Clinica sui casi reali, 9 CFU - responsabile scientifico prof. Emilio Santoro, organizzatrice Salomé Archain - Corsi di laurea: Giurisprudenza, Giurisprudenza italiana e francese, Giurisprudenza italiana e tedesca, Scienze dei Servizi Giuridici.
La clinica legale mira ad accrescere le competenze teoriche e pratiche degli studenti e la loro sensibilità rispetto alle questioni che riguardano le condizioni dei richiedenti asilo. Intende inoltre dare concretezza al ruolo sociale che l’Università è chiamata a svolgere dalle nuove normative, promuovendo la tutela dei diritti dei rifugiati. Raccogliendo le storie dei richiedenti protezione internazionale, confrontandole con le informazioni sui paesi di provenienza (COI) e con i racconti dei viaggi e, infine, inquadrandole giuridicamente, gli studenti saranno in grado di offrire una lettura corretta del fenomeno e di contribuire a diffondere una percezione reale dello stesso, al di là della sua drammatizzazione e spettacolarizzazione mediatica. Gli studenti, al contempo beneficiari e attori del servizio, svolgeranno sotto la guida del docente e dei tutors, attività di preparazione dei richiedenti protezione internazionale per l’audizione davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale ed esamineranno, collaborando anche alla loro istruzione, i ricorsi contro le decisioni della stessa Commissione. La clinica si farà carico di fornire agli studenti delle materie giuridiche, la cui preparazione è eminentemente, se non esclusivamente, teorica, la possibilità di mettere in pratica le proprie conoscenze e di cimentarsi con, e a creare soluzioni giuridiche per, alcuni dei problemi reali che saranno chiamati ad affrontare una volta laureati. A questo fine la Scuola di Scienze Giuridiche e “L’altro diritto centro interuniversitario di ricerca su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni” hanno stipulato convenzioni: a) con il Tribunale di Firenze, per consentire ad alcuni degli studenti della clinica di collaborare con giudici impegnati nella definizione dei procedimenti sui dinieghi delle Commissioni territoriali: gli studenti andranno a formare l’Ufficio del processo della Sezione specializzata per il processo dell’immigrazione; b) con la Commissione Territoriale di Firenze, dove gli studenti della clinica collaboreranno con i funzionari impegnati nelle audizioni; 6 c) con vari gestori dei Centri di Accoglienza, dove i richiedenti protezione internazionale sono accolti in attesa della definizione del loro status. In questo modo, gli studenti potranno calarsi di persona nel sistema di accoglienza, verificare il rispetto dei diritti delle persone che vengono prese in carico e collaborare alla loro preparazione all’audizione davanti alla Commissione territoriale e allo studio di eventuali altri percorsi di regolarizzazione sul territorio nazionale. Data la situazione venutasi a creare, con i provvedimenti normativi adottati nell’ottobre 2018, si cercherà in particolare di elaborare soluzioni giuridiche capaci di impedire che numerosi richiedenti protezione internazionale si trovino costretti a vivere in condizioni di illegalità e marginalità sociale.
Prima fase di formazione: in questa fase, che durerà circa due mesi, il docente terrà delle lezioni e distribuirà materiali sul diritto dell’asilo e sulle procedure connesse, nonché sulle fonti documentali per la preparazione delle richieste di asilo.
