo spirito europeo dalle origini all'età contemporanea; Lo spirito europeo raccontato attraverso i "miti"; Il mito del pellegrino; Il mito di Amleto; il mito di Panurge; il mito di Faust; il mito di Don Giovanni; L'idea di diritto e di giustizia nel pensiero della Grecia classica e nel pensiero post-classico e alessandrino; Diritto e giustizia nella filosofia stoica; Il diritto e la giustizia d fronte alla "novità" cristiana: da Tertulliano a Sant'Agostino; Diritto e giustizia nella filosofia scolastica: da Tommaso d'Aquino al nominalismo; Ockham e l'elaborazione della nozione di diritto soggettivo; Diritto e giustizia nella riforma protestante; Il pensiero giuridico in età moderna: la nascita della forma-Stato.

TESTI DI RIFERIMENTO

- STUDENTI FREQUENTANTI: appunti presi durante le lezioni;
- STUDENTI NON FREQUENTANTI: l'esame verterà sui seguenti libri di testo: F. CHABOD, Storia dell'idea d'Europa,  Roma, 2010; G. MAMMARELLA, Storia e politica dell'Unione Europea, Roma, 2013.

GIUSTIZIA COSTITUZIONALE COMPARATA

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

BENVENUTI SARA, 3 CFU
IBRIDO RENATO, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

L'insegnamento è volto a fornire agli studenti una conoscenza dei principali sistemi di giustizia costituzionale in un'ottica comparatistica. L'insegnamento è volto altresì a fornire la capacità di riconoscere e comparare profili quali la composizione, struttura e funzionamento dei principali sistemi di giustizia costituzionale, l'efficacia delle sentenze e il loro ruolo nelle rispettive forme di governo e di stato.
Gli studenti saranno in grado di ricercare autonomamente e analizzare casi giurisprudenziali al fine di verificare analogie e differenze tra gli approcci istituzionali ed ermeneutici dei diversi modelli di giustizia costituzionale e di cogliere le dinamiche interne ai modelli con riferimento alle modalità di accesso alla giustizia e alle reciproche influenze con le altre corti costituzionali e con le corti sovranazionali europee.
Saranno anche capaci di comparare i principali modelli di giustizia costituzionale con riferimento a temi comuni e centrali della giustizia costituzionale (accesso alla giustizia, giudici e processo democratico, ruolo della dissenting opinion, tutela dei diritti fondamentali, utilizzo del metodo comparativo come canone ermeneutico, dialogo tra le corti etc.) e di riflettere criticamente sulle linee evolutive interne ai modelli e sui trend di convergenza/divergenza a livello europeo e globale.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso si propone di studiare i modelli di giustizia costituzionale, la loro evoluzione storica e reciproca influenza, il loro attuale funzionamento e le loro peculiarità in un'ottica comparatistica. Saranno approfonditi e messi a confronto ordinamenti specifici.
Gli ordinamenti presi in considerazione saranno analizzati anche facendo ampio ricorso a casi giurisprudenziali relativi ad alcune tematiche comuni.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame occorre avere superato Diritto costituzionale generale e Diritto privato I. E' fortemente raccomandato il superamento di Sistemi giuridici comparati.
Tali requisiti non si applicano agli studenti che partecipano ai programmi di scambio (ad esempio Erasmus+).

METODI DIDATTICI

L'insegnamento è in forma seminariale.

Ci saranno anche alcune lezioni frontali e alcune lezioni tenute da docenti ed esperti stranieri invitati di volta in volta. Saranno discussi materiali e sentenze distribuiti in anticipo.
Gli studenti sono costantemente sollecitati ad esprimere le proprie opinioni e a confrontare le conoscenze già possedute con le nuove informazioni acquisite durante le lezioni.

Agli studenti frequentanti all'inizio del corso sarà distribuito il programma dettagliato delle lezioni.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per gli studenti frequentanti:
Partecipazione alla discussione in classe e relazione orale da presentarsi durante il corso a partire da una bibliografia distribuita in anticipo.

In particolare, la relazione consiste nell'approfondimento di uno specifico sistema di giustizia costituzionale straniero (inquadramento costituzionale, sistema delle fonti, forma di governo, composizione e funzioni della corte costituzionale, efficacia delle sentenze etc.) oppure nell'approfondimento di un tema di giustizia costituzionale in un'ottica comparatistica (accesso alla giustizia, tutela dei diritti fondamentali, collegialità e dissenting opinion, dialogo tra le corti, comunicazione e giustizia etc.).
A partire da una bibliografia di base suggerita in anticipo, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di ampliare la bibliografia, ricercare e analizzare casi giurisprudenziali, approfondire criticamente e in un'ottica comparatistica il tema assegnato e di esporre oralmente in classe il proprio lavoro, anche mediante l'utilizzo di slide. Dovrà dimostrare di saper lavorare in gruppo coordinandosi con i colleghi e di stimolare il dibattito in classe.

Studenti non frequentanti:
L'esame ha forma orale e solitamente consiste in due o tre domande.

La prima domanda ha carattere generale, in modo da consentire allo studente di dimostrare non solo le conoscenze acquisite ma anche la capacità di effettuare collegamenti fra le varie parti del programma applicando il metodo comparativo.
La seconda domanda ha carattere più puntuale e verte su un specifico modello o tema affrontato a lezione.
La terza domanda è rivolta a discrezione del docente quando emerga ancora un profilo di incertezza sulla valutazione da assegnare, ad esempio in ragione del significativo divario tra la valutazione delle due domande già rivolte.
La valutazione è sufficiente se tutte le risposte risultano sufficienti e se, nel complesso, non emergano lacune gravi o errori grossolani. La valutazione è ottima se tutte le risposte sono esaustive e dimostrano capacità di analisi critica e proprietà di linguaggio.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si propone di studiare i modelli di giustizia costituzionale nella loro prospettiva storica e nel loro attuale
funzionamento.
Dopo un'introduzione di carattere generale volta ad individuare i macro-modelli e i loro fondamenti teorici, l'attenzione si concentrerà sulle concrete esperienze di giustizia costituzionale.
In primo luogo, verrà descritto il sistema degli Stati Uniti e degli altri ordinamenti che hanno adottato un controllo diffuso di
costituzionalità delle leggi (Grecia, Irlanda,
Paesi scandinavi da un lato, Canada e Australia dall'altro).
In secondo luogo, verranno descritti i sistemi accentrati dell'Europa continentale con particolare riguardo alle esperienze più significative (Austria, Germania, Spagna, Portogallo) e prendendo in considerazione anche i paesi ex socialisti.
Infine verranno messe in evidenza le peculiarità dell'ordinamento francese e, tra i Paesi ove è assente un controllo di costituzionalità delle leggi, verrà
studiato il caso dell'Inghilterra alla luce dello Human Rights Act (1998) e del Constitutional Reform Act (2005).
I modelli saranno analizzati facendo ampio
ricorso a casi giurisprudenziali relativi ad alcuni temi (es. interruzione volontaria della gravidanza, eutanasia; genere
e orientamento sessuale; finanziamento pubblico ai partiti; leggi elettorali) che consentiranno di verificarne i diversi
approcci ermeneutici. Inoltre saranno anche approfondite alcune questioni teoriche relative al ruolo delle corti costituzionali nel processo democratico, collegialità e dissenting opinion, apertura e chiusura delle corti nel dialogo globale.
Dalla descrizione dei modelli emergerà il ruolo della giustizia costituzionale nella definizione dell'assetto della forma
di stato e di governo. Tenderanno ad emergere, altresì, da un lato le problematiche relative ai rapporti "verticali" tra corti costituzionali ed istanze giurisdizionali sovranazionali e internazionali, dall'altro quelle relative ai rapporti "orizzontali", ovvero al dialogo tra corti costituzionali.

TESTI DI RIFERIMENTO

Programma per i frequentanti:
- gli studenti che abbiano frequentato regolarmente sosterranno l'esame sugli appunti tratti dalle lezioni e sugli eventuali materiali indicati dai docenti all'inizio del corso.

Programma per i non frequentanti:
A) M. Caielli e E. Palici di Suni, La Giustizia Costituzionale nelle democrazie contemporanee, Wolters Kluwer Italia, 2017;
B) A. Di Martino, Le opinioni dissenzienti dei giudizi costituzionali, Napoli, Jovene, 2016
Cap. I (Par. 6-7 pp. 56-64), Cap. IV e Cap V.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

GIUSTIZIA RIPARATIVA

Docenti: BARTOLI ROBERTO, 3 CFU, SANNA ALESSANDRA, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: 
l’insegnamento vuole munire i futuri giuristi di strumenti diversi da quelli propri del modello punitivo, alla luce della recente legge di riforma del sistema penale che ha introdotto un sistema organico di giustizia riparativa (restorative justice).
Capacità: 
al termine del corso lo studente dovrà aver appreso la conoscenza teorico e pratica del nuovo modello per attuarlo attraverso gli appositi programmi. 
Competenze: 
approccio e linguaggio da osservare nella pratica dei percorsi di giustizia riparativa; gestione del conflitto derivante dal reato attraverso modalità imperniate su inclusività, parità e dialogo.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha ad oggetto la disciplina organica della giustizia riparativa.
La prima parte verte su definizioni, principi e obiettivi, 
la seconda parte sull’analisi degli  artt. 42-67 d.lgs. n. 150/2022 e alle novità sostanziali e processuali, la terza al concreto svolgimento dei programmi riparativi.

PREREQUISITI

Ai fini della comprensione della materia gli studenti dovranno possedere una conoscenza di base del sistema penale, nelle componenti sostanziali e processuali.

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale, attività di laboratorio e seminariali aperte alla partecipazione di mediatori e operatori del diritto esperti nella materia.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

La verifica si svolge tramite una prova orale costituita da almeno tre domande sui temi trattati in ambedue i moduli dell’insegnamento. 
La prima domanda, di carattere generale, mira a consentire allo studente di dimostrare la conoscenza: dei principi fondanti la giustizia riparativa, della disciplina organica, delle connesse norme di diritto penale, sostanziali e di rito; del funzionamento del sistema. Le altre domande, più puntuali, verificano la conoscenza dell'intero programma, l’abilità argomentativa, l’impiego corretto di linguaggio e dei concetti del modello riparativo. 
Nell'esame degli studenti frequentanti sarà apprezzato il riferimento ai temi e ai materiali analizzati a lezione.

PROGRAMMA ESTESO

Modulo I (diritto penale):
a) I caratteri differenziali tra paradigma punitivo e paradigma restorative: 
- Differenze concettuali e assiologiche
- Differenze terminologiche
b) L’ambito operativo della giustizia riparativa in Italia prima e dopo la c.d. riforma Cartabia:-
Gli istituti lato sensu riconducili al paradigma restorative prima del D. Lgs. 150/2022
- L’apertura di un percorso riparativo secondo il D. Lgs. 150/2022
- Restorative Justice ed enti
c) L’impatto della riforma su concetti e istituti codicistici di parte generale attinenti all’offesa, al danno e alla punibilità:
- Istituti relativi all’offesa e al danno: risarcimento del danno; non punibilità per particolare tenuità del fatto
- Istituti relativi alla punibilità: sospensione condizionale della pena; messa alla prova
d) Ipotesi di  problematicità con riferimento al ruolo dei protagonisti della vicenda punitiva e riparativa:-
I rapporti tra le parti direttamente coinvolte, anche nell’ipotesi di interruzione del percorso riparativo
- Il (nuovo?) ruolo del giudice e dell’avvocato
- Il ruolo degli stakeholders esterni alla vicenda concreta.
Modulo II (diritto processuale penale):
a) Il rapporto di complementarità tra giustizia riparativa e giurisdizione penale. 
- Finalità: economia processuale; coinvolgimento della persona offesa; responsabilizzazione dell’imputato/condannato
- Ostacoli: la difficile convivenza con le garanzie processuali. L’avvio del percorso riparativo e il ruolo del giudice: profili critici dell’art. 129 bis c.p.p.;
b) Il sistema di giustizia riparativa italiano nel quadro delle fonti internazionali 
- La Direttiva 2012/29/UE in tema di vittima, la Raccomandazione del Consiglio d'Europa 2018/8; la Risoluzione ECOSOC 2002/12. 
- La disciplina italiana: l’ambito tra teoria e prassi; definizioni, principi, soggetti, programmi, garanzie, servizi, strutture organizzative. 
c) Gli spazi processuali per la RJ.
- Nei modelli differenziati: la giustizia penale minorile e del giudice di pace. 
- Nel procedimento ordinario: la sospensione del processo con messa alla prova, l’iter per la declaratoria di tenuità del fatto; la fase esecutiva.
d) I profili operativi: 
- ruolo, obiettivi, tecniche dei mediatori; 
- le funzioni dell’UEPE e dei Centri di giustizia riparativa.
Una parte delle lezioni sarà dedicata a: seminari con mediatori esperti; laboratori per la simulazione di attività riparative previo studio di casi processuali.

TESTI DI RIFERIMENTO

Si consiglia uno dei seguenti volumi a scelta, da studiare nelle parti indicate nel programma:Bonini
, La giustizia riparativa (a cura di), Giappichelli, Torino, 2024;
Ceretti, Mannozzi, Mazzucato (a cura di), La disciplina organica della giustizia riparativa, Giappichelli, Torino 2024;
Bouchard- Fiorentin, La giustizia riparativa, Giuffrè, Milano, 2024.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'obiettivo n. 16 - Pace, giustizia e istituzioni forti.

ALTRE INFORMAZIONI

Corso in co-docenza: prof. Roberto Bartoli e   prof.ssa Alessandra Sanna.

 

INTERNATIONAL BUSINESS LAW

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

LUCIANO ALESSANDRO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

English

OBIETTIVI FORMATIVI

The course aims to:
- provide awareness of the most common organisational business models worldwide, their problems and their evolution;
- help to understand the main objectives that the European legislator is pursuing with regard to “business”; 
- analyse and understand the similarities and differences between the Business Law of the most developed countries;
- provide the tools to enable one to navigate in the context of global Business Law.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

The course will focus on “Business Law” from an international perspective, with specific reference to convergence and persistence in Corporate Law and to Corporate Governance and its political economy. Particularly, the evolution of the large enterprise, the medium-small one and the category of public companies will be discussed, also from an empirical perspective.

PREREQUISITI

The course requires knowledge of the basic principles of Business Law.