Seconda fase - learning by doing: in questa seconda fase gli studenti saranno destinati ad operare presso:
1) la Sezione specializzata in materia di immigrazione del Tribunale di Firenze dove collaboreranno con i singoli giudici, svolgendo la fase di istruzione del fascicolo, imparando a raccogliere le informazioni sui paesi di origine (consultando le COI) e la giurisprudenza pertinente per ogni singolo caso;
2) la Commissione territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Firenze, dove parteciperanno alla fase di istruzione della domanda di protezione, imparando a raccogliere le informazioni sui paesi di origine (consultando le COI) e alle audizioni dei richiedenti asilo, nonché la preparazione per la costituzione in giudizio sui ricorsi contro le decisioni della Commissione;
3) uno dei centri di accoglienza degli enti con cui sono state stipulate convenzioni. Saranno privilegiati per lo svolgimento della formazione sul campo i CAS i cui operatori hanno partecipato alla formazione teorica nelle scorse edizioni della clinica e che hanno quindi già avuto modo di interagire con gli studenti. In questa attività saranno seguiti sia dai tutors universitari che da quelli delle strutture ospitanti. Durante questa seconda fase tutti gli studenti della clinica si incontreranno due volte al mese con il docente e i tutors per discutere collettivamente le esperienze avute e confrontarle fra loro. Gli studenti potranno iniziare la parte pratica a partire da giugno, a seconda delle loro esigenze e di quelle degli uffici dove si recheranno per lo svolgimento delle attività.
Le ore di aula inizieranno venerdì 9 aprile 2021. Il calendario verrà concordato con gli studenti ammessi.
La clinica prevede 27 ore (9 incontri di 3 ore) d’aula e 180 ore di attività pratica sul campo da svolgersi presso un centro di accoglienza, la Commissione territoriale asilo di Firenze o la Sezione specializzata per l’immigrazione del Tribunale di Firenze. L’inizio della parte pratica della clinica è previsto per giugno, al termine degli incontri d’aula, ma potrà subire dei ritardi in considerazione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria Covid-19 nel caso in cui non fosse possibile svolgere attività in presenza presso gli uffici di destinazione.
Clinica su casi simulati, 9 CFU – responsabile scientifico prof. Emilio Santoro e Paulo Pinto de Albuquerque, organizzatrici Daniela Ranalli e Sofia Ciuffoletti - Corsi di laurea: Giurisprudenza, Giurisprudenza italiana e francese, Giurisprudenza italiana e tedesca, Scienze dei Servizi Giuridici.
Alla Clinica parteciperanno anche studenti e studentesse della Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”- Relazioni Internazionali e Studi Europei, della University of Arizona e dei corsi di master e dottorato dell'Universidade Federal Fluminense di Rio de Janeiro.
In questa quarta edizione, la Clinica potrà vantare la presenza dell’ex giudice della Corte, Paulo Pinto de Albuquerque, così da permettere alle studentesse e agli studenti di misurarsi con il punto di vista interpretativo interno alla giurisdizione di Strasburgo e con la modalità argomentativa delle separate opinions che saranno oggetto di particolare attenzione all’interno del corso. Ad affiancare il giudice Pinto de Albuquerque saranno le dott.sse Sofia Ciuffoletti e Daniela Ranalli, (giurista del Consiglio d’Europa e precedentemente giurista presso la Corte EDU) che hanno coordinato la Clinica fin dalle sue prime edizioni. Le lezioni saranno tenute in inglese e italiano, i materiali usati saranno, invece, in lingua inglese o francese.
Il lavoro della clinica si articolerà in tre moduli.
Il primo modulo ha una funzione prevalentemente introduttiva e mira a fornire le conoscenze di base per la comprensione dei principi fondanti la giurisprudenza CEDU, l’esame della procedura davanti alla Corte, la disamina di alcuni tra i principali diritti tutelati dalla Convenzione. Nel corso di questo modulo, gli studenti analizzeranno per i singoli diritti previsti dalla Convenzione la giurisprudenza più significativa della Corte EDU e le sue strategie interpretative e argomentative. Saranno, poi, analizzate le procedure previste per ricorrere alla Corte.
Nel secondo modulo, a partire da alcuni leading cases, saranno approfonditi lo sviluppo e il consolidarsi delle linee giurisprudenziali della Corte di Strasburgo. Attraverso lo studio dei casi (case by case analysis), saranno decodificati la ‘prassi interpretativa’ della Corte e i principi usati a fini ermeneutici, la strategia argomentativa e l’istituto delle separate opinions (dissenting e concurring opinions), il ruolo della Corte all’interno dello spazio europeo e transnazionale, il rapporto tra ordinamento interno e ordinamento europeo. Sarà, poi, analizzata la procedura innanzi alla Corte attraverso uno studio delle evoluzioni procedurali e della relazione tra procedura e meccanismi di protezione dei diritti e tra procedura e decisione. Saranno, inoltre, affrontate le tematiche più rilevanti, collegate alla protezione dei diritti convenzionali, privilegiando quelle che pongono maggiori sollecitazioni alla Corte all’interno della contemporaneità sociale e giuridica. Saranno analizzati, in particolare, quei luoghi giurisprudenziali che mostrano il dinamismo della giurisprudenza della Corte (anche grazie al pungolo delle separate opinions) e che mettono in luce il carattere di living instrument anche rispetto alla nozione di “giurisprudenza consolidata”.
Prova finale: MOOT COURT. L’ultimo modulo della clinica consiste in una simulazione processuale (cd. moot court competition) a squadre composte da un minimo di 2 a un massimo di 3 studenti e articolata in 3 fasi. Nella prima fase agli studenti sarà presentato un caso sulla base del quale saranno chiamati a redigere un ricorso (in lingua inglese o francese) alla Corte, in modo da tradurre in applicazione pratica quanto appreso sulle procedure, i principi fondanti e i diritti sostanziali tutelati dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Successivamente, le squadre saranno chiamate alla fase dibattimentale eliminatoria, di fronte a un collegio giudicante istituito ad hoc e composto da giuristi e pratici, che hanno esperienze professionali dirette presso Corte di Strasburgo, e accademici. Le lingue utilizzate nel corso del Moot Court saranno l’inglese o il francese. Le 2 squadre che avranno ottenuto il punteggio migliore nella fase eliminatoria discuteranno il caso nella fase finale, di fronte a un tribunale collegiale che simula la Grande Camera della Corte di Strasburgo. 5 La didattica si avvarrà dell’ausilio di una piattaforma online FAD (Formazione a Distanza) attraverso cui attivare un modello partecipativo di co-scrittura di pareri e documenti e di coprogettazione di un ricorso alla CEDU al di fuori delle ore di aula.
Le ore di aula della clinica cominceranno venerdì 9 aprile. Il lavoro si articolerà in 9 incontri di 3 ore, più i moot court. CALENDARIO dettagliato (pdf)
La clinica prevede 27 ore d’aula online e 180 ore ulteriori da suddividersi tra ore di formazione a distanza, attraverso la piattaforma che sarà accessibile dal sito con una password che sarà fornita al corsista all’inizio del corso, ore di ricerca e documentazione offline autocertificate con validazione dei docenti e moot court.
Clinica su casi reali, 9 CFU – responsabile scientifico prof. Emilio Santoro, organizzatore Giuseppe Caputo - Corsi di laurea: Giurisprudenza, Giurisprudenza italiana e francese, Giurisprudenza italiana e tedesca, Scienze dei Servizi Giuridici.
La didattica di questa clinica si avvarrà della partecipazione di numerosi magistrati di sorveglianza e di funzionari e operatori dell’esecuzione penale. Il primo obiettivo della clinica è quello di fornire agli studenti le conoscenze giuridiche relative all’Ordinamento Penitenziario e ai testi normativi, anche internazionali, che intrecciandosi con esso, configurano il sistema della protezione dei diritti delle persone in esecuzione penale. Particolare attenzione verrà riservata al tema della protezione del diritto alla salute. Il secondo è quello di offrire agli studenti, grazie agli incontri con i principali attori del mondo dell’esecuzione penale, un primo sguardo del complesso intreccio tra diritto positivo, diritto giurisprudenziale e pratiche amministrative. Acquisite le conoscenze teorico-pratiche fondamentali, gli studenti potranno metterle in atto confrontandosi con casi reali, affiancando i giudici di sorveglianza o fornendo informazioni giuridiche ai detenuti all’interno delle carceri toscane o alle persone in esecuzione penale esterna presso l’ufficio UIEPE di Firenze. La clinica offrirà in tal modo l’occasione per conoscere da vicino la realtà del carcere e delle misure alternative, fornendo gli strumenti necessari per imparare a districarsi nel complesso reticolo di pratiche e relazioni sociali che costituiscono il diritto penale in azione, al fine di acquisire consapevolezza del ruolo sociale del giurista.