METODI DIDATTICI

Frontal lessons.
During the lessons, practical cases and examples of documents will be discussed with exercises.
Additional materials may be distributed to students via the Moodle platform.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Oral examination: for all students, without distinction, the examination will be oral. The oral examination consists of two/three questions, which tend to be wide-ranging and non-mnemonic, plus any additional specific questions where it seems necessary to better assess the candidate.
It is also essential to demonstrate knowledge of the conceptual categories of private law presupposed by business law.

PROGRAMMA ESTESO

Topics:
- convergence and persistence in Corporate Law and Governance;
- Corporate Governance and its political economy;
- the board of directors and the shareholders' meeting;
- the corporate "controls";
- institutional investors in Corporate Governance
- shareholder activism, engagement, empowerment, long-termism;
- majority control and minority protection;
- comparative Corporate Governance in closely held corporations and in public companies;
- governance by institutional investors in a "stakeholder world", with specific reference to the
value of sustainability;
- the role of technological tools in Business Law: the so-called “CorpTech” instruments.

TESTI DI RIFERIMENTO

J. Gordon-W.G. Ringe (edited by), The Oxford Handbook of Corporate Law and Governance, Oxford, 2018, paragraphs 1, 2, 3, 12, 14, 15, 17, 25, 30.

ALTRE INFORMAZIONI

Moodle platform: on the course Moodle page, slides of some lectures and other related material will be uploaded for the students’ use. This material may be distributed, in addition or as an alternative to the use of the Moodle platform, electronically at the end of the lessons.

LA DIFESA DEI DIRITTI ATTRAVERSO IL DIRITTO: INTRODUZIONE ALLO STUDIO CLINICO DEL DIRITTO

Docenti: CAPUTO GIUSEPPE, 3 CFU, SANTORO EMILIO, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: italiano e inglese per  percorso protezione dei diritti fondamentale di fronte alla Corte EDU

OBIETTIVI FORMATIVI

a) Fornire agli studenti la visone del diritto non come quadro regolativo, ma come strumento che attraverso “l’immaginazione giuridica” e l’inventio consente di trasformare i “guai privati” in problemi giuridici. 
b) Consentire agli studenti di gestire in prima persona casi in uno dei 5 percorsi  lavorando a contatto con giudici, richiedenti protezione internazionale e operatori dei centri di accoglienza, detenuti e personale carcerario, o di interloquire con le pubbliche amministrazioni sui profili discriminatori dei loro bandi o con quelle sanitarie su questioni regolate dal biodiritto. Per chi scegli di occuparsi di Corte EDU il corso mira a fornire gli strumenti per partecipare alla clinica sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte e alla Corte interamericana dei diritti umani. 
Naturalmente il corso può essere scelto, lavorando in uno dei percorsi anche se non si intende poi partecipare a nessuna clinica, o ci si riserva di pensare in futuro alla partecipazione di una di esse. In particolare il percorso sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte ha una sua autonomia anche pratica rispetto alla clinica articolata sulla comparazione tra Corte Edu e Corte inter-americana.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso è pensato come introduttivo alla partecipazione a una delle 5 cliniche sviluppate dalla Scuola con il Centro l'altro diritto. Nella fase introduttiva sarà presentato il diritto non visto ex parte principis come strumento regolativo, ma visto ex parte populi come strumento attraverso cui le persone possono trasformare i loro guai privati in problemi giuridici. Successivamente gli studenti saranno divisi in gruppi a seconda del tema (e eventualmente della clinica) di loro interesse

PREREQUISITI

Per tutti è raccomandato aver sostenuto gli esami di filosofia del diritto e diritto costituzionale. A seconda dei singoli percorsi scelti è poi raccomandato aver sostenuto o frequentare in contemporanea: per chi si occupa di richiedenti protezione internazionale, diritto degli stranieri e diritto dell'UE, per chi si occupa di persone in esecuzione pena, diritto penale, sociologia del diritto e procedura penale, per chi si occupa di discriminazione, diritto degli stranieri, per chi si occupa di Corte EDU, diritto dell'UE e argomentazione giuridica.

METODI DIDATTICI

Dopo la fase introduttiva, gli studenti potranno scegliere uno dei 5 seguenti percorsi seminariali che si svolgeranno in parallelo: 1) la difesa dei diritti delle persone richiedenti protezione internazionale; 2) la protezione dei diritti umani di fronte alla Corte EDU 3) la protezione dei diritti delle persone in esecuzione penale; 4) il contrasto della discriminazione istituzionale; 5) dal biodiritto ai diritti bioetici --. Per chi sceglie di occuparsi di Corte EDU il corso mira a fornire gli strumenti per partecipare alla clinica sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte e alla Corte interamericana dei diritti umani.
Tutti i percorsi avranno carattere seminariale e richiederanno la partecipazione attiva degli studenti che dovranno dimostrare di acquisire le capacità di gestire direttamente i casi. Il percorso sulla Corte EDU sarà svolto in parte in inglese (che è la lingua prevalentemente usata dalla Corte).
Ciascuno percorso tematico può essere considerato preliminare per la futura eventuale partecipazione a una specifica clinica legale tra le 5 dedicate alla protezione dei diritti, partecipazione che è da ritenersi una opzione facoltativa e non vincolante ai fini del completamento del corso. In particolare, il percorso sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte ha una sua autonomia anche pratica rispetto alla clinica articolata sulla comparazione tra Corte Edu e Corte inter-americana e si presenta come propedeutico a questa.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'acquisizione delle capacità di gestire i casi concreti sarà valutata principalmente durante il corso, si procederà una rapida verifica finale per confermare le capacità acquisite: sarà proposto allo studente la redazione di una scheda su un caso da gestire o di un parere su un argomento. Gli studenti che sceglieranno il percorso sulla Corte EDU saranno valutati attraverso la partecipazione al moot court.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si articolerà in una fase introduttiva e in 5 percorsi specifici
Fase introduttiva: in essa sarà presentato il diritto non visto ex parte principis come strumento regolativo, ma visto ex parte populi come strumento attraverso cui le persone possono trasformare, attraverso “l’immaginazione giuridica” e l’inventio, i “guai privati” in problemi giuridici. 
5 percorsi (ognuno con un suo coordinatore che poi sarà il coordinatore della clinica corrispondente): 
1) La difesa dei diritti delle persone richiedente protezione internazionale: sarà ricostruito il quadro normativo di riferimento e presentata la giurisprudenza nazionale ed europea rilevante con particolare attenzione alle decisione della sezione specializzata immigrazione presso il tribunale di Firenze. Negli incontri saranno coinvolti magistrati e avvocati esperti nelle diverse forme di protezione internazionali. Si farà particolare attenzione ai permessi rilasciati ex art. 19 T.U.I. e alla protezione delle vittime di sfruttamento lavorativo (coordinatrice dottoressa Salomé Archain).
2) La protezione dei diritti umani di fronte alla Corte EDU: sarà discussa la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo e le principali sentenze della Corte EDU su alcuni diritti (in particolare divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti, diritto alla vita, diritto alla non discriminazione, diritto al giusto processo, diritto ad essere protetto dalla schiavitù e dal lavoro forzato, diritto alla vita individuale e familiare). Parteciperà come docente il prof. David Thór Björgvinsson, già giudice della Corte Edu. La prova finale consisterà in un moot court in cui gli studenti divisi in gruppi si confronteranno sostenendo le tesi del ricorrente e dello Stato, su un tema concordato durante le lezioni (coordinatrici: dottoressa Daniela Ranalli, giurista presso il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa competente per l’esecuzione delle sentenze della Corte EDU, dottoressa Sofia Ciuffoletti). 
3) La protezione dei diritti delle persone in esecuzione penale: sarà illustrato l'ordinamento penitenziario e il ruolo tanto della magistratura di sorveglianza quanto degli operatori carcerari. Magistrati di sorveglianza, medici e operatori penitenziari saranno chiamati ognuno a discutere con gli studenti un tema specifico (coordinatore dott. Giuseppe Caputo, contitolare del corso).
4) Il contrasto delle discriminazione istituzionale: saranno esaminate, spesso con giuristi e ricercatori esperti, le disposizione sul contrasto della discriminazione prevista dalla normativa Comunitaria e da quella nazionale, il meccanismo della diffida e gli strumenti per agire in giudizio contro le discriminazioni (coordinatrice dottoressa Bianca Cassai). 
5) Dal biodiritto ai diritti bioetici: saranno discussi, spesso con docenti, ricercatori e medici esperti dei diversi problemi, i principali problemi bioetici e i testi normativi che permettono di gestire i guai sanitari privati e trasformarli in problemi giuridici. Si cercherà di fare un focus regolazione delle nuove tecnologie in ambito sanitario  e uno sul confine tra cura e libertà dei soggetti disabili (coordinatore dottor Carlo Botrugno).

TESTI DI RIFERIMENTO

I materiali didattici saranno indicati durante il corso a seconda della clinica scelta.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Il corso prevede la frequenza effettiva e attiva obbligatoria e si può sostenere solo da frequentanti. Ad ognuno dei 5 percorsi non saranno ammessi più di 20 studenti per garantirne il carattere seminariale. Gli studenti che intendono partecipare alle cliniche in questo anno accademico, e che non hanno già indicato questa scelta partecipando all’“Avviso di selezione per la partecipazione alle cliniche legali e alle attività di didattica innovativa” della Scuola di Giurisprudenza per le cliniche legali, dovranno indicarlo entro le vacanze di Pasqua.

LABOUR ECONOMICS

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

GIANNELLI GIANNA CLAUDIA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Inglese

OBIETTIVI FORMATIVI

The course aims at giving the theoretical and applied tools for answering these questions through the lenses of labour economics.

The student will have acquired, at the end, knowledge and understanding
of the labour  market functioning. The student will be able of applying them and of making judgements thanks to the acquired communication and learning
skills.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

What does the future of work look like for  people? What about gender equality in education and the labour market? 
I focus on gender differences, since one of the more prevalent topics in labour economics deals with gender inequalities in the labour market in terms of the gender participation, wage and representation gaps.

PREREQUISITI

First level Microeconomic and Macroeconomics

METODI DIDATTICI

Lectures and Students’ Seminars

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

The exam consists in a written test and, for students who actively participate in the discussion, part of the test can be substituted by a presentation in class of one paper chosen by the student from the reading list I suggest. The course is intended for both the curricula in economics and development economics.

PROGRAMMA ESTESO

What is the future of work for people? What about gender equality in education and in the labour market? What are the impacts of economic shocks - the pandemic, climate changes - on gender differences? What is the state of the Sustainable Development Goal (SDG) 5, “Achieve gender equality and empower all women and girls” and SDG 8, “Promote sustained, inclusive and sustainable economic growth, full and productive employment and decent work for all”?
I focus on gender differences, since one of the more prevalent topics in labour economics deals with gender inequalities in the labour market in terms of the gender participation, wage and representation gaps.
In the first part of the course I illustrate how economic models can be applied to labour market phenomena, such as labour supply and participation, labour demand by firms, the formation of human capital and wage determination, discrimination and migration. In parallel, I present some practical applications on the use of data to test empirically fundamental econometric relationships in the labour markets. 
The second part of the course is more policy oriented and I focus on gender issues in the labour markets  of developed and developing countries. A number of topics will be dealt with on the basis of a list of seminal contributions in the literature, such as gender gaps in education and earnings, discrimination, women’s empowerment in the household and the effects of climate shocks and migration.

TESTI DI RIFERIMENTO

George J. Borjas, Labor Economics, Mc Graw Hill, 8TH EDITION, 2020
I shall provide a reading list for the topics of the second part of the course, from which the student can choose one paper to study and present.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Sustainable Development Goal (SDG) 5, “Achieve gender equality and empower all women and girls” 
SDG 8, “Promote sustained, inclusive and sustainable economic growth, full and productive employment and decent work for all”

ALTRE INFORMAZIONI

A reading list of the relevant papers will be provided during the lectures

LAVORO E WELFARE: PERCORSI STORICI E FORME GIURIDICHE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

FROSECCHI GIULIA, 2 CFU
STOLZI IRENE, 4 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

L'insegnamento, anche in ragione del suo marcato carattere interdisciplinare, mira a mettere gli studenti a contatto con la complessità dell'universo del lavoro e di quello del Welfare coniugando un'indagine approfondita sulle loro origini con l'esame delle condizioni presenti guardate anche nella prospettiva delle sfide poste dal nuovo mondo globalizzato.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

L'insegnamento nasce dall'idea di mettere in relazione le competenze del cultore del diritto del lavoro e dello storico del diritto su un tema, come quello del  lavoro e del Welfare, che più di altri risulta da una complessa stratificazione di teorie, prassi, assetti normativi e istituzionali nei quali passato, presente e idee per il futuro si intrecciano fittamente.

PREREQUISITI

Per l'insegnamento valgono le propedeuticità previste dal regolamento del Corso di studio; è quindi necessario che gli studenti abbiano superato l'esame di diritto privato I e di diritto costituzionale generale. Considerati gli argomenti affrontati dall'esame è tuttavia fortemente consigliato aver superato gli esami di diritto del lavoro e di storia del diritto II.

METODI DIDATTICI

I docenti affiancheranno alle lezioni frontali modalità didattiche innovative volte a favorire, sulla scorta delle conoscenze acquisite attraverso le lezioni frontali, una discussione critica sui temi affrontati a lezione. In questa ottica verranno organizzate letture di fonti legate alla storia e all'attualità del diritto del lavoro, proiezione di materiali video e dibattiti a squadre tra gli studenti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Gli esami si svolgeranno in forma orale. Nel colloquio i docenti formuleranno tre-quattro domande volte a verificare la corretta assimilazione dei contenuti dell'esame stesso e la padronanza degli strumenti metodologici adeguati allo studio della storia del diritto e del diritto del lavoro. Verrà in particolare verificata la capacità dello studente di connettere la dimensione storica del sapere giuridico con le questioni di attualità legate al tema del lavoro e del Welfare.
Lo studente conseguirà una valutazione ottima (27-30) se in grado di restituire in maniera estesa, corretta e appropriata i temi oggetto delle domande; una valutazione mediana (22-27) se presenta alcune lacune nell'acquisizione degli argomenti e nella esposizione degli stessi. Conseguirà una valutazione sufficiente o appena più che sufficiente (18-21) in caso di incertezze e lacune diffuse. La valutazione sarà invece insufficiente nel caso di estese lacune, di errori di ragionamento e di linguaggio inadeguato.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso prenderà in esame un arco diacronico che dalla fine del 1800 arriva fino al presente. I docenti selezioneranno alcuni snodi rilevanti di questo lungo tratto di storia affiancando alle tradizionali lezioni frontali attività di didattica innovativa di tipo laboratoriale (v. metodi didattici). Lavoro e Welfare verranno assunti come due capitoli contigui nella costruzione degli ordinamenti presi in esame, e segnatamente l'ordinamento liberale, quello dell'Italia fascista e il democratico. In particolare, si cercherà di mettere in luce se e come i riferimenti al lavoro (a diverse concezioni del lavoro) concorrano a determinare anche i diversi assetti di Welfare che si sono via via succeduti nel tempo. 

I principali argomenti trattati saranno i seguenti: 

* Il dies a quo: la questione sociale di fine Ottocento
 - Industrializzazione e rinnovata visibilità del lavoro;
 - I 'difetti sociali del codice civile': il lavoro subordinato come locatio operarum (il licenziamento ad nutum integra un'ipotesi di abuso del diritto?);
 - Il lavoro come forza rivoluzionaria: la prognosi marxista;
 - La risposta degli ordinamenti continentali: la legislazione sociale, un'eccezione che conferma la regola? Obiettivi (distogliere le masse dalla prospettiva rivoluzionaria?) e destinatari (alcuni lavoratori deboli o indeboliti); l'esperienza probivirale.
- Sindacati, società di mutuo soccorso, villaggi industriali :  alle origini dello Stato sociale?. In particolare, la diversa ispirazione dei villaggi industriali: Crespi d'Adda, villaggio Falck, la Olivetti (proiezione de: Il polline e la ruggine). 


* La prima guerra mondiale e l'ordine Novecentesco. 
- società e Stato: dalla separazione alla relazione. 
- intervento economico e sociale dello Stato; l'idea di sicurezza sociale; dalla legislazione sociale alla politica sociale: un cambio di paradigma. Lavoro e produzione (vs. proprietà?). 
 
*L'Italia fascista: 
- Lavoro, una delle parole chiave del Novecento (anche di quello a vocazione totalitaria): la Carta del lavoro, gli interventi normativi sul rapporto di lavoro individuale, la legge sindacale del 1926. 
- Una nuova idea di politica sociale: il legame con la costruzione dello Stato totale (proiezione di materiali video); 

* Italia democratica: 
- La doppia discontinuità: prendere le distanze dal Ventennio fascista e dalla più risalente esperienza liberale. Un passaggio non scontato anche sul fronte del lavoro e del Welfare; 
- Costituzione, lavoro e diritti sociali. Paese reale e paese legale:  le inchieste parlamentari sulle condizioni dei lavoratori e sulla disoccupazione; la Sicilia di Danilo Dolci. 
- Art. 39: la complessa eredità del corporativismo;  
- Le vie del rinnovamento: la centralità della questione epistemologica nella riflessione giuridica. 
- I trenta gloriosi: tutele individuali e collettive; gli accordi per la parità salariale; lo Statuto dei lavoratori.
- Il diritto del lavoro dell'emergenza e la stagione neocorporativa; 
- Lavoro, Welfare ed Europa: 
- Donne e lavoro: dall'Italia liberale al Jobs Act: capacità, funzione o uguaglianza?

TESTI DI RIFERIMENTO

*Per gli studenti frequentanti: appunti delle lezioni con le integrazioni di testi eventualmente suggerite dai docenti.

*Per gli studenti non frequentanti:
- Manifesto per un diritto del lavoro sostenibile, a cura di B. Caruso, R. Del Punta, T. Treu in "Lavoro Diritti Europa", 3, 2020. Il testo può essere letto e scaricato al seguente link:   http://csdle.lex.unict.it/Archive/AC/Webliography/Blogs/20200521-032536_Manifesto_Caruso_Del_Punta_Treupdf.pdf
- G. Cazzetta, Legge e Stato sociale. Dalla legislazione operaia ai dilemmi del Welfare senza legge, in "Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno", 46, 2017, tomo I. Il testo può essere letto e scaricato al seguente link: http://www.centropgm.unifi.it/cache/quaderni/46/0109.pdf

Orlandini G. (2022), I nuovi obblighi procedurali per le imprese che delocalizzano: il punto debole restano le sanzioni, in RGL, n. 3, I, 393 ss.
Romei R. (2022), La nuova procedura in caso di cessazione di una unità produttiva, in RIDL, n. 1, 29 ss.
Nuzzo V. (2022), Delocalizzazioni e chiusure di stabilimenti: i nuovi limiti all'iniziativa economica privata tra scelte legislative e prospettive possibili, in RIDL, n. 1, 518 ss.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

LEGISLAZIONE EUROPEA DEI BENI CULTURALI

 

LIBERTÀ, SICUREZZA, CYBERSECURITY

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docenti

GIANNELLI MATTEO, 4 CFU
SIMONCINI ANDREA, 5 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso fornirà agli studenti gli strumenti per comprendere appieno le questioni riguardanti la nozione costituzionale di sicurezza giuridica. Gli studenti svilupperanno specifiche abilità e conoscenze su come le tematiche connesse alla sicurezza si intrecciano con la protezione delle libertà fondamentali sia nel mondo reale che in quello digitale.
Durante il corso gli studenti acquisiranno le seguenti abilità e conoscenze:
Analizzare e comprendere le evoluzioni della nozione di sicurezza in relazione alle dinamiche della forma di stato e di governo.
Delineare le potenziali risposte sia a livello nazionale che europeo in tema di sicurezza giuridica, con riferimento alle sue molteplici concezioni.
Analizzare le modalità attraverso le quali i progressi della tecnologia digitale influiscono sulla nozione di sicurezza e sui diversi attori pubblici e privati all'interno della società.
Esaminare l'ordinamento giuridico multilivello in cui si inserisce l'Italia e il ruolo crescente dei diversi regolatori nel plasmare la risposta normativa agli sviluppi tecnologici.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso approfondisce i principali profili costituzionali della nozione di sicurezza e del suo rapporto con la protezione e la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, sia nel mondo reale che in quello digitale.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

L'insegnamento si svolge attraverso:
a) lezioni frontali;
b) seminari e conferenze;
c) attività laboratoriali ed esercitazioni su casi e sentenze;
Queste ultime riguarderanno casi concreti nei quali sono affrontati problemi relativi alle sicurezza e alla cybersecuriy e ai loro riflessi sulle libertà fondamentali.
Le esercitazioni si svolgeranno in forma seminariale o con la tecnica della lezione rovesciata. Esse saranno rivolte a familiarizzare con:
- l'operatività concreta degli istituti;
- eventuali contrasti giurisprudenziali;
- la conformità ai principi costituzionali (italiani ed europei) delle soluzioni prospettate.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame si svolgerà per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, in forma orale. Per gli studenti frequentanti, oltre all'esito dell'esame orale, la valutazione terrà conto della partecipazione attiva alle lezioni, alle attività laboratoriali ed all'esame dei casi, della eventuale predisposzione di elaborati scritti e sarà orientata a determinare la capacità di usare criticamente le nozioni impartite durante il corso. Per la frequenza occorre partecipare al 75% delle lezioni.
Per gli studenti non frequentanti l'esame sarà volto ad accertare la conoscenza e la comprensione critica delle nozioni e informazioni acquisibili dal materiali indicati, considerate anche in un quadro storico, con particolare riferimento alla normativa del settore e alla giurisprudenza conferente.
Indicativamente, la prova orale consisterà in tre domande. La valutazione sarà espressa in trentesimi secondo le seguenti fasce di voto:
- 18-23: lo/la studente/studentessa mostra una sufficiente conoscenza degli argomenti e non compie errori grossolani o non ha lacune gravi.
- 24-26: oltre ai requisiti di sopra, lo/la studente/studentessa mostra una buona conoscenza degli argomenti, riesce a organizzare un discorso di buona qualità, dimostra un lessico adeguato ed espone linearmente gli argomenti.
- 27-30: oltre ai requisiti sopra, lo/la studente/studentessa risponde in modo brillante con capacità critica; sa operare nessi e collegamenti tra argomenti; dimostra di conoscere non solo i principi costituzionali di riferimento ma opera anche riferimenti alla giurisprudenza più rilevante citata nelle fonti analizzate/fornite.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso approfondisce i principali profili costituzionali della nozione di sicurezza e del suo rapporto con la protezione e la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, sia nel mondo reale che in quello digitale. 
Con riferimento al primo ambito particolare rilievo verrà dato alla Costituzione repubblicana del 1948 e alle diverse dimensioni giuridiche di sicurezza che emergono dalla lettura delle sue disposizioni normative. Accanto alla nozione classica di sicurezza e al suo rapporto con il concetto di ordine pubblico verranno affrontate le questioni che sono sorte negli anni successivi all’entrata in vigore della Costituzione e in quelli più recenti (es. sicurezza urbana e integrata, sicurezza sanitaria, sicurezza ambientale, .). Con riferimento al secondo ambito ci si soffermerà sul problematico rapporto tra diritto costituzionale e spazio digitale, con particolare attenzione alla nozione di sicurezza informatica e ai riflessi nel nostro ordinamento della regolazione europea in materia di nuove tecnologie. Ciò a partire dalle Direttive NIS 1 e 2, senza dimenticare gli altri interventi normativi che proteggono i diritti nello spazio digitale (es. GDPR, AI ACT, DSA).
Nella parte del Corso dedicata alle attività laboratoriali la partecipazione attiva degli studenti verrà incoraggiata attraverso la lettura e la discussione di documenti di varia natura (articoli scientifici, testi normativi, sentenze) o la sottoposizione di appositi casi di studio.

TESTI DI RIFERIMENTO

STUDENTI FREQUENTANTI
Potranno sostenere l'esame sugli appunti e sui materiali che verranno indicati all'inizio del Corso.
STUDENTI NON FREQUENTANTI
- Giovanna Pistorio, La sicurezza giuridica. Profili attuali di un problema antico, Napoli, Editoriale Scientifica, 2021;
- Tommaso F. Giupponi, Sicurezza e potere (voce), in Enciclopedia del diritto. Potere e Costituzione, Milano, Giuffrè, 2023, pp. 1149-1173;
- Andrea Simoncini e Samir Suweis, Il cambio di paradigma nell’intelligenza artificiale e il suo impatto sul diritto costituzionale, in Rivista di filosofia del diritto, 1/2019, pp. 87-106;
- Erik Longo, La disciplina della cybersecurity nell’Unione europea e in Italia., in F. Pizzetti (et. al), La regolazione europea della società digitale, Torino, Giappichelli, 2024, pp. 203-234.

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare devono iscriversi alla piattaforma MOODLE.

LINGUA GIURIDICA

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

BAMBI FEDERIGO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso, attraverso l’esame dello sviluppo storico della lingua del diritto e dei suoi aspetti teorici, vuole fornire le conoscenze adeguate a un uso consapevole della lingua nei diversi registri e nelle diverse modalità del discorso giuridico.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Non è vero che la lingua del diritto sia sempre artificiosa, ridondante, arcaica, oscura, un’antilingua secondo Italo Calvino. Scorrendo le pagine di grandi giuristi, da Scialoja a Calamandrei e Satta, non solo si scoprono una scelta lessicale, una sintassi, una piacevolezza di lettura che nulla hanno da invidiare a quelle di maestri della letteratura, ma anche l’idea che la proposizione giuridica per essere veramente tale deve essere chiara perché chiaro deve essere il pensiero giuridico.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

Ore di lezione: 48. Parte del corso si svolgerà in forma seminariale con la partecipazione attiva degli studenti impegnati nella scrittura e riscrittura di testi giuridici e nell’edizione diplomatico-interpretativa di documenti antichi.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame di profitto si svolgerà oralmente: lo studente dovrà discutere la relazione scritta assegnata al seminario e rispondere a due domande sul programma trattato a lezione, dimostrando di sapere usare la lingua nei suoi diversi registri e nelle diverse modalità del discorso giuridico e dando prova di capacità organizzativa, di ragionamento critico, di sintesi e concisione quando occorrono; cioè, insomma, di essere consapevole e partecipe dello sforzo che il giurista deve fare per rendere il suo scrivere efficace e comprensibile a tutti i destinatari, diretti e indiretti. Incredibile a scriversi (e a leggersi): l’esame servirà ad accertare se gli studenti abbiano studiato e dunque appreso il programma e gli insegnamenti del corso.