Prima fase di formazione: in questa fase, che durerà circa due mesi (10 incontri settimanali complessivi), i docenti terranno delle lezioni e distribuiranno materiali sul diritto penitenziario e sulla procedura di sorveglianza, soffermandosi sul sistema di protezione giudiziale dei diritti delle persone private della libertà personale – come riformato a seguito delle condanne all’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo - nonché sul tema dell’accesso dei detenuti ai diritti fondamentali nella pratica quotidiana. Grazie agli incontri con gli operatori e funzionari, acquisiranno consapevolezza del funzionamento pratico del mondo dell’esecuzione penale e delle sue principali criticità.
Seconda fase - learning by doing: in questa seconda fase (185 ore complessive) un gruppo di studenti collaborerà con il Tribunale di Sorveglianza di Firenze, affiancando i magistrati, mentre un altro gruppo affiancherà gli operatori del Centro di consulenza extra-giudiziale dell’Associazione l’Altro Diritto ODV che operano nelle carceri toscane e presso l’Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna (UIEPE). Questa possibilità è data dal protocollo di intesa firmato, il 28 marzo 2019, dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia (DAP), il Centro Interuniversitario su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni (ADIR) e Altro Diritto ODV. Esso prevede che gli studenti deli corsi in giurisprudenza degli atenei aderenti al Centro interuniversitario possano svolgere dei tirocini formativi all’interno degli istituti penitenziari e, sotto la guida di tutor universitari, assistere i detenuti con informazioni giuridiche sui propri diritti, supportandoli nelle pratiche amministrative relative alla stesura di domande, istanze o reclami indirizzati alla magistratura, alla direzione dell’istituto o ai garanti delle persone detenute. Il primo gruppo affiancherà i magistrati di sorveglianza nello svolgimento delle attività ordinarie, in particolare nei procedimenti relativi alla protezione giurisdizionale dei diritti delle persone in esecuzione penale e di decisione su misure alternative e permessi premio. Il secondo gruppo, invece, accompagnato da tutors specializzati, sarà chiamato a dare informazioni alle persone 8 detenute, sui loro diritti e sulle modalità di accesso alle misure alternative mediante colloqui diretti ed eventualmente potranno fornire loro supporto nella redazione di istanze al Tribunale di Sorveglianza, in tutte le circostanze nelle quali le stesse istanze possono essere presentante senza l’ausilio di un avvocato. Nel corso di questa fase, gli studenti svolgeranno incontri settimanali di problem solving, sotto la supervisione dei tutors, per confrontarsi sulle reciproche esperienze e per discutere i casi seguiti nel corso delle attività svolte in carcere o presso il Tribunale.
La lezione inaugurale della clinica si terrà l'8 aprile 2021 - CALENDARIO dettagliato (pdf)
La parte pratica inizierà a giugno nelle carceri e a settembre presso il Tribunale di sorveglianza, ma potrà subire ritardi se la situazione della pandemia non consentisse una presenza sicura all’interno degli istituti penitenziari o in Tribunale.
Salvo eventuali restrizioni nell’accesso agli istituti penitenziari e ai tribunali che dovessero venire imposte a causa dell’emergenza COVID, l’attività pratica in carcere inizierà a partire dal mese di giugno 2021, mentre quella presso il Tribunale di sorveglianza a partire dai mesi settembre/ottobre 2021.
La clinica prevede 30 ore di formazione online e 180 ore di attività pratica sul campo da svolgersi o presso il Tribunale di Sorveglianza o in carcere facendo consulenza giuridica ai detenuti.
Ultimo aggiornamento
06.04.2021