PROGRAMMA ESTESO

Si adotterà un punto di vista particolare, quello della lingua come strumento di espressione del pensiero giuridico. Per superare un luogo comune: che la lingua del diritto sia sempre artificiosa, ridondante, arcaica, oscura, una vera antilingua come l’ha definita Italo Calvino. E invece no. Scorrendo le pagine di grandi giuristi, da Scialoja a Calamandrei, a Satta, non solo si scoprono una scelta lessicale, una sintassi, una piacevolezza di lettura che nulla hanno da invidiare a quelle di maestri della letteratura, ma anche l’idea che la proposizione giuridica – che pur non può rinunciare al lessico tecnico – per essere veramente tale deve essere chiara perché chiaro deve essere il pensiero giuridico (Scialoja): macché lingua del diritto necessariamente involuta e ampollosa! 
E tutti coloro che lavorano con le parole del diritto, o con una lingua tecnica, sarebbe forse il caso che tenessero bene a mente questo principio, liberando il loro scrivere (e il loro parlare) di appesantimenti e concrezioni vecchie di secoli: nel corso si cercherà di mostrare come, alternando lezioni storico-teoriche con esercitazioni su testi anche della pratica del diritto, e tenendo conto delle recenti novità legislative introdotte sul punto. 
Ecco i principali argomenti che saranno trattati: 1) tra latino e volgare: la nascita e lo sviluppo della lingua del diritto; 2) il confronto con altre lingue: il francese, il tedesco e – oggi – l’inglese; 3) la lingua della legge, la lingua della pratica del diritto, la lingua dell’amministrazione: come sono state, come sono e come dovrebbero essere.
In particolare: 
Introduzione: una diagnosi impietosa, Calamandrei e l’onesta corruttela, Calvino e Gadda; tecnicismi specifici (oblato), ridefinizioni (attività contrattuale), tecnicismi collaterali (risalente); la scrittura di un parere; la sintassi del discorso giuridico: anteposizioni, imperfetto narrativo, sovraestensioni dell’infinito in frasi completive, frasi lunghe, eccesso di subordinate; il principio di chiarezza e sinteticità; le ragioni di una lingua oscura: sull’insegnamento dell’italiano del diritto; il programma e l’organizzazione del corso.
La lingua giuridica che nasce nel processo: Capua (partendo dal Boccaccio...); Prato e un bando bilingue del 1287; certe denunce penali; il Tribunale della Mercanzia di Firenze. 
Per un profilo storico della lingua del diritto: alle origini, ancora Capua e poi la riscoperta bolognese; il ruolo del notaio e i diversi tipi di volgarizzamento; le parole nuove; lo scienziato del diritto e la questione della lingua; un cambiamento epocale: il francese che si sostituisce al latino; l’influenza del tedesco; un nuovo protagonista, l’inglese: il professionista, la transazione, da ultimo la stepchild adoption. 
Un esempio di buona scrittura giuridica: la sentenza n. 42/2017 della Corte costituzionale?
La lingua del diritto tra vizi e virtù: ancora su un vecchio pregiudizio (con richiamo di Calvino e Gadda); Manzoni e Muratori; Calamandrei alla Costituente (e Scialoja); la Costituzione un modello per tutti; le caratteristiche lessicali, sintattiche e retoriche della Costituzione del 1948; la Costituzione come modello di tecnica legislativa; una legge leggibile: la sentenza n. 364 del 1988 della Corte costituzionale; alla scoperta del lessico giuridico; ancora sui tecnicismi specifici: il caso di reato e quello di stare a contadino; e attenzione agli errori! Le ridefinizioni, i tecnicismi collaterali; confusione e possesso; di talché e salvo. La sintassi: enclisi del sì, sovraestensioni dell’infinito in frasi completive, completive con l’infinito, posizione dell’aggettivo rispetto al nome, anteposizione del verbo al soggetto, l’uso del congiuntivo, participio presente con valore verbale, imperfetto narrativo, astratti e nominalizzazioni; la lunghezza delle frasi e del periodo: qualche esempio tratto soprattutto dalla giurisprudenza; sintesi e concisione; l’evoluzione legislativa e giurisprudenziale; uno sguardo alla punteggiatura: la virgola, il punto e virgola, i due punti; la conclusione con Alessandro Manzoni e Roberto Ridolfi. 
La lingua dell’amministrazione: le caratteristiche della lingua dell’amministrazione; una lapide fiorentina, una poesia celebre e una riscrittura scherzosa; il burocratese; certi “utenti” particolari; Meuccio Ruini, Vincenzo Monti, Lionardo Salviati, Francesco Guicciardini e la lingua degli uffici; tecnicismi specifici e tecnicismi collaterali; titolo di viaggio; la sintassi, in particolare sulla nominalizzazione e la ridondanza (moduli appositi); la semplificazione, dall’Ottocento a oggi; la formazione del burocrate; la lingua dell’amministrazione come modello per la nascente lingua nazionale; un verbale e un avviso. 
Per uno scrivere del diritto chiaro e sintetico: principi generali sulla scrittura pubblica efficace; la strada da seguire: gli indici di leggibilità; le caratteristiche lessicali e sintattiche: da cambiare sempre? Brevità, sintesi, concisione; attenzione alla condensazione. Per un breviario di buona scrittura giuridica.

Il corso prevede una partecipazione "intensa" degli studenti attraverso prove di scrittura e di riscrittura: ogni frequentante presenterà relazioni sulle molteplici forme della lingua del diritto e attraverso un concreto esercizio di scrittura si allenerà a formare testi (e pensieri) che siano il più possibile privi delle caratteristiche che spesso fanno della lingua giuridica un vero stereotipo di «antilingua»: pseudo-tecnicismi, parole antiquate e inutili, costruzioni complesse non giustificate dalla complessità delle questioni affrontate etc. etc. D'aiuto potrà essere il corretto uso dei vocabolari e delle risorse (anche di rete) che la tecnologia mette oggi a disposizione: nel corso si cercherà di dare una formazione di base sull'uso di questi strumenti, anche attraverso visite guidate (all’Accademia della Crusca) e la partecipazione a seminari esterni.  Utile a stimolare lo sviluppo di tecniche di soluzione di problemi sarà anche qualche breve rudimento di tecnica paleografica che gli studenti apprenderanno sul campo quando verranno messi di fronte a una carta d'un manoscritto trecentesco per un tentativo d'edizione diplomatico interpretativa.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti frequentanti:
appunti delle lezioni e materiali che saranno distribuiti dal docente attraverso la piattaforma Moodle.
Per gli studenti non frequentanti:
Luca Serianni, Prima lezione di grammatica, Roma-Bari, Laterza, 2006, pp. 3-165;
L’italiano giuridico che cambia, a cura di Federigo Bambi e Barbara Pozzo, Firenze, Accademia della Crusca, 2012, pp. 3-247;
Piero Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 1-128.

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi sulla piattaforma Moodle; 
La frequenza viene verificata mediante appello a lezione.
Non sono ammesse più di tre assenze non giustificate.

MEDIAZIONE DEI CONFLITTI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

LUCARELLI PAOLA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze 
Concetti e disciplina in tema di mediazione. 
Capacità 
A) Capacità di affrontare le principali questioni teoriche e pratiche che emergono in materia di ADR e mediazione. 
B) Capacità di ricerca di materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale e di loro utilizzazione ai fini della corretta impostazione e soluzione di problemi. 
Competenze 
Gestione dei modelli di ADR e mediazione.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Strumenti di giustizia consensuale per la gestione e prevenzione del conflitto.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali, esercitazioni in aula.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

ESAME FINALE: l'esame di Mediazione dei conflitti dovrà essere sostenuto in un'unica prova orale, al termine del corso.
Durante l'esame lo studente deve dimostrare padronanza dell'argomento.

La prova orale consisterà in tre domande: una a carattere generale, una centrata su uno specifico tema, una di carattere più pratico sulle tecniche di mediazione. La valutazione consentirà il superamento dell'esame se le risposte risultano pienamente sufficienti e non emergano errori grossolani o lacune. La valutazione sarà ottima se le risposte risultano esaustive. Saranno presi in considerazione anche i seguenti profili: capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza, capacità di ragionamento critico, qualità dell'esposizione, competenza nell'impiego del lessico specialistico, efficacia e linearità dell’esposizione.

PROGRAMMA ESTESO

Tecniche di negoziazione
Potere, diritto, interesse, teoria del conflitto
La mediazione civile e commerciale nell’ordinamento giuridico e nella riforma Cartabia
La mediazione demandata dal giudice
Simulazione e discussione di testi
Giustizia riparativa e mediazione penale
La Giustizia consensuale: quale futuro per le professioni?
Mediazione in laboratorio

TESTI DI RIFERIMENTO

per i non frequentanti: "La mediazione attraverso la comprensione. Sfidare il conflitto: principi e tecniche di un metodo rivoluzionario" di Gary Friedman e  Jack Himmelstein; Franco Angeli.

In alternativa: 
R. Ballreich, F. Glasl,
La gestione sistemica dei conflitti nelle organizzazioni.
Concetti, metodi ed esercizi per comprendere la dinamica interpersonale e organizzativa dei conflitti
Editore:Utet Giuridica
2021. “Traduzione a cura di Danila Moro”

E' indispensabile lo studio di:
Direttiva UE 52/2008, il D.lgs. 28/2010 (dopo la riforma Cartabia), il DM 180/2010, la sentenza della Corte costituzionale 272/2012.

Per i frequentanti: i testi che saranno indicati durante le lezioni.

MEDICINA LEGALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

GUALCO BARBARA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Far acquisire allo studente nozioni base della medicina legale

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Esercizio abusivo della professione; professioni sanitarie; codice deontologico, obblighi giuridici del medico, responsabilità professionale, lesioni personali, violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, vittime di reato, imputabilità ed infermità mentale, CTU e CTP, il danno alla persona, cenni di traumatologia e tanatologia, cenni di tossicologia forense e di genetica forense.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale. Domane sull'intero programma svolto

PROGRAMMA ESTESO

esercizio professionale, professioni sanitarie, figure giuridiche e professionali sanitarie, esercizio abusivo della professione, codice deontologico, responsabilità disciplinare, obblighi giuridici del medico (referto, rapporto) segreto professionale, diritto alla riservatezza, segnalazioni sanitarie, responsabilità professionale penale civile e amministrativa, lesioni personali, violenza sessuale, la perizia e la consulenza tecnica, il danno alla persona, l'invalidità e l'inabilità nelle assicurazioni private, nelle assicurazioni sociali e nella sicurezza sociale. Psichiatria e psicopatologia forense, infermità che causano vizio totale o vizio parziale di mente, disturbi di personalità, disturbi parafilici, serial killer e criminal profiling, vittimologia, cenni di tossicologia e di genetica forense.

TESTI DI RIFERIMENTO

Buccelli C., Fineschi A., Norelli G.A. (2013). Medicina legale e delle assicurazioni. PICCIN editore.

Materiale fornito dai docenti durante il corso

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

ORDINAMENTO GIUDIZIARIO E FORENSE

Docente: FICCARELLI BEATRICE, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI. L’insegnamento ha lo scopo di offrire allo studente le conoscenze basilari dell’ordinamento giudiziario e forense italiano aggiornati alla riforma Cartabia, anche al fine di conferire al medesimo competenze adeguate per intraprendere i percorsi professionali successivi alla laurea relativi all’accesso alla magistratura e alla professione di avvocato (nonché alle professioni a queste ausiliarie e correlate).

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Conoscenza dell’ordinamento giudiziario e forense alla luce dei principi costituzionali e sovranazionali

PREREQUISITI

Conoscenza del diritto costituzionale

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali anche in forma seminariale

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale o scritto su richiesta dello studente

PROGRAMMA ESTESO

1. Nozione, fonti e modelli di ordinamento giudiziario
2. L’evoluzione storica
3. I principi costituzionali in materia di ordinamento giudiziario
4. Il CSM ed i Consigli giudiziari
5. Accesso, formazione, progressione e professionalità dei magistrati
6. Il sistema tabellare e l’organizzazione degli uffici giudicanti
7. Deontologia e responsabilità del magistrato
8. Il ruolo dell’avvocato
9. Avvocatura e processo
10. L’interazione tra avvocato e cliente
11. Principi di deontologia forense

TESTI DI RIFERIMENTO

Per i frequentanti saranno indicati testi e forniti materiali di studio all'inizio del corso
Per i non frequentanti: 
F. Dal Canto, Lezioni di ordinamento giudiziario, Torino, 2024

ALTRE INFORMAZIONI

Ulteriori indicazioni possono essere fornite all'inizio del corso

POLITICA ECONOMICA

 

PRIVATE COMPARATIVE LAW

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

URSO ELENA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Inglese

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si prefigge di sviluppare negli studenti un'ampia visuale nello studio delle varie soluzioni accolte in due ampi ambiti del diritto privato (diritto dei contratti e responsabilità civile), in diversi sistemi giuridici. E' rivolto sia agli studenti italiani, sia agli studenti stranieri.  
Più specificamente, l'attenzione sarà rivolta a una serie di questioni di particolare interesse, analizzate alla luce della dimensione interna, europea, internazionale e transnazionale, nel volgere lo sguardo alle nuove sfide da affrontare nella realtà contemporanea, accogliendo un'ottica comparatistica.
I principali obiettivi formativi si possono così sintetizzare:  favorire la comprensione delle modalità con le quali taluni settori di rilevanza civilistica sono regolati sia a livello statale (dal diritto costituzionale, dalle previsioni di legge ordinaria, dalla normativa regolamentare, dalla giurisprudenza, dalle decisioni delle autorità di garanzia, dalle prassi e dagli usi consolidati), sia in uno scenario più esteso, nel quale le influenze di natura sociale e culturale sono profondamente profonde nel definire la fisionomia di un esteso panorama giuridico, non delimitabile dai confini nazionali. Sicché, il fine primario consiste nell'accrescere la propensione degli studenti a esercitare la propria capacità di analisi critica, nel porsi di fronte alle diversità e alle analogie, alle concordanze e alle differenze riscontrabili tra le soluzioni giuridiche, colte unitamente alle tendenze espresse dalla società.
Si adotterà un metodo innovativo, allo scopo di accentuare l'attitudine degli studenti ad approfondire contesti centrali, di rilevanza privatistica, grazie a un'impostazione che valorizzi l'apporto del diritto comparato.
Dopo aver richiamato le linee portanti del quadro culturale tramite il necessario riferimento agli studi storici, filosofici, sociologici, politici ed economici - di grande interesse per una visione articolata delle molteplici aree del diritto privato - il corso mira a fornire agli studenti la possibilità di accrescere la loro consapevolezza della complessità del panorama giuridico, in costante mutamento.
Allo scopo di evidenziare il collegamento fra temi di carattere generale, questioni teoriche e specifici problemi di tipo concreto, sarà proposta una serie di "case study" sin dall'inizio del corso, al fine di giungere gradualmente alla comprensione di problemi di notevole rilevanza, in età contemporanea - da affrontare in modo interdisciplinare - relativi ad alcuni nuovi ambiti della normativa in materia contrattuale e di illecito civile, (come può dirsi per il regime giuridico dei cosiddetti “smart contracts”- nel settore dei servizi bancari, delle telecomunicazioni, etc. - da esaminare alla luce dell'esigenza di tutelare la riservatezza, i dati personali, l'identità individuale, in attuazione delle indicazioni promananti sia dalle normative nazionali, sia dal diritto dell'Unione Europea – regolamenti e direttive concernenti le attività svolte, servizi forniti offerti o beni offerti in ambito "digitale", come ad es. il GDP, il la direttiva sulla privacy digitale, DSA e il DMA  - svolgendo una comparazione altresì con ordinamenti giuridici esterni all'UE; oppure con riferimento alle regole specifiche  - contenute spesso nella legislazione speciale - operanti nel settore della tutela della salute, da analizzare unitamente ai principi e agli orientamenti giurisprudenziali concernenti la responsabilità civile per i casi di colpa medica, e alle linee guida e ai codici etici elaborati per definire una cornice deontologica nei singoli settori professionali, sia nei sistemi ove esiste un sistema sanitario pubblico, con carattere universale, sia in quelli nei quali è contemplata solo una copertura assicurativa, obbligatoria e no, etc.). Si terrà conto, al contempo, di taluni specifici problemi sorti durante e dopo la fase di emergenza sanitaria, dovuta alla pandemia da COVID-19, nonché a seguito di gravi vicende belliche, tuttora in corso, e all'espansione crescente dei settori in cui si fa ricorso alla cosiddetta "intelligenza artificiale" (o meglio di dispositivi tecnologici di ultima generazione - robot ed internet of things, metaverse, Chatbot, ChatGPT. etc.-  regolati dalla cd. "legge dell'UE sull'IA") alla luce dell'esigenza di porre degli argini a tutela dei diritti delle persone.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso mira ad analizzare alcuni profili centrali del diritto dei contratti e della responsabilità civile da un’ottica comparatistica, con particolare attenzione alle sfide dell'era tecnologica (es. usi ed abusi della cd. "intelligenza artificiale"). Affronta questioni di rilevanza sia teorica, sia pratica, sollecitando l''analisi critica in considerazione dell'effettività ed equità delle soluzioni esaminate, specie in presenza di diverse forme di disparità, per diverse ragioni.

PREREQUISITI

Buona conoscenza della lingua inglese.

METODI DIDATTICI

Le lezioni si svolgeranno in presenza, in aula, al campus di Scienze Sociali di Novoli. Ogni lezione avrà una durata di un’ora e trenta (con una breve pausa dopo i primi quarantacinque minuti). Quanto ai seminari con esperti internazionali, si procederà alla loro videoregistrazione, che però non potrà esser né scaricata. né divulgata, ma sarà resa accessibile ai frequentanti, in caso di assenza giustificata.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI:
L'esame ha forma orale e consiste in una verifica avente ad oggetto i temi trattati durante il corso, con particolare riferimento alle principali questioni esaminate in ottica comparatistica, tramite lo studio di specifici testi, indicati nel corso delle lezioni e resi disponibili sulla piattaforma Moodle. Si terrà conto altresì dell'attiva partecipazione alle attività didattiche programmate. A scelta dello studente, sarà anche possibile presentare una relazione, da esporre oralmente in aula durante la seconda parte del corso (novembre 2023), e da redigere quindi per iscritto (e consegnare almeno dieci giorni prima dell'appello d'esame prescelto), dedicata a uno dei temi trattati nelle lezioni, espressamente concordato con il docente.

PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI:
L'esame ha forma orale e consiste in tre domande. La prima domanda ha carattere generale e consente allo studente di dimostrare  non solo le conoscenze acquisite ma anche la capacità di effettuare collegamenti fra le varie parti del programma, applicando il metodo comparativo. La seconda domanda ha carattere più puntuale e verte su una singola parte del programma. La terza domanda concerne i specifici aspetti trattati in una o più letture fra quelle indicate nel Syllabus.

PROGRAMMA ESTESO

Il diritto privato comparato è un settore centrale della comparazione giuridica. Il corso ha quale obiettivo primario l'analisi di alcuni ambiti del diritto dei contratti e della responsabilità civile, esaminati adottando il metodo comparatistico, con particolare attenzione ai profili interdisciplinari.
Più specificamente, si propone di approfondire una serie di problemi alla luce delle soluzioni accolte a livello interno, tenuto conto al contempo della dimensione europea, internazionale e transnazionale propria dell'odierno quadro giuridico, e delle sfide che la società contemporanea pone all'attenzione dei comparatisti. 
In primo luogo, ciascun tema sarà affrontato considerando la genesi e gli sviluppi delle varie regole, principi e teorie, nei distinti ambiti oggetto dello studio. Ci si soffermerà, ad esempio, quanto al diritto delle obbligazioni, su alcune definizioni, concetti e nozioni - di “contratto”, causa e “consideration” - sulle conseguenze dell'inadempimento, in molteplici ipotesi di violazione degli obblighi contrattuali, compresi i casi di impossibilità sopravvenuta,  di venir meno dell'equilibrio sinallagmatico, di sopravvenienza di circostanze imprevedibili - così da riflettere comparatisticamente su talune specificità ravvisabili in determinati sistemi privatistici (come la “doctrine of frustration of the purposes of contract”,  i principi in tema di '“hardship”, "force majeur", etc.).  Si proseguirà analizzando, quindi, varie situazioni fonti di responsabilità civile, per cogliere le differenze sostanziali fra le regole operanti in presenza, rispettivamente, di condotte intenzionali e colpose, tenuto conto sia della natura "civil remedies" apprestati in materia sia della pluralità delle funzioni ascrivibili alle condanne pecuniarie inflitte agli autori delle condotte lesive, per cogliere poi le peculiarità dei regimi di responsabilità oggettiva, specie in tema di prodotti difettosi,  e i collegamenti con la norme disciplinanti la proprietà – o meglio, le regole sulla titolarità dei diritti, il possesso sui beni mobili e immobili e la loro tutela – rivolgendo l'attenzione altresì ad istituti propri della tradizione di "common law" (come il "trust")  e agli "equitable remedies", nonché a talune questioni in tema di proprietà intellettuale e  diritto d'autore, soprattutto in ambito artistico e culturale).
Il filo conduttore che unisce tali vasti contesti è rappresentato dal duplice intento di ripensare il ruolo svolto dal diritto privato nella realtà attuale, nella cosiddetta "era tecnologica", e di verificare criticamente l'effettività ed equità delle forme di tutela, specie in presenza di disequilibri, fra le parti contraenti, oppure di illeciti civili commessi violando i diritti fondamentali.
Dopo una parte dedicata alla descrizione del panorama culturale - basata sul richiamo dei profili affrontati in studi di rilevanza storica, filosofica, sociologica, politica ed economica - di estrema importanza nel disegnare un quadro completo delle questioni di interesse privatistico, il corso tende a fornire ai frequentanti la possibilità di acquisire una diretta percezione della complessità dello scenario, in costante mutamento, in cui si colloca il fenomeno giuridico.
A tal fine, sarà proposto un insieme di problemi concreti ("case study"), già nella parte iniziale delle lezioni, al fine di consentire una certa gradualità, nel percorso proposto, finalizzato a un approfondimento  progressivo sia delle questioni generali, sia di quelle specifiche – da affrontare in modo interdisciplinare - con particolare riferimento a nuove ipotesi  (quali quelle relative alla formazione, l'adempimento o la risoluzione di obbligazioni sorte in rete, come nel caso di  “smart contracts”- nel settore bancario, delle telecomunicazioni, etc.), alla luce dell'esigenza di tutelare la riservatezza, i dati personali, l'identità digitale, nel rispetto del diritto interno e dell'UE (o meglio dei regolamenti, come il  GDPR, e le direttive applicabili in materia). Il che consentirà una comparazione con sistemi giuridici esterni all'UE, in vari contesti: da quello relativo alla protezione della salute, in considerazione sia delle regole e dei principi concernenti la responsabilità medica e sanitaria, sia dei doveri istituzionali e individuali, con riferimento a quanto previsto tanto dalle fonti aventi forza di legge, quanto da linee guida e codici etici, in ordinamenti ove sia presente  un sistema sanitario pubblico (universale) e in altri nei quali invece questo è assente in tutto o in parte, essendo previste - in modo più o meno cogente - forme di copertura assicurativa, etc.).

TESTI DI RIFERIMENTO

PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI 

- Appunti delle lezioni, studio di testi integrativi ed analisi di casi e materiali che saranno indicati durante lo svolgimento del corso. 
- Letture introduttive consigliate:
1) Marta Infantino, "Integration through Comparative Private Law: Four Lessons from Cappelletti", in 'International Journal of Constitutional Law' (I-CON), Volume 14, fascicolo 2, aprile 2016, pp. 492–497 (rivista reperibile anche online tramite OneSearch);
2) Elisabetta Grande, "Development of Comparative Law in Italy", in 'The Oxford Handbook of Comparative Law (I ed.), Oxford, OUP, 2006, a cura di Mathias Reimann-Reinhard Zimmermann, (Online: settembre 2012), pp. 107-130 (reperibile online in: https://www.academia.edu/12631998/Development_of_Comparative_Law_in_Italy);
3) Paula  Giliker, "Codification, Consolidation, Restatement? How best to systemise the modern law of tort", in 70(2) International and Comparative
Law Quarterly, 2021, pp. 271-305 (reperibile in biblioteca in open access: https://www.cambridge.org/core/journals/international-and-comparative-law-quarterly/article/codification-consolidation-restatement-how-best-to-systemise-the-modern-law-of-tort/D3A01016D2292D5067B7826A76047932);
4) Kenneth S. Abraham, G. Edward White, "Conceptualizing Tort Law: The Continuous (and Continuing) Struggle", in 'Public Law and Legal Theory Paper Series 2020-30, University of Virginia School of Law', March 2020 (pgs.1-63, in Social Science Research Network -SSRN-:https://ssrn.com/abstract=3555947).

PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI

1) Ermanno Calzolaio, Comparative Contract Law. An Introduction, London, Routledge, 2022 (Ist ed.). I seguenti capitoli: 2 (The sources of contract law); 3 (Promise and contract); 4 (The formation of contract); 5 (Pre-contractual negotiations); 7 (Mistake); 8 (Breach of contract);

2) - Mauro Bussani, Marta Infantino, "Tort Law and Legal Cultures", in 63 'American Journal of Comparative Law' (2015), pp. 77-108 (rivista reperibile in biblioteca nella banca dati HeinOnline, accessibile anche tramite Proxy: https://www.sba.unifi.it/cmpro-v-p-1507.html?newlang=eng);

3)  Paula  Giliker, "Codification, Consolidation, Restatement? How best to systemise the modern law of tort", in 70(2) International and Comparative
Law Quarterly, 2021, pp. 271-305 (reperibile in biblioteca in open access: https://www.cambridge.org/core/journals/international-and-comparative-law-quarterly/article/codification-consolidation-restatement-how-best-to-systemise-the-modern-law-of-tort/D3A01016D2292D5067B7826A76047932)

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare le lezioni dovranno iscriversi attraverso la piattaforma Moodle, all'inizio del corso, seguendo le indicazioni fornite dal docente ai fini della verifica della frequenza, durante il suo svolgimento. L'iscrizione è necessaria per accedere al programma dettagliato delle lezioni, ad alcuni dei materiali esaminati in classe e ad ulteriori testi, oltre che per partecipare alle varie attività didattiche previste.

PSICOLOGIA APPLICATA AL PROCEDIMENTO PENALE

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

FELICIONI PAOLA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso  è teso a valorizzare le connessioni tra sapere giuridico e psicologia nella prospettiva di una cultura integrata, arricchita dai princìpi del metodo scientifico.
Si delinea la necessità che il giurista familiarizzi con concetti, partizioni e nodi critici della psicologia: il corso mira  a favorire l’acquisizione di conoscenze di base sulle principali teorie e sui modelli d psicologia giuridica.
L’analisi critica della psicologia giuridica consentirà di  evidenziare  due differenti dimensioni della disciplina: la psicologia  “nel” diritto fondata sulla consapevolezza che nelle disposizioni penali e processuali penali figurano concetti e  definizioni di natura psicologica  che impongono un approfondimento a fini operativi; la psicologia “per” il diritto  come una scienza ausiliaria per gli operatori del diritto sulle questioni legate al caso concreto ossia una psicologia probatoria che tende d applicare i metodi e i risultati della psicologia pura alla pratica del diritto. 
In tale ottica, saranno affrontate le principali tematiche di approfondimento della psicologia giuridico-forense passando  dalle prospettive teoriche alle aree di intervento. Sul piano applicativo sarà possibile comprendere i risvolti operativi della psicologia in ambito processuale penale.
Inoltre, sarà oggetto di studio una nuova frontiera della psicologia che interagisce con il diritto processuale penale: si apre un fronte di riflessione sulla giustizia riparativa (ascolto di vittime minorenni o vulnerabili, sospensione del processo con messa alla prova)
Il corso è volto a fornire una chiave di lettura dell’esperienza processuale concreta, individuando gli strumenti più idonei a favorire una corretta amministrazione della giustizia entro un’inedita prospettiva di interdiscplinarietà.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Relazione tra psicologia e diritto; prospettive teoriche della psicologia forense; aree di intervento dello psicologo forense nel procedimento penale; aspetti cognitivi ed emotivo-affettivi del processo penale; le neuroscienze; psicologia della testimonianza; psicologia della decisione; lettura di casi giudiziari in chiave psico-forense

PREREQUISITI

Per sostenere l’esame è necessario conoscere le nozioni fondamentali di Diritto processuale penale

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali, conferenze, anche con esperti della materia, esercitazioni e seminari, utilizzando gli strumenti didattici consentiti dalla strutturazione delle aule. Si utilizzeranno altresì schemi, diagrammi di flusso, esempi di atti e materiale multimediale fruibile mediante la piattaforma Moodle.
Saranno analizzati casi giudiziari celebri.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame potrà essere sostenuto con un colloquio orale articolato in due domande e un argomento a scelta dello studente.
La valutazione consentirà il superamento dell'esame se le risposte saranno sufficienti e non contengano errori grossolani o lacune.
La valutazione sarà ottimale se le risposte saranno esaustive  e denoteranno: capacità di analisi critica; buon eloquio e correttezza argomentativa; capacità di analisi e di sintesi; ragionamento logico e sistematico; competenza nell'impiego del lessico tecnico specialistico; linearità e efficacia dell'esposizione.
La conoscenza meramente descrittiva non accompagnata da analisi critica e collegamenti sistematici può consentire il superamento dell'esame ma non una valutazione eccellente.

PROGRAMMA ESTESO

Nel coso vengono affrontate le seguenti tematiche (cfr. Testi di riferimento)
Evoluzione della psicologia (storia della psicologia, la psicologia nel XXI secolo;  le neuroscienze; i settori di intervento della psicologia);
Le applicazioni della psicologia nel processo penale (Gli errori sistematici e la le euristiche del giudizio; il ruolo dei mass-media; la psicologia forense)
La rivoluzione delle neuroscienze (l’apporto delle neuroscienze al processo penale);
Lineamenti di psicologia della testimonianza;
Lineamenti di psicologia della decisione penale.

TESTI DI RIFERIMENTO

A. Forza, La psicologia nel processo penale, Miano, 2018 (capitoli 1-10;  12-15),

Gli studenti frequentanti potranno preparare l'esame su dispense scritte delle lezioni.

Per tutti, frequentanti e non, si consiglia la lettura di G.M. Baccari – P. Felicioni (a cura di), La decisione penale tra intelligenza emotiva e intelligenza artificiale, Milano, 2023 (capitoli 1-2)

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi mediante la piattaforma Moodle.

RELIGIONS AND INTERNATIONAL RELATIONS

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

DE GREGORIO LAURA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Inglese

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso propone un approfondimento del diritto di libertà religiosa attraverso lo studio di alcuni significativi documenti internazionali (elaborati anche dai gruppi religiosi) nonchè delle sentenze pronunciate in particolare dalla Corte Europea dei Diritti dell'uomo e dalla Corte Suprema Canadese.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Diritto di libertà religiosa e ordinamento internazionale.

PREREQUISITI

Si richiede la conoscenza di nozioni di base di diritto pubblico e di diritto internazionale.

METODI DIDATTICI

Lezioni in aula con possibilità di attività seminariale concordata con i frequentanti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per gli studenti FREQUENTANTI
L’esame è orale e si articolerà in due parti:
(I) una presentazione su un caso giurisprudenziale o su un documento internazionale concordato tra la docente e lo studente;
(II) una domanda sul programma svolto durante le lezioni.

Per gli studenti NON FREQUENTANTI
L’esame è orale e si articolerà in tre domande sul libro di testo indicato.

Per TUTTI gli studenti
Costituiranno oggetto di valutazione la capacità di organizzare la materia; la capacità di ragionamento critico sullo studio realizzato; la qualità dell’esposizione orale; la competenza nell’impiego del lessico specialistico.

PROGRAMMA ESTESO

Diritto di libertà religiosa: la prospettiva dell'ordinamento internazionale.
Diritto di libertà religiosa: la prospettiva dei gruppi religiosi.
Diritto di libertà religiosa: la prospettiva della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e della Corte Suprema Canadese.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti FREQUENTANTI:
Il materiale didattico sarà consegnato a lezione e reso disponibile sulla piattaforma Moodle.

Per gli studenti NON FREQUENTANTI:
W. Cole Durham Jr., Javier Martinez-Torron, Donlu D. Thayer, Law, Religion and Freedom: Conceptualizing a Common Right, 1st Edition, Routledge, London 2021.

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle.

SISTEMI GIURIDICI AVANZATO

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

URSO ELENA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si prefigge di promuovere una visione critica, alla luce di una riflessione comparatistica basata sull'analisi e la conoscenza di alcuni temi centrali del diritto privato contemporaneo, tramite l'approfondimento, attuato grazie al metodo casistico unito all'analisi teorica, di profili particolarmente attuali e dibattuti in materia di diritti della persona, in diversi ambiti, valorizzando il profilo dell'uguaglianza da molteplici visuali (es . effettività dell'accesso alla giustizia, della tutela antidiscriminatoria, etc.). Lo studio terrà conto degli apporti del diritto dell'Unione Europea e degli orientamenti della Corte di Giustizia e della Corte Europea dei diritti dell'Uomo, valorizzando l'adozione di una prospettiva interdisciplinare e il ruolo del diritto internazionale, al tempo stesso. 
L'insegnamento tende a sviluppare le capacità di ricerca, di approfondimento e di sintesi, partendo dalla ricognizione diretta delle fonti del diritto, da un attento studio dei testi di riferimento e da una specifica valutazione delle varie soluzioni normative, al fine di apprendere ad esporre, verbalmente e per iscritto, sia le ragioni sottese alle diverse tesi proponibili, sia  le  argomentazioni volte a sostenere possibili alternative alle stesse, grazie a un confronto dialettico incentrato su un costante dialogo tra gli studenti, coordinato dalla docente. 
Un ulteriore, duplice obiettivo consiste nell'individuazione  ed utilizzazione degli  strumenti e dei metodi propri della ricerca giuridica in ambito comparatistico, attraverso la consultazione sia di testi cartacei in biblioteca, sia di banche-dati (contenenti monografie e ampi saggi, oltre che rassegne, commentari e note giurisprudenziali), cataloghi bibliografici (cartacei ed informatici), repertori, siti (istituzionali e no), in vista del reperimento di materiali sui quali basare lo studio dei temi, di volta in volta, oggetto di approfondimento (opere giuridiche - libri e articoli -, rapporti e studi - di istituzioni, enti e centri di ricerca, pubblici e privati-).
La didattica è finalizzata altresì all'accrescimento della propensione a svolgere ricerche individuali e di gruppo, allo scopo di sviluppare l'attitudine a cogliere i collegamenti tra le varie discipline e ad elaborare una visione critica, sensibile alle peculiarità proprie dei singoli ordinamenti giuridici e al pluralismo delle fonti. 
Infine, si intende accrescer la consapevolezza della complessità dello studio diretto delle fonti del diritto, in lingua straniera, tenuto conto anche delle possibili divergenze fra le varie impostazioni e metodologie accolte, pure con riferimento alla coesistenza di metodi giudiziali ed extragiudiziali di risoluzione dei conflitti.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso ha per oggetto lo studio del diritto privato comparato. Propone l'approfondimento, coniugando l'analisi teorica con il metodo casistico, di alcuni temi centrali afferenti a diverse aree della tutela civile dei diritti della persona sia nel contesto del diritto di famiglia e dei minori, sia in altri ambiti, esaminati alla luce di principi, libertà fondamentali e valori primari -uguaglianza, dignità, solidarietà sociale- nonché di un attento confronto tra i vari sistemi giuridici.

PREREQUISITI

Particolare interesse verso lo studio dei sistemi giuridici stranieri e del metodo comparatistico.

METODI DIDATTICI

Lezioni svolte seguendo sia il metodo della didattica  frontale, sia attraverso la possibilità, per gli studenti che frequentano con costanza il corso, di esporre dapprima verbalmente una relazione – da redigere quindi altresì per iscritto – dedicata a un tema oggetto del programma, concordato con la docente, onde stimolare un dibattito in classe con la partecipazione degli  altri studenti. Le lezioni seminariali, con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali, oltre che in presenza, saranno visibili anche da remoto (in live streaming).

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

STUDENTI NON FREQUENTANTI: Esame di profitto orale. Saranno posti tre quesiti, relativi a diverse parti del programma. Più precisamente, la prima domanda (a) verterà su profili generali inerenti alla tutela dei diritti della persona, oggetto del programma; la seconda (b) riguarderà alcuni temi specifici trattati nei capitoli della raccolta indicata come testo d'esame (a cura di E. Urso, intitolata "Leggi, diritto, giustizia ed etica", II ed., 2021); la terza (c) riguarderà questioni di interesse comparatistico - pure analizzate nel medesimo volume - che consentano di dimostrare un adeguato approfondimento della materia. La valutazione sarà, rispettivamente, ottima in caso di risposte complete ed articolate, buona in ipotesi di repliche complessivamente corrette, e sufficiente qualora non si superi un livello meramente espositivo.

STUDENTI FREQUENTANTI: Partecipazione attiva alle lezioni e agli incontri seminariali. E' sempre favorita e promossa la discussione in classe di vari temi oggetto del programma in relazione ai quali saranno fornite previe indicazioni bibliografiche e giurisprudenziali a tutti gli studenti frequentanti. 
Coloro che desiderino presentare una relazione in aula, approfondiranno altresì uno specifico argomento, esponendo oralmente una sintesi della propria ricerca alla classe, avvalendosi dell'uso di PowerPoint. In seguito, questi ultimi presenteranno un elaborato scritto (con frontespizio, indice, bibliografia e sitografia, corredato di note con citazioni delle fonti reperite), da consegnare (via e-mail) almeno una settimana prima dell'appello d'esame prescelto. All'esame orale, sarà loro richiesto di proporre l'analisi di specifici profili della tematica generale oggetto di studio, alla luce delle conoscenze acquisite tramite la ricerca, da un'ottica comparatistica. Ai fini della  valutazione si terrà conto della chiarezza espositiva della presentazione orale, della completezza ed originalità della relazione finale, della coerenza nell'argomentazione e della capacità di proporre una visione critica del tema analizzato, nell'affrontare le questioni giuridiche esaminate comparatisticamente, non limitata alla mera ricognizione delle fonti vigenti.

Coloro che invece non desiderino optare per la modalità appena descritta - e quindi non effettuino l'esposizione in classe e la redazione scritta di una relazione - sosterranno l'esame solo oralmente. In tal caso, le domande - vertenti sul programma del corso - avranno ad oggetto, rispettivamente: (a)  alcuni profili centrali inerenti alla tutela dei diritti della persona, oggetto del programma; (b) alcuni temi specifici trattati nel corso delle lezioni e dei seminari; (c) specifiche tematiche di interesse comparatistico che consentano di dimostrare un adeguato approfondimento della materia. La valutazione sarà, rispettivamente, ottima in caso di risposte complete ed articolate, buona in ipotesi di repliche complessivamente corrette, e sufficiente qualora non si superi un livello meramente espositivo.

PROGRAMMA ESTESO

Dopo una parte teorico-introduttiva, dedicata all'inquadramento storico-comparatistico di alcuni temi centrali del diritto privato comparato, nei principali sistemi giuridici contemporanei, inerenti alla sfera dei diritti della persona e della personalità, si passerà all'analisi di singoli profili correlati, rispettivamente, a singoli settori, con particolare attenzione alle ipotesi di illeciti fonti di danni non patrimoniali. Si dedicherà ampio spazio ai casi di discriminazione,  di violazione della riservatezza e dell'autodeterminazione, in vari contesti di rilevanza privatistica, evidenziando i collegamenti con altre discipline.
Nella fase iniziale, le lezioni saranno dedicate allo studio degli istituti centrali, alla loro genesi ed evoluzione. Nel corso delle lezioni seminariali, si approfondiranno invece specifici problemi tramite una costante interazione fra i frequentanti ed il docente.

TESTI DI RIFERIMENTO

PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI

Appunti delle lezioni, letture e materiali distribuiti durante il corso (brani tratti da testi di giuristi italiani e stranieri, casi giurisprudenziali e fonti  legislative), nonché altre integrazioni (comprese risorse multimediali) rese disponibili sulla piattaforma Moodle.
Alcuni capitoli di un volume in corso di pubblicazione (di cui saranno forniti i dettagli tramite aggiornamento del Syllabus ed avviso nelle News, con congruo anticipo, comunque prima dell'inizio del primo semestre dell'anno accademico 2024-2025).

PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI:

A) I seguenti capitoli del volume E. Urso (a cura di), "Leggi, diritto, giustizia ed etica. Un dialogo tra storia e presente", Tricase-Lecce, Libellula, II ed. 2021. Il testo è reperibile in più copie presso la biblioteca del Polo di Scienze Sociali di Novoli, alle seguenti collocazioni: 
- TESTO 340.11 URSOE/2021 (piano terra)
- GEN 340.11 URSOE/2021 (secondo piano).

a) Cap. IV, Parte I - M. G. Bernardini, Giustizia vs diritto? A proposito dei diritti delle donne con disabilità;
b) Cap. V, Parte I - Luca Giacomelli, Il giudice soggetto alla legge... che non c'è: giustizia, equità e doveri di solidarietà; 
c) Cap. VII, Parte I - Sofia Ciuffoletti, Quale prezzo per la libertà? Quale prezzo per la dignità?
d) Cap. I, Parte II - Danuta Mendelson, Gli exemplary damages nel diritto inglese: le origini di una legal doctrine;
e) Cap. II Parte II - Elena Urso, Il “crocevia tripartito" della responsabilità: una comparazione tra modelli legislativi e giurisprudenziali.
Una nuova (III) edizione è prevista per il 2024.

B) Alcuni capitoli di un volume in corso di pubblicazione (di cui saranno forniti i dettagli tramite aggiornamento del Syllabus ed avviso nelle News, con congruo anticipo, comunque prima dell'inizio del primo semestre dell'anno accademico 2024-2025).

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

ALTRE INFORMAZIONI

Sono considerati frequentanti gli studenti che abbiano seguito costantemente le lezioni. Eventuali assenze dovranno essere giustificate e non superare un decimo della durata del corso. Le presenze saranno accertate tramite un appello verbale, effettuato all'inizio e al termine di ciascuna lezione.
Coloro che, frequentato il corso e superato l'esame con esito positivo, fossero interessati a chiedere l'assegnazione della tesi di laurea in "sistemi giuridici avanzati", sono tenuti a inserire, fra gli esami facoltativi, quelli indicati dalla docente in quanto specificamente correlati al tema concordato. 
Ai laureandi è richiesta altresì una buona conoscenza della lingua straniera parlata nel Paese il cui ordinamento giuridico sarà oggetto della comparazione, essendo necessario esser in grado di leggere e studiare direttamente le fonti (dottrinali, legislative e giurisprudenziali). Le iscrizioni - da effettuare registrandosi sulla piattaforma Moodle - sono amesse entro la seconda settimana dall'inizio delle lezioni.

STORIA DEI MERCATI FINANZIARI

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

SABBIONETI MARCO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenza del funzionamento e della disciplina del mercato mobiliare anche alla luce del suo sviluppo storico.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Evoluzione storica dei mercati finanziari in Italia dall'Unità a oggi; La disciplina del mercato mobiliare; I principali contratti di borsa; Gli strumenti finanziari derivati; La giurisprudenza in materia di strumenti finanziari e di contratti derivati.

PREREQUISITI

Nessuno

METODI DIDATTICI

Lezione frontale

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Esame orale

PROGRAMMA ESTESO

Globalizzazione, ordine politico-giuridico e ordine economico-finanziario: rapporti di forza, dinamiche attuali, potenzialità e contraddizioni; I mercati finanziari: nozione e cenni storici; I mercati finanziari: evoluzione in Italia dall'Unità a oggi, con particolare riguardo allo sviluppo storico della regolamentazione delle società quotate; I mercati finanziari oggi: la disciplina positiva, il ruolo della legislazione europea e il confronto con la disciplina degli USA; Gli strumenti finanziari derivati: natura, classificazione e ruolo nei mercati finanziari; Gli strumenti finanziari derivati e le cosiddette patologie del mercato; Gli strumenti finanziari derivati nella giurisprudenza italiana.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per gli studenti frequentanti l'esame si svolgerà sugli appunti presi durante le lezioni, arricchiti da materiale di vario genere (saggi, articoli di stampa, etc.) che sarà reso disponibile sulla piattaforma Moodle.
Per gli studenti non frequentanti l'esame si svolgerà sui testi seguenti:
- G. SICILIANO, Cento anni di borsa in Italia, Bologna, 2001;
- F. ANNUNZIATA, La disciplina del mercato mobiliare, Torino, 2020, pp. 1-76; 91-251; 305-336.

STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO ROMANO

Sede: FIRENZE

6 Crediti

Docente

TAMBURI FRANCESCA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO

ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso ha l’obiettivo di fornire allo studente di giurisprudenza gli strumenti per comprendere in modo critico alcuni aspetti del suo futuro ruolo di ‘giurista’: la sua funzione sociale e la sua posizione in ambito culturale – aspetti fondamentali che proprio nell’esperienza giuridica romana iniziano a delinearsi in modo consapevole e peculiare – le origini del linguaggio e della tecnica argomentativa tipica del giurista quale specialista del diritto. Con particolare riferimento alla parte seminariale, infine, il corso mira a rendere lo studente capace di confrontarsi con alcuni grandi temi della storia del pensiero giuridico, degli istituti giuridici, della storia delle idee giuridiche, da solo e nel dialogo con i colleghi.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso si rivolge allo studente che abbia interesse a interrogarsi su alcune questioni centrali della nostra convivenza associata da un punto di vista storico, con uno sguardo particolare alla storia del diritto e del pensiero giuridico romano: la nascita del diritto, la nascita della figura del giurista come specialista del diritto, il rapporto diritto-politica (e diritto-religione), il significato di interpretazione, di giurisdizione e di argomentazione giuridica.

PREREQUISITI

Per sostenere l'esame, è necessario aver già sostenuto gli esami di Diritto privato I e di Diritto costituzionale generale. 
Per la preparazione dell'esame, inoltre, è opportuno avere presenti i contenuti dell'esame di Istituzioni di diritto romano, ancorché quest'ultimo esame non sia formalmente propedeutico

METODI DIDATTICI

Il corso sarà articolato in lezioni frontali e seminariali.
Durante il corso, inoltre, si svolgerà un progetto di didattica innovativa, Letture a confronto, grazie al quale gli studenti si confronteranno sulla lettura di un testo da scegliere tra un elenco proposto a lezione. Anche nel corso delle lezioni frontali, saranno particolarmente incentivati gli interventi degli studenti sugli argomenti in corso di trattazione e sarà favorito il confronto critico sui temi trattati.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

La verifica dell’apprendimento si sostanzierà in una prova orale, che avrà lo scopo di valutare la padronanza acquisita dallo studente rispetto agli argomenti trattati. 
Durante la prova orale lo studente frequentante potrà giovarsi del supporto delle slide contenenti fonti antiche distribuite al corso e far riferimento alla ricerca svolta personalmente e dai colleghi.
L'esame verterà su tutti i temi trattati durante il corso; il numero delle domande dipenderà dall'andamento del colloquio, variando a seconda della misura in cui sarà possibile valutare la preparazione dello studente sulla base delle risposte ricevute.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso propone un percorso di riflessione su alcuni temi centrali per la formazione del giurista e intende indurre lo studente a interrogarsi su alcune questioni spesso trascurate nella formazione del giurista (e non solo): la nascita del diritto, la nascita della figura del giurista come specialista del diritto, il rapporto diritto-politica (e diritto-religione), il significato di interpretazione, di giurisdizione e di argomentazione giuridica.

In una prima parte del corso, ci occuperemo della vera e propria storia del pensiero giuridico romano, nella prospettiva dell’indagine relativa alla storia di coloro i quali, in Roma antica, elaborarono il diritto fin dalla sua affermazione come paradigma organizzativo della comunità. Dunque, osserveremo quale fosse il ruolo dei pontefici chiamati a conservare e creare le regole necessarie per la vita della comunità, e poi i giuristi laici dalla repubblica al tardo impero. Nel percorrere questa storia ci confronteremo con il significato del termine interpretatio (interpretatione) e giurisditio (giurisdizione), nell’esperienza giuridica romana e nella nostra esperienza moderna. Indagheremo il passaggio da una dimensione orale alla rivoluzione della scrittura e alla costruzione di una vera e propria letteratura giuridica. Nel suo complesso, dunque, indagheremo come il sapere giuridico, proprio nell’esperienza romana, sia giunto ad acquisire i caratteri una vera e propria scienza e i suoi giuristi a divenire il primo paradigma di studioso, intellettuale votato allo studio e all’elaborazione del diritto.
Nell’ambito di questa storia, poi, ci soffermeremo sulla questione della nascita, ancora in Roma antica, della peculiare forma di argomentazione che è tipica dei giureconsulti: esamineremo come si sviluppano le tecniche di indagine e di rappresentazione del diritto e come prendono forma le pratiche discorsive che costituiscono il veicolo e il simbolo della riflessione giuridica occidentale.
Svolgeremo tutto il percorso approfittando di una lettura guidata delle fonti antiche, che verranno proposte in traduzione italiana e sottoposte al confronto in aula. Saranno proposte anche delle letture su temi specifici, scelti in accordo con gli studenti, per favorire il confronto aperto e l’arricchimento reciproco. Sarà possibile svolgere anche l’attività di didattica innovativa Letture a confronto.

Programma dettagliato per l'A.A. 2023-2024

martedì 27 febbraio 2024, ore 14-16 Introduzione al corso. Storia del diritto e problemi ‘di origine’
mercoledì 28 febbraio 2024, ore 10-12 Il diritto romano arcaico: i segni profondi di una tradizione giuridica
martedì 5 marzo 2024, ore 14-16 Lo squarcio nella continuità: la norma scritta
mercoledì 6 marzo 2024, ore 10-12 L’interpretatio e l’inesorabile presenza del giurista (Interpretatio | interpretazione)
martedì 12 marzo 2024, ore 14-16 Un nuovo giurista. La legittimazione sociale 
mercoledì 13 marzo 2024, ore 10-12 I primi sapienti del ius
martedì 19 marzo 2024, ore 14-16 La giurisprudenza del II secolo a.C.
mercoledì 20 marzo 2024, 10-12 Oralità. Segretezza. Memoria (Iurisdictio | giurisdizione)
martedì 26 marzo 2024, ore 14-16 Giuristi, pretori, editto. 
mercoledì 27 marzo 2024, 10-12 Un diritto di giuristi. Quinto Mucio Scevola
martedì 9 aprile 2024, ore 14-16 Un diritto di giuristi. Servio Sulpicio Rufo
mercoledì 10 aprile 2024, 10-12 Un diritto di giuristi. Marco Antistio Labeone
martedì 16 aprile 2024, ore 14-16 Un diritto di giuristi. Sesto Pomponio
mercoledì 17 aprile 2024, ore 10-12 Un diritto di giuristi. Giulio Paolo
martedì 23 aprile 2024, ore 14-16 Un diritto di giuristi. Domizio Ulpiano 
mercoledì 24 aprile 2024, ore 10-12 Argomentazione e diritto romano
martedì 30 aprile 2024, ore 14-16 Plinio, epistola 1.22: “dubbio, esitazione” e produzione del diritto
martedì 7 maggio 2024, ore 14-16 Discussione in aula del progetto Letture a confronto
mercoledì 8 maggio 2024, ore 10-12 Discussione in aula del progetto Letture a confronto
martedì 14 maggio 2024, ore 14-16 Discussione in aula del progetto Letture a confronto
mercoledì 15 maggio 2023, ore 10-12  Primo ospite 
venerdì 17 maggio 2024, ore 15 Seminario Intersezione/i – Argomentazione giuridica
martedì 21 maggio 2024, ore 14-16 Secondo ospite
mercoledì 22 maggio 2023, ore 10-12 Terzo ospite

TESTI DI RIFERIMENTO

PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI: 
- appunti delle lezioni
- materiale distribuito in aula

PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI: 

Gli studenti frequentanti possono scegliere tra uno di questi programmi: 

1) A. SCHIAVONE, Ius. L’invenzione del diritto in occidente. Nuova edizione, Torino, 2017, pp. 47-398

2) - A. SCHIAVONE, Linee di storia del pensiero giuridico romano, Torino 1994
- E. STOLFI, Gli attrezzi del giurista. Introduzione alle pratiche discorsive del diritto, Torino 2018

3) C. GIACHI, V. MAROTTA, Diritto e giurisprudenza in Roma antica, Roma 2021

Gli studenti non frequentanti interessati ai temi del corso (storia del pensiero giuridico romano, storia della giurisprudenza, storia dell'argomentazione giuridica) che vogliano confrontarsi con un libro di testo diverso da quello indicato possono rivolgersi alla docente

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

 

ALTRE INFORMAZIONI

L'iscrizione al corso degli studenti frequentanti avverrà tramite la piattaforma Moodle. L'iscrizione tramite la piattaforma Moodle può essere fatta fin dal mese di febbraio.
Nel corso di ogni lezione verranno proiettate slide relative agli argomenti trattati. Le slide saranno distribuite attraverso la piattaforma Moodle.
Per laurearsi in Storia del pensiero giuridico romano si richiede di sostenere gli esami di indirizzo presenti nella programmazione della nostra Scuola (in particolare, Diritto romano e Storia della Costituzione romana). Per qualsiasi informazione, rivolgersi alla docente.

STORIA DELLA COSTITUZIONE ROMANA

Docente: RAVIZZA MARIANGELA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si propone l'obbiettivo di fornire allo studente gli strumenti per conoscere un ‘sistema penale' ed un sistema ‘processual-penalistico' peculiari i quali, innestandosi in una esperienza giuridica per molti versi tuttora paradigmatica, consentono di individuare una costante di sviluppo di ogni esperienza giuridica: l'influenza esercitata dalle istituzioni politiche nelle trasformazioni dei sistemi di diritto penale.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso mira a fornire una conoscenza generale del diritto e del processo penale romano, analizzati sullo sfondo delle trasformazioni istituzionali di Roma, dall'età monarchica fino al tardo impero.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali, esercitazioni e conferenze. Didattica frontale: totale ore 42. Particolare attenzione sarà dedicata al diritto penale in genere e alla concussione in specie, con l'esame di fonti e letteratura, che saranno distribuite in copia agli studenti presenti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

La verifica dell'apprendimento si sostanzierà in una prova orale. Nella prova orale, consistente nella sollecitazione dello studente su un minimo di tre diversi argomenti, sarà valutata la maturazione critica dello studente in relazione ai temi trattati. Sarà valutata, in particolare, la conoscenza della storia delle istituzioni romane. Sarà inoltre valutata la capacità di comprendere interconnessioni tra i differenti ambiti e la consapevolezza critica complessivamente raggiunta in relazione ai contenuti del corso.
La valutazione sarà sufficiente se almeno due risposte su tre risulteranno pienamente sufficienti e se non emergeranno grossolani errori o lacune gravi. La valutazione sarà ottima se tutt'e tre le domande avrenno risposta esaustiva.

PROGRAMMA ESTESO

Il programma ha per obiettivo la presentazione dei capisaldi costituzionali del sistema delle magistrature, con speciale attenzione al divenire continuo degli assetti del potere nel tempo, ripensando la tripartizione tradizionale che vuole la successione delle età monarchica, repubblicana e del dominato. Le magistrature appariranno quali organi essenziali per la continuità della comunità politica: i momenti di vitalità, di crisi, di riassetto che ciclicamente ha conosciuto la costituzione romana saranno ricondotti ai principali nodi di evoluzione e sviluppo della società politica che ha visto nel tempo modellarsi la rete di relazioni sulla quale è stata costruita la costituzione materiale di Roma.

TESTI DI RIFERIMENTO

L'esame finale sarà sostenuto sulla base degli appunti presi a lezione. 

Gli studenti non frequentanti sosterranno l'esame sulla base di uno dei seguenti programmi in alternativa:

1) A. Petrucci, Corso di diritto pubblico romano, Torino, Giappichelli, 2017;
B. Santalucia, La Giustizia penale in Roma antica, Bologna, Il Mulino, 2013

2) L. Capogrossi Colognesi, Storia di Roma tra diritto e potere, Bologna, Il Mulino, 2009;
B. Santalucia, La Giustizia penale in Roma antica, Bologna, Il Mulino, 2013

ALTRE INFORMAZIONI

Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi entro la seconda settimana di svolgimento delle lezioni, secondo le indicazioni del docente.
La presenza a lezione sarà verificata attraverso appello nominale su base casuale. 
Saranno ammesse quattro assenze.

STORIA DELLE CODIFICAZIONI E DELLE COSTITUZIONI MODERNE

Docente: GREGORIO MASSIMILIANO, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: conoscenza dei principali caratteri della modernità giuridica e della cultura giuridica ottocentesca e novecentesca. Messa a fuoco delle problematiche più rilevanti emerse a cavallo tra i due secoli e delle principali acquisizioni dottrinali
Capacità: - di storicizzare l'esperienza giuridica e i dati normativi tipici della contemporaneità alla luce del loro passato più prossimo; - di cogliere gli aspetti salienti di una determinata cultura giuridica, seguendo un approccio interdisciplinare in grado di spaziare tra le varie dimensioni del giuridico.
Competenze: - saper cogliere e riconoscere le tracce profonde che la storicità lascia sul dato normativo e sulla cultura che lo produce e che è chiamata ad interpretarlo.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso mira ad approfondire i seguenti temi:
(1) le origini della mdoernità giuridica;
(2) i percorsi di codificazione civilistica, penalistica e costituzionalistica nel corso del XIX e XX secolo;
(3) Le dottrine costituzionalistiche del secolo XX.

PREREQUISITI

Gli studenti devono possedere una conoscenza istituzionale di base di Diritto privato, Diritto costituzionale e di Storia del diritto medievale e moderno, nonché degli essenziali tratti della storia del XIX e XX secolo.

METODI DIDATTICI

L'insegnamento si svolge attraverso lezioni di didattica frontale ed esercitazioni seminariali per un totale di ore 48.
Particolare attenzione sarà dedicata alla comprensione delle fonti storiche dirette.
Nelle lezioni frontali sarà costante il riferimento ai testi normativi, alle questioni interpretative e ai nessi tra i saperi disciplinari nei diversi contesti storici. La messa a fuoco della storicità del diritto come strumento di comprensione critica del presente costituirà il tratto essenziale del metodo didattico utilizzato.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L'esame di profitto, svolto in forma orale, consisterà indicativamente in 3-4 domande che avranno lo scopo di verificare: a) la conoscenza dei concetti e delle nozioni affrontate nel corso; b) la capacità di elaborare tali concetti in maniera autonoma; c) la consapevolezza della naturale storicità del diritto e la comprensione delle radici storico-concettuali degli istituti giuridici. L’esame sarà superato se le risposte risulteranno pienamente sufficienti e non evidenzieranno lacune o errori grossolani; la valutazione sarà tanto migliore quanto più le risposte saranno esaustive e denoteranno capacità di collegamento tra gli argomenti, capacità di rielaborazione delle nozioni in modo autonomo e capacità di contestualizzazione storica degli istituti e delle teorie. Alla determinazione della valutazione contribuiranno inoltre: la capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza, la capacità di ragionamento critico, la qualità dell'esposizione, l’appropriato utilizzo del lessico specialistico, l’efficacia e la linearità dell’esposizione.

PROGRAMMA ESTESO

I principali argomenti oggetto di trattazione durante le lezioni saranno i seguenti: – verso la modernità giuridica (il problema della semplicità e della completezza del diritto; il divieto di eterointegrazione e i suoi limiti). –  – La Rivoluzione francese (diritti naturali e sovranità della nazione; l’entusiasmo legicentrico della Rivoluzione; la tensione tra legge e diritti; la tensione fra libertà ed uguaglianza). – La codificazione napoleonica: l’ordine del Codice civile  – La codificazione austriaca  - La battaglia per la codificazione in Germania – Codice civile e identità giuridica nazionale in Italia. Il Codice civile come costituzione dell’Italia liberale – La crisi di fine secolo – Leggi sociali, solidarietà. Stato di diritto e origini dello Stato sociale – La giuspubblicistica italiana tra fine Ottocento e primo Novecento: V.E. Orlando e Santi Romano - la giuspubblicistica europea del Primo Novecento: Hans Kelsen, Carl Schmitt e la dottrina weimariana -  
 – L'ordinamento costituzionale fascista e la sua cultura giuridica - La cesura dottrinale di fine anni Trenta e i suoi riflessi sulla costituzione repubblicana

TESTI DI RIFERIMENTO


Per gli studenti frequentanti:
Appunti dalle lezioni con le integrazioni indicate dal docente a lezione.

Per gli studenti non frequentanti:
- Giovanni CAZZETTA, Codice civile e identità giuridica nazionale. Percorsi e appunti per una storia delle codificazioni moderne, Torino, Giappichelli, 2018, (solo Capitoli I-VI, pp. 1-185)
- Maurizio FIORAVANTI, Lezioni di storia costituzionale, Torino, Giappichelli, 2021 (Parte prima: Le libertà fondamentali, pp. 1- 173)

OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

TECNICA E ANALISI DEI BILANCI

Docenti: VERRUCCHI FEDERICO, 6 CFU

Lingua insegnamento: ITALIANO

Obiettivi formativi

Imparare e leggere un bilancio e a rispondere a domande di basei quali: - l'azienda è troppo indebitata?
- i debiti aziendali sono coerenti con gli investimenti?
- quanto rende l'azienda?

- la qualità del'utile è elevata?
- quanta liquidità produce l'azienda?
- quanto fabbisogno finanziario genera l'attività aziendale?

Concetti base di economia aziendale: - capitale
- reddito
- attività e passività

- costi e ricavi
- costo del capitale
Concetti base di analisi di bilancio: - riclassificazione
- margini
- indici
Nozioni di base sul bilancio UE

Contenuti (Dipl.Sup.)

Prerequisiti

Obbligatorio: nessuno

Raccomandato: diritto commerciale

Metodi didattici

Lezioni frontali Esercitazioni in aula

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova Scritta
15 tra domande a risposta chiusa, aperta ed esercizi su tutto il programma.
Tempo a disposizione 2 ore

Programma esteso

Vedi Sezione "Annunci" su piattaforma Moodle: corso C20

Testi di riferimento

Vedi Sezione "Annunci" su piattaforma Moodle: corso C20

Altre informazioni

L'iscrizione sulla piattaforma moodle è libera e non richiede password. La frequenza è consigliata.

TEORIA GENERALE DEL PROCESSO

Docente: GALANTI LUCILLA, 6 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: ITALIANO

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si propone di approfondire alcuni istituti fondamentali del processo civile, con particolare attenzione alle tematiche maggiormente dibattute, e di favorire, anche tramite la partecipazione attiva dello studente, l'acquisizione di un metodo critico nello studio di casi e questioni processuali.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso mira a fornire un quadro del sistema del diritto processuale civile, nella sua funzione dinamica, quale si manifesta nella quotidiana esperienza applicativa e giurisprudenziale, tramite l'approfondimento di alcuni dei principali istituti del processo (v. il par. "Programma del corso").

PREREQUISITI

Poiché l'approfondimento delle tematiche affrontate presuppone la conoscenza dei principi e degli istituti fondamentali del processo, è consigliato il superamento dell'esame di diritto processuale civile (o quantomeno la pregressa o concomitante frequenza attiva del corso).

METODI DIDATTICI

Il corso è organizzato come momento seminariale, rivolto allo studio di temi classici del diritto processuale civile ma a partire dalla loro più attuale applicazione casistica. Le lezioni frontali dei singoli moduli introdurranno lo studio "attivo" da parte degli studenti, che si svolgerà tramite dibattito in classe e redazione in aula di piccoli contributi che consentiranno di avvicinarsi alla scrittura favorendo, allo stesso tempo, l’acquisizione di un metodo di ragionamento critico.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per gli studenti frequentanti l'esame consiste nella presentazione di una relazione scritta e della sua esposizione orale su un tema scelto tra quelli oggetto del corso. 
Per gli studenti non frequentanti la prova finale si svolge in forma orale e consiste in tre domande sul testo indicato (v. il par. Libri consigliati).

PROGRAMMA ESTESO

Introduzione. Le nuove sfide della giustizia civile e questioni attuali nell’accesso alla giustizia; l’importanza dell’accesso alla giustizia in materia di diritti umani e la sua tutela. Accesso alla giustizia e nuovi bisogni di tutela. Possibile una tutela dell’ambiente in sede civile?
Modulo I: Oggetto del processo, giudicato e contratto 
La c.d. “cedevolezza” del giudicato; oggetto della domanda e giudicato nelle azioni di impugnativa negoziale; tutela processuale, nullità “selettive” e contratti quadro; azioni di impugnativa in ambito lavoristico e di deliberazioni assembleari 
Modulo II: Modifica della domanda e rimedi contrattuali 
Evoluzione giurisprudenziale in tema di modifica della domanda; modifica della domanda e impugnative negoziali; in particolare, danno da inadempimento e danno da risoluzione; un’eccezione di risoluzione?
Modulo III: Il consenso nel processo 
La rilevanza del consenso nel processo e i limiti di ammissibilità degli accordi endoprocessuali; il consenso “fuori” dal processo: forme di risoluzione stragiudiziale delle controversie (in particolare, l’arbitrato: ABF e ACF) e tutela dei diritti davanti alle autorità amministrative indipendenti.

TESTI DI RIFERIMENTO

Il testo di riferimento per gli studenti non frequentanti è I. Pagni, Il contratto nel processo, Milano, 2022.
I materiali d'esame per i frequentanti sono reperibili su Moodle, come specificati durante le lezioni.

TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI

Docenti

FRULLI MICAELA, 3 CFU
MAGI LAURA, 3 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscenze: Il corso consente di acquisire competenze approfondite per sviluppare un’analisi critica della normativa e della giurisprudenza internazionale  relativa ai diritti umani. 

Capacità: Il corso sviluppa le capacità di analisi tecnico-giuridica dello studente e quelle di trasmissione di tali analisi  in maniera efficace e altamente professionale. 
Competenze: Lo studente frequentante acquisirà la capacità di fare ricerca, preparare una relazione scritta ed una presentazione orale.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Il corso si compone di una parte generale ed una parte speciale. 
La prima è dedicata allo studio dei regimi pattizi di protezione dei diritti umani a  livello universale e regionale. La seconda, che comprende anche una parte seminariale, è dedicata allo studio del contenuto e dell’applicazione del principio dell’equità inter-generazionale. I casi analizzati riguardano l'applicazione del cd. 'human rights based approach' al contenzioso strategico in tema di cambiamenti climatici.

PREREQUISITI

Ottima conoscenza del diritto internazionale pubblico

METODI DIDATTICI

Lezioni di didattica frontale e attività seminariale.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Nel caso di studenti frequentanti verranno valutati sia il grado di partecipazione ‘attiva’ all’intero corso che i risultati del lavoro svolto durante la fase seminariale del corso (analisi ed esposizione di un caso alla classe accompagnato da una presentazione power point).  
Per coloro che sostengono il programma da non frequentante l'esame consisterà in una prova scritta, composta da tre domande.

PROGRAMMA ESTESO

Il corso si concentrerà sullo studio dei principali sistemi di protezione dei diritti umani a livello universale (sistema delle Nazioni Unite) e regionale.   Approfondirà poi il contenuto l’applicazione del principio dell’equità inter-generazionale.

TESTI DI RIFERIMENTO

STUDENTI FREQUENTANTI: 
Si ricorda che: 1) la partecipazione attiva alla fase seminariale e 2) la predisposizione di una presentazione orale alla classe di un caso (accompagnata da slides) sono condizione per sostenere l'esame da frequentante. La frequenza al corso è fortemente consigliata e incoraggiata. 
Per la presentazione orale alla classe i materiali saranno reperiti da ciascuno studente durante la propria attività. Per supportarvi in questa attività nella piattaforma Moodle del corso sono comunque stati caricati alcuni materiali utili. 
Per la prova orale, gli studenti frequentanti potranno prepararsi per l'esame sulla base degli appunti delle lezioni e utilizzando come supporto i seguenti capitoli del manuale di R. Pisillo Mazzeschi, Diritto internazionale dei diritti umani. Teoria e prassi,  edizione emendata, Giappichelli, Torino 2020: p. 1-12; p. 138-178. 
STUDENTI NON FREQUENTANTI  
Coloro che non possono frequentare possono prepararsi studiando, per intero, il volume di R. Pisillo Mazzeschi, Diritto internazionale dei diritti umani. Teoria e prassi,  edizione emendata, Giappichelli, Torino 2020.

UFFICIO PER IL PROCESSO: DISCIPLINA E ORGANIZZAZIONE

Docenti

BACCI SILVIA, 1 CFU
CAVALIERE VINCENZO, 1 CFU
LUCARELLI PAOLA, 1 CFU
NESI PAOLO, 1 CFU
PAGNI ILARIA, 1 CFU
TONARELLI ANNALISA, 1 CFU

LINGUA INSEGNAMENTO: Italiano

OBIETTIVI FORMATIVI

Nella prospettiva di contribuire alla formazione dei funzionari per il processo e del personale del comparto giustizia fornendo loro strumenti utili a sviluppare un approccio riflessivo all’attività che sono chiamati a svolgere, il corso si propone, anche attraverso l’ausilio del materiale raccolto nell’ambito di attività di ricerca svolta presso gli uffici giudiziari, di veicolare conoscenze e competenze utili.

CONTENUTI (DIPL.SUP.)

Elementi di statistica
Elementi di Informatica
Elementi di Organizzazione aziendale
Disciplina dell’Ufficio per il Processo
La Riforma Cartabia e i nuovi modelli operativi di gestione dei fascicoli
Profili fondamentali mutuati dalla sociologia delle professioni

PREREQUISITI

Gli studenti devono aver sostenuto gli esami di Diritto Privato, Diritto Amministrativo, Diritto penale e Diritto commerciale.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali e laboratori (48 ore).
I laboratori sono volti a familiarizzare lo studente con gli strumenti applicati alle attività nell'ufficio per il processo e a curare il linguaggio giuridico, anche scritto. Durante i laboratori saranno esaminati, con un approccio seminariale, problemi e modelli operativi.
Saranno utilizzati strumenti digitali per la didattica interattiva.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

ESAME FINALE: l’esame verrà sostenuto sia dagli studenti non frequentanti che dagli studenti frequentanti in forma orale. L’esame orale consiste in due/tre domande, tendenzialmente di ampio respiro e di carattere non mnemonico, oltre a ulteriori eventuali domande specifiche laddove appaia necessario per meglio valutare il candidato. Le domande potranno vertere sull’intero programma del corso, inclusi i temi affrontati durante i laboratori.

CRITERI DI VALUTAZIONE: 
Lo studente sarà valutato non solo per la conoscenza degli argomenti, ma anche per la capacità di ragionamento.

PROGRAMMA ESTESO

Elementi di Statistica:
Organizzazione dei dati
Analisi univariate – sintetizzare i dati
Analisi bivariate - descrivere le relazioni tra variabili
Esplorare i dati con un approccio multidimensionale
Elementi di Informatica:
Cloud Computing, Big-Data e Privacy
Cybersecurity
Cenni di Ingegneria del software
Ingegneria del software - il punto di vista del cliente
Sicurezza informatica
Elementi di Organizzazione aziendale:
Fondamenti di organizzazione
Processi aziendali
Gestione delle risorse umane
Comportamento organizzativo
Elementi di Sociologia delle professioni:
 concetti  di “ruolo", “funzione", "divisione del lavoro", "interazione sociale", “giurisdizione", “mandato" e "gruppo professionale", all’interno del peculiare  contesto organizzativo nel quale i funzionari andranno ad operare.  
Diritto dell'Ufficio per il processo:
L’Ufficio per il processo nel quadro costituzionale: i principi in materia di ordinamento giudiziario e le ricadute sul nuovo modulo organizzativo
La doppia dirigenza e l’UPP: selezione, funzioni, organizzazione e coordinamento, tra
fonti costituzionali, primarie e secondarie
Il sistema tabellare
Lo stato di attuazione della riforma dell’ordinamento giudiziario e le nuove proposte in tema di separazione delle carriere
Evoluzione dell’UPP nell’ordinamento interno: lineamenti e funzioni
Responsabilità degli addetti UPP
Le regole del processo civile sulla redazione degli atti del processo e dei provvedimenti del
giudice. Le novità della riforma (artt. 121, 163 e 167 c.p.c., 46 disp. att. c.p.c.). Consigli per una buona scrittura
L’utilizzo dei criteri di risoluzione delle antinomie nel provvedimento giudiziario
Catalogazione della materia penalistica e civilistica
Mediazione demandata dal giudice
Sicid e uso della consolle
IA e mediazione demandata

TESTI DI RIFERIMENTO

Per i frequentanti saranno date indicazioni all'inizio del corso.
Per i non frequentanti:
Giustizia sostenibile. Sfide tecnologiche e organizzative per una nuova professionalità, a cura di P. Lucarelli, Florence University Press, 2023.

ALTRE INFORMAZIONI

Sarà curata la pubblicazione su Moodle di tutto il materiale necessario per l'apprendimento degli studenti.

Ultimo aggiornamento

02.10.2024

